Non si può ingabbiare il vento
Quando canta che pare un fiume
Era figlio nostro e di un’aspra terra
Salì partigiano a fare la guerra
Scalò i monti per combattere
Sotto i profondi cieli della Carnia
Quando scese era il vento del Nord
Quando scese era il vento del Nord
Quando scese era il vento del Nord
Non si può ingabbiare il vento
Quando le parole sono un fiume
Bagna dolce questa aspra terra
Cerchiamo la vita ci danno guerra
Zappiamo curvi per sopravvivere
Sarà nostro questo cielo di Sicilia
Forte e dolce come il succo di un agrume
Forte e dolce come il succo di un agrume
Forte e dolce come il succo di un agrume
Dieci marzo anno Quarantotto
La notte inghiotte Placido Rizzotto
Il vuoto non lo puoi raccontare
Non si può smettere di respirare
Il vento non si placa se lo chiudi in gabbia
Non può restare vuota la nostra rabbia
Dilagheremo ancora su queste terre
Dilagheremo ancora su queste terre
Dilagheremo ancora su queste terre
Dieci marzo anno Cinquanta
Non si può ingabbiare il vento
Quando la gente è un fiume
Dilaga sulle trazzere e i latifondi
Fanfare bandiere muli e carretti
La terra a dividere e a seminare
Siamo noi ora il vento del Sud
Siamo noi ora il vento del Sud
Siamo noi ora il vento del Sud
Quando canta che pare un fiume
Era figlio nostro e di un’aspra terra
Salì partigiano a fare la guerra
Scalò i monti per combattere
Sotto i profondi cieli della Carnia
Quando scese era il vento del Nord
Quando scese era il vento del Nord
Quando scese era il vento del Nord
Non si può ingabbiare il vento
Quando le parole sono un fiume
Bagna dolce questa aspra terra
Cerchiamo la vita ci danno guerra
Zappiamo curvi per sopravvivere
Sarà nostro questo cielo di Sicilia
Forte e dolce come il succo di un agrume
Forte e dolce come il succo di un agrume
Forte e dolce come il succo di un agrume
Dieci marzo anno Quarantotto
La notte inghiotte Placido Rizzotto
Il vuoto non lo puoi raccontare
Non si può smettere di respirare
Il vento non si placa se lo chiudi in gabbia
Non può restare vuota la nostra rabbia
Dilagheremo ancora su queste terre
Dilagheremo ancora su queste terre
Dilagheremo ancora su queste terre
Dieci marzo anno Cinquanta
Non si può ingabbiare il vento
Quando la gente è un fiume
Dilaga sulle trazzere e i latifondi
Fanfare bandiere muli e carretti
La terra a dividere e a seminare
Siamo noi ora il vento del Sud
Siamo noi ora il vento del Sud
Siamo noi ora il vento del Sud
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