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Un tempo la fuga era un'arte

Michele Gazich
Lingua: Italiano


Michele Gazich


Un tempo la fuga era l'arte dei profeti, degli indovini
Unti d'olio di chiesa o di officina, nei deserti, tra gli assassini
Un tempo la fuga era un'arte, niente sconti per chi fugge
Di corsa lungo le scarpate, per lasciare ci vuol coraggio

Un tempo la fuga era l'arte di chi non ha che le parole
Le fughe degli schiavi e degli idioti, di chi non ha mai visto il cielo
Un tempo la fuga era un'arte, corpo che fugge senza la testa
Vivere ardendo e non sentire il male, testa che fugge, corpo che duole

Un tempo la fuga era l'arte degli amanti del desiderio
Nel buio della notte che unisce ciò che gli uomini hanno diviso
Un tempo la fuga era un'arte come un grido lascia la gola
Come una lepre dalla tagliola come il cancro quando apre la strada

Un tempo la fuga era l'arte per conoscere te stesso
L'arte per dimenticare tutti i libri, tranne quelli che non hai letto
Un tempo la fuga era un'arte, porta che apre un'altra vita
Un giorno nuovo, un vestito nuovo copre bene la mia ferita

Un tempo la fuga era l'arte dentro il cuore del disertore
Via dalla guerra, via dall'ammazzare, un altro Ulisse che va per mare
Impara l'arte, non metterla da parte, stanno comprandoti, il tempo è poco
Scuoti la sabbia dalle tue scarpe, la fuga è un'arte, mai stata un gioco



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