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Differenza di idee

Società del Chiassobujo
Language: Italian




E cadono cadono le bianche faldelle
Leggiere, silenti, fantastiche, snelle;
Via lungi sen corrono, portate dai venti
Le bianche faldelle leggiere… silenti.

Son mute le voci de’ forti villani:
Dai piani ne’ monti, da’ monti ne’ piani,
S’intende soltanto la nenia funesta,
Che i pini e gli abeti sciancando tempesta.

Il ricco dal letto si leva, ed esclama,
Guardando pei vetri: -Che bel panorama!
Qui dentro, alla stufa, l’inverno è diletto,
E’ pieno d’immagini, è un quadro d’effetto.-

E va sussurrando che i tralci nevosi
Son tante ghirlande di mistici sposi;
Le torri, i palagi gli sembran più belli,
Plasmati di marmo nei lor capitelli.

E canta; -L’inverno che imbianca il creato,
Un candido velo distende sul prato!
L’inverno, col vitto è incanto potente,
Che afforza le fibre, che schiude la mente.

L’estate ci snerva le membra, e ci fiacca,
Un’afa opprimente la testa ci spacca;
L’estate ci cuoce con vampe d’averno,
Il nostro benessere è qui nell’inverno.-

Il povero, dentro la fredda bicocca,
Con l’acqua gelata nel fondo alla brocca,
Esclama: -Che triste nevata nel prato;
Che velo funereo, che inverno dannato!

Che brezza tagliente, che furia di vento,
Che giorni d’inezia, che freddo, che stento!
Se seguita questo tempaccio da cani
Fischiante, bufante, che mangio dimani?-



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