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Il lamento della figlia di Ferrer

anonimo
Lingua: Italiano




O di Spagna malvagia sentenza,
d'ingiustizie, d'errori bandiera,
turpe tinta d'infamia più nera,
legge vile, tiranna e infedel.

Non ancora sei sazia di sangue
del passato che grida vendetta,
trema, indegna, tu sia maledetta,
piombi orrendo castigo su te.

Uccideste l'onesto scrittore,
il modello del laico pensiero,
l'uomo grande, lo stile del vero,
il maestro che i cuori educò.

Vi noiava, vilissima tinta,
gesuitismo di nera menzogna,
falso rito del fallo vergogna,
l'uccideste, ma i seguaci lasciò.

O mio padre, che i cuori svegliasti
nella scuola del vero ideale,
ti hanno tolto, ma il nome immortale
ogni petto civile serbò.

Non appena l'orrenda ingiustizia
ti troncava il pensiero, o vegliardo,
tutto il mondo ingiurava il cotardo
cuore iniquo che ti condannò.

Dormi, o padre, nei dolci riposi,
che il tuo nome più grande rimbombo,
se i tiranni ti schiuser la tomba,
il delitto punito sarà.

Chi potrà ridonarmi la pace
che mi fu dal mio cuore levata?
Di dolor la mia vita è troncata,
a raggiungerti, padre, verrò.



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