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Achille

Paolo Talanca
Language: Italian




Ti scrivo, Ettore caro, da una casa
di un posto dove non si vede il mare
ch'è sempre da pacieri porci invasa
con pronta un'altra Elena da amare.
Ricordi quando, prima tra le prime
che umano canto possa ricordare,
per rosso sangue chiuso in nere rime,
tu fosti un prode eroe da vendicare;
io vincitore vinto di una guerra,
che tra cavalli finti e morti vere
fu solo il primo lutto della terra,
perché l’eroe è lo schiavo del potere.

Da lì ho vagato sempre senza meta
da Alesia a Vienna alla Montagna Bianca,
per fede o gloria urlata da un poeta,
da Lepanto o Poitiers o da Salamanca.
E se non c'è la fede – e in me non c'era –
han sempre pronto un Patroclo di scorta,
affetto o una paura prigioniera
che imparano a chiamare in ogni sorta.
Ma Patroclo è un Dio ed è una legge,
è patria, è onore, è come una bandiera,
l'ingannatrice priorità di un gregge
che miete grano rosso a primavera.

In questa casa, in questa eterna guerra
quel Patroclo è un odio centenario,
esercito e invasione di una terra
ed autobus che saltano in orario.

Qui l'odio è un grande muro di cemento
che scempia ancora gli occhi tuoi a Mas’ha,
è eletto popolo, è risentimento
fra il Dio del tutto e il niente che c’è qua.
Si leva in alto e intorno il mondo tace
si staglia in mezzo a "uomo" e "libertà",
ma qui la chiamano opera di pace
per spegnere l'urgenza d’onestà.
Un muro a cocci aguzzi in nuovi modi
che fa di ciascun uomo un uomo solo
ma un muro permeabile a dei chiodi
conditi con un monte di tritolo.

Divide tutto: menti, idee, coscienze,
include e esclude senza una ragione.
Villaggi, e tenui abbozzi di speranze
già fatti a pezzi con l'occupazione.
Ma i muri hanno un destino da finire
e crollano su chi li ha costruiti,
la storia ha larghe maglie da riempire
talloni e frecce come dinamiti.
Finisce tutto e solo l'uomo resta
che si ribella e riempie quelle maglie
io, non eroe, io uomo nella testa
rifiuto patrie, eserciti e medaglie.

E qui dalla mia casa, Ettore caro,
non salirò mai più su un carrarmato,
lottando contro chi li ha costruiti
fintanto che avrò forza ed avrò fiato.



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