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La macchina del tempo

Gli Inquilini
Language: Italian (Laziale Romanesco)


Gli Inquilini

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Come Tre
(Il Muro del Canto)
Tremate lo stesso, cacatevi addosso!!!
(Coro degli sgherri di Scarpìa)
Difendiamo i territori
(Kento)


2009
Bentornati nel paese dei mostri

Non inserisco la canzone in nessun percorso, ne cita talmente tanti che non avrebbe senso: da Bush alla Palestina, il muro di Berlino, gli eretici al rogo e la repressione Genova, l'emigrazione e i lager nazisti.
MR MADNESS
Reminescenze grazie a un sample,
quest’è la macchina del tempo,
rivivi un’epoca storica carica d’odio la macchina,
vivrai la strage di quei giorni in pratica,
il presente eredita un passato disastrato,
hai un futuro condannato,
eri incerto ma ti stai ricredendo,
stai salendo sulla macchina del tempo

BARRY CONVEX
È questa l’era dei pezzenti di genti a greggi,
di guerre sante di speranze mattanze
di streghe e donne sante,
l’era di Allah dei rabbini e della cabala
del diavolo che parla da una buca in terra arida,
e poi la peste attraverso est dal mare,
tra le navi tra i topi vacche magre
sono scontri di civiltà,
di dei, diversità di popoli allo sbando
a comando di un mullah,
Gerusalemme sotto assedio,
l’odio cresce no rimedio,
l’acciaio brilla sulla testa di un eretico,
Fra Dolcino, Giordano Bruno
un corpo seminudo è Giovanna d’Arco in fumo,
sono carne sacrificale,
l’intelletto non vale,
la storia è uguale
il mercante ha il suo fare,
non era meglio il medio dei media,
è un falso viaggio per chi spera.

PROFETA MATTO
Un impero può nascere da un piccolo villaggio
l'estensione se misura solo in base ar coraggio
l'alone der terore è l'arma migliore
uomini e donne impalati e li' i cadaveri a marcire
apri i libri di storia, vedi gente ammazzata
perchè gli imperi hanno bisogno della carne macellata
la storia nun insegna niente e se ripete
ma oggi è peggio, se giustificano a corpi de cazzate
vojo vede' chi cce rimette le penne
vojo bambini morti, no la mmerda della CNN
la guera è orore colle armi e cor mercato
chi la dichiara oggi c'ha paura der cadavere impalato
Bush è un pupazzo pieno de pretese
Gengis Khan era un grande, massacrava senza scuse
preparateve a una nuova guera fredda mondiale
cade un muro a Berlino, se ne fa un altro in Israele...

DANIEL MENDOZA
divenne sera fuori pioveva
e la luna piangeva
la gente per strada urlava
e da li scappava
eravamo in fuga da citta’ paesi e valli
ma restammo compatti era la notte dei cristalli
ero esausto mi nascondevo dietro ad un soprabito
e tutte le certezze (vanno incontro all’olocausto)
non avevo piu’ un immagine
povere anime
i miei occhi oramai e spenti non sputavano piu’ lacrime
chiesi a Dio perdono
se ero ancora un uomo o solo un numero
senza nessun nome e nessun ruolo
Hitler– Himler
i nomi dei nostri killer
registi di una trama truce
come nei film thriller
io ebreo reo di colpe che io non commisi
orrori che uccisero i miei fratelli ed i miei amici
e mi domando perche’ oggi lo sto raccontando
perche’ ho il timore che qualcuno stia dimenticando

KENTO
Vivo nel tuo tempo
per l’uomo un nuovo inverno
di miti in tv nonostante
un preoccupante vuoto interno
non più cristi qui né santi né mistici
neanche più preti veri che ti bastino realistici
e anche se dico
che il nemico
non ha una divisa
nella mano ogni potente
ha sfollagente
made in usa
e chiedo scusa
se chi non spara ha torto
se che guevara è morto
ed il black block sotto
il cappuccio è un poliziotto
quindi cypher in condominio
kefiah in faccia al sovversivo
su duri scudi in plexiglass investirà esplosivo
e l’ho già detto quaggiù non c’è più tempo è buio pesto
ed inquilini anonimi hanno l’anima in affitto
i boy scout
hanno paura del blackout
di quanto dura
se è la luce di una guerra
a dare pace alla terra
futura
e se domani sarà peggio
avremo un logico argomento
ruberemo l’oggi
con la macchina del tempo.

MAYA FLOREZ
sono ricordi sporchi del passato
ma un uomo resta tale
se la sua memoria resta nel futuro
è presto ma ogni attimo
consuma la mia aria in questo di futuro
ognuno sa già la sua ora una scadenza minima
un battito di ciglia
un altro figlio
nasce fra la nebbia la famiglia
non un rapporto non un bacio
non un freddo abbraccio
solo un placido silenzio
in un millennio affranto
il tempo toglie ogni colore
ed ogni cosa buona toglie odori
e quei sapori
nati nella zona non c'è freddo caldo non esiste inverno
solo foglie secche in questo lungo e piatto autunno
ci aspettavamo grandi guerre con gli alieni
lunghi viaggi coi marziani
questo era il domani
ma il futuro ha ingannato anche i più illustri
e i mostri
tanti attesi
quì siamo noi stessi. 

outro MR MADNESS
reminescenze grazie a un sample,
quest’e’ la macchina del tempo,
rivivi un’epoca storica carica d’odio la macchina,
vivrai la strage di quei giorni in pratica,
il presente eredita un passato disastrato,
hai un futuro condannato,
eri incerto ma ti stai ricredendo,
stai scendendo dalla macchina del tempo. 

Contributed by Dq82 - 2018/2/24 - 10:10




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