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La terra sbatte

Agnese Valle
Language: Italian


Agnese Valle

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2019
La terra sbatte
Feat. Piccola Orchestra di Torpignattara
Premio della critica Voci per la libertà 2020

Agnese Valle


Una canzone sulla sulla paura e sull’umanità contemporanea, sulle sue atrocità, il suo spavento, la sua capacità violenta, ma anche sulla rivolta della Natura. “LA TERRA SBATTE” (distribuito da Nufaco) è il nuovo singolo della cantautrice e clarinettista romana Agnese Valle, che anticipa l’uscita del suo terzo album dal titolo “RISTRUTTURAZIONI”, che vedrà le stampe nella primavera del 2020. Il brano, si avvale della collaborazione della Piccola Orchestra di Tor Pignattara composta di ragazzi e ragazze, immigrati di seconda generazione, e diretta da Pino Pecorelli.

Scritta dopo un concerto nell’Area Tenda Mensa di un’Amatrice devastata dal terremoto, “La terra sbatte” si compone di “scatti” di contemporaneità: così, nel testo, le immagini di chi ha dovuto abbandonare la propria abitazioni tremante, nel cuore della notte, si fondono con quelle devastanti degli spari nel Teatro Bataclan di Parigi e dei festeggiamenti interrotti in piazza a Nizza. Il tema, come anticipato, è la paura in tutte le sue declinazioni: quella verso qualcuno di identificabile e verso qualcosa di imprevedibile. E al centro di tutto c’è l’uomo; un uomo vittima di qualcosa di più grande o vittima di se stesso.
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La terra trema, il cielo scoppia
In un mattino che ha l’oro in bocca
La forza più forte, la rabbia più nera
Un’impotenza che è già una galera

La strada che brulica di anime perse
In cerca dei cari tra le macerie
Il teatro zittito da un’esplosione
La vile sconfitta della ragione

Se l’uomo spaventa, di spada ferisce
La terra si sveglia e demolisce
Nel braccio di ferro con la Natura
La terra che sbatte fa più paura

Se l’uomo spaventa, di spada ferisce
La terra si sveglia e demolisce
Nel braccio di ferro con la Natura
La terra che sbatte fa più paura

Senza gli occhiali in un incubo opaco
Il letto balla, il fucile fa fuoco
Sotto le stelle in un giorno di festa
Il cielo si illumina poi la tempesta

Cercare il limite al libero arbitrio
Giocando al più forte, a chi spara per primo
Se non si è all’altezza, se è troppo la vita
La terra si incazza e la fa finita.

Se l’uomo spaventa, di spada ferisce
La terra si sveglia e demolisce
Nel braccio di ferro con la Natura
La terra che sbatte fa più paura.

Contributed by Dq82 - 2020/8/25 - 19:20




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