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Katona vagyok én

anonimo
Lingua: Ungherese


Lista delle versioni e commenti


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[1848]
Canzone di soldati ungheresi dai moti del 1848
Hungarian soldier's song from 1848 uprisings
Magyar 1848-as katonadal
Melodia: popolare ungherese
Hungarian popular tune
Magyar népdallam
Rielaborazione: Zoltán Kodály (1882-1967), Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Elaboration: Zoltán Kodály, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32
Feldolgozás: Kodály Zoltán, Magyar népzene énekhangra és zongorára VI, 32



"I often sang this folksong because it has a unique melody, but in the version I know the last two lines are changed. In the (rather rough) translation below I translated the song that way. This song was also given a piano accompaniment by Kodály. If we can believe Wikipedia, the song was known already in the time of the Hungarian revolution and fight for freedom against the Habsburgs in 1848-1849. Kodály collected this song in 1914 in Bucovina (today Romania)." [Hegedűs Ildikó]

"A Katona vagyok én, ország őrizője 1848-as katonadal. A dallam nagyon régi, valószínűleg még az ugor együttélés időszakára tehető. Kodály Zoltán gyűjtötte 1914 áprilisában a bukovinai Istensegítsen. Kodály adatközlői ismerték a XVII. századi, Árgirus nótája című szöveget is." - hu.wikipedia

Per quanto riguarda il canto in sé, fu cantato dai soldati durante la Rivoluzione ungherese del 1848 in seguito alla dichiarazione di indipendenza del popolo magiaro, guidato da Lajos Kossuth, dalla dominazione austriaca. Non differisce da canti simili di tutte le epoche e di tutte le guerre: il dovere di difendere la patria in una lotta di liberazione, e la certezza di andare a morire lasciando tutto ciò che si ha di più caro, e la propria giovinezza. Le origini del canto (e soprattutto della sua melodia) possono però essere ben più antiche. Kodály Zoltán lo raccolse nell'aprile del 1914 nella località di Istensegíts (il cui nome significa alla lettera: “Dio aiutaci”), ovverossia Ţibeni nel comune romeno di Satu Mare (in ungherese Szatmárnémeti), nel distretto di Suceava (in ungherese: Szucsáva) nella regione di confine della Bucovina, abitata anche dalla popolazione di lingua ungherese dei Siculi (in ungherese: Székelyek). La melodia, poi rielaborata da Kodály Zoltán, potrebbe essere addirittura di origini antichissime: alcuni musicologi ungheresi la fanno risalire, nelle sue tonalità, al periodo “ugro comune” (vale a dire all'epoca in cui i popoli ugri non si erano ancora separati nelle sue varie componenti e anteriormente quindi al “periodo di Etelköz” prima della discesa nella pianura pannonica di quelli che sarebbero divenuti gli ungheresi). Quel che è comunque certo, è che la melodia era stata utilizzata già nel XVI secolo per un testo, la Árgirus notája (“Canzone di Árgirus”) tratto dalla História egy Árgirus nevű királyfiról és egy tündér szűzleányról (“Storia di un figlio di un re chiamato Árgirus e di una vergine incantata”), romanzo in versi melodici del poeta Gergei Albert (o Gyergyai). La melodia fu rielaborata da Kodály Zoltán per il suo Magyar népzene énekhangra és zongorára (“Musica popolare ungherese per canto e pianoforte”), VI, 32. [RV]
Katona vagyok én, ország őrizője!
Sír az édesanyám, hogy elvisznek tőle;
Sír az édesanyám, a rózsám meg gyászol,
Fekete gyászvirág búsul ablakában.

Falu legényei, kenyeres pajtásim,
Az Isten áldása szálljon le reátok!
Éljetek örömmel, mert én búval élek,
De az én rózsámat el ne szeressétek!

Megpendült harangom, pallérozott kardom,
Nem szabad énnékem az ágyban meghalnom!
Forgatom fegyverem vitézek módjára,
Áldozom éltemet az ország javára!

inviata da Ildiko Hegedus - 15/10/2017 - 21:03




Lingua: Inglese

English Translation by Ildiko Hegedus [Hegedűs Ildikó]
I AM A SOLDIER

I am a soldier, a defender of my country,
My mother's weeping because I'm being taken away from her.
My mother's weeping and my love is mourning:
Black burial flowers bewail me in her window.

Village lads, my sworn brothers,
Let God bless all of you.
Live a happy life, because mine is sorrowful,
But do not seduce my beloved one.

My bell tinkles and so does my sharpened sword,
I am not allowed to die peacefully in bed.
I shall sacrifice my life for my country
Using my weapons like a champion,

15/10/2017 - 21:05




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
Olasz nyelvre fordította Riccardo Venturi
15.10.2017 23:57

Due parole del traduttore. Si tratta in questo caso di una traduzione rigorosamente letterale del testo ungherese (la traduzione inglese si prende qualche libertà interpretativa). Ci sono anche un paio di note esplicative.
IO SONO UN SOLDATO

Io sono un soldato, un difensore della patria!
Piange mia madre, perché mi portan via da lei;
Piange mia madre, il mio amore [1] già mi piange morto,
Un nero fiore di lutto mi compiange alla sua finestra.

Ragazzi del villaggio, amici miei, compagni, [2]
Dio posi su di voi la sua benedizione!
Possiate vivere nella gioia, ché io vivo con pena,
Però non innamoratevi della mia fidanzata!

Ha battuto la mia campana, la mia spada è lucidata,
A me non mi è concesso di morire nel mio letto!
Roteerò la mia arma a mo' dei prodi eroi,
Sacrificherò la mia vita per il bene della patria!

[1] lett. “la mia rosa”.
[2] kenyeres deriva da kenyér “pane” e si trova soltanto in questa espressione: kenyeres pajtás lett. “amico del pane”, che riproduce esattamente il latino companio = “persona con la quale si condivide il pane” (a sua volta calco dal gotico gahlaiba)

15/10/2017 - 23:58




Lingua: Finlandese

Traduzione finlandese / Finnish translation / Traduction finnoise / Finn fordítás / Suomennos: Juha Rämö
OLEN SOTILAS

Olen sotilas, joka puolustan maatani!
Äitini itkee, koska minut on viety häneltä;
äitini itkee, ja rakkaimpani suree kuolemaani,
mustat hautajaiskukat itkevät hänen ikkunallaan.

Oman kylän veljet, ystävät, toverit,
Jumala teitä kaikkia siunatkoon!
Eläkää onnellisina, sillä minun elämäni on hukkunut suruun,
mutta älkää viekö minulta rakkaintani!

Kelloni on lyönyt, ja killoitettu on miekkani,
rauhallista kuolemaa vuoteessa ei ole minulle suotu!
Sankarin lailla aseisiin tarttuen
olen antava uhrini isänmaan puolesta!

inviata da Juha Rämö - 10/11/2017 - 12:34




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