Language   

Romance anonyme, mieux connue comme Jeux interdits

Narciso Yepes
Language: Instrumental


Narciso Yepes

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[1934? - Si veda introduzione]
[1934? - See introduction]
[1934? - Voir l'introduction]
Dalla colonna sonora del film Jeux interdits
Diretto da René Clément [1952]



Ah, le care, vecchie, immancabili dimenticanze delle CCG! Sì, è vero, ci siamo dimenticati per quasi quindici anni di Jeux interdits, di “Giochi proibiti” insomma, la colonna sonora fondamentale dell'omonimo film del 1952 di René Clément (a sua volta tratto dal romanzo Les jeux inconnus di François Boyer). Dimenticati sì, ma stavolta non del tutto. A dire il vero, la celeberrima melodia suonata alla chitarra che accompagna il film, aveva già “fatto capolino” in questo sito, e non c'è da stupirsene: essa è stata utilizzata letteralmente per decine di canzoni, arie, motivi, qualsiasi cosa. Nella fattispecie, nelle CCG c'era finita per Πέφτει ἡ Μαδρίτη (“Cade Madrid”) di Vicky Moscholiou; una canzone in lingua greca, tanto per ribadire la diffusione di questa melodia.



Forse non c'era venuto a mente che Jeux interdits ha, invece, tutti i requisiti per far parte di questo sito “in proprio” e a tutti gli effetti. Il film di René Clément di cui è immortale Leitmotiv doveva, nelle sue intenzioni, essere una parte di un film a episodi sul tema “i bambini e la guerra”, vale a dire un cortometraggio intitolato Croix en bois, croix en fer (“Croce di legno, croce di ferro”). La parte del film già girata destò l'interesse di Jacques Tati, che gli consigliò di sviluppare un lungometraggio. Fortunatamente, René Clément gli diede retta, realizzando uno dei capolavori della storia del cinema (si ricorda che il film vinse anche il Leone d'Oro alla 13a mostra del cinema di Venezia). Secondo il regista e critico Pierre Kast, si tratta di “uno dei pochi film sull'infanzia che io conosca che non sia una manifestazione d'infantilismo da parte dei suoi autori”. Per Pierre Kast, il film è anche «valido per la luce brutale che getta sul mondo degli adulti”.

I “bambini e la guerra”, si è detto; il film parte infatti dalla vicenda della piccola Paulette, di cinque anni (interpretata da Brigitte Fossey), che perde i genitori e il suo cagnolino durante un attacco aereo, quando un convoglio di civili viene mitragliato durante l'esodo del 1940 in Francia. La piccola vaga sperduta sino a quando incontra Michel Dollé, un piccolo contadino di dieci anni (interpretato da Georges Poujouly), che la porta nella casa dei suoi genitori. Paulette si affeziona a Michel come a un fratello maggiore. I due, che hanno avuto la triste esperienza di vedere molte sepolture, per gioco iniziano a costruire un piccolo cimitero per gli animali presso il molino dove hanno sepolto il cagnolino di Paulette. Per dare un aspetto più simile a un cimitero reale rubano le croci dalle tombe del camposanto locale scatenando le ire degli adulti. Michel è punito e Paulette è affidata alla custodia di una donna dalla quale ben presto sfuggirà perdendosi tra la folla.

Non c'è alcun dubbio che, alla riuscita e alla notorietà universale di Jeux interdits, la melodia abbia contribuito non poco, nonostante la colonna sonora non sia costituita esclusivamente da essa. Studiata e arrangiata dal musicista e chitarrista classico spagnolo Narciso Yepes (1927-1997), comprende ad esempio le trascrizioni per chitarra classica della Sarabande et bourrée di Robert de Visée e il Minuetto di Jean-Baptiste Rameau. Ma è senz'altro la Romance anonyme (così si intitola semplicemente nella registrazione della colonna sonora) che è il vero Leitmotiv del film, quello che lo identifica. In questa pagina viene attribuita a Narciso Yepes perché non c'è alcun dubbio che l'intera colonna sonora del film, da lui arrangiata e interpretata, gli debba essere attribuita; ma sulle origini della Romanza la controversia è sempre stata grande.

Narciso Yepes affermò che la melodia aveva un “fascino infantile” (charme enfantin) assai adatto all'atmosfera del film. Inizialmente la presentò come arrangiamento di una romanza popolare anonima, affermando però poi di averla composta lui stesso all'età di sette anni (quindi nel 1934; Narciso Yepes era stato un enfant prodige, e è da ricordare anche, all'età di soli 20 anni, per essere stato tra i primi esecutori del famoso Concerto di Aranjuez di Joaquín Rodrigo diretto da Ataúlfo Argenta) per farne dono alla madre. In realtà, la Romance era senz'altro una melodia preesistente, dal piccolo Yepes forse soltanto rimaneggiata o arrangiata. Probabilmente sí d'origine popolare; ma la Romanza era stata già pubblicata nel 1930 (con soltanto un arpeggio invertito) da Daniel Fortea, che aveva riprodotto un antico manoscritto della sua collezione, degli inizi del XIX secolo, contenente quella che veniva chiamata Melodía de Sor. Un facsimile del manoscritto fu anche pubblicato un un articolo di Francisco Herrera. Il titolo suggerisce che la Romanza sarebbe stata composta dal chitarrista e compositore catalano Josep Ferran Macari Sor i Muntades, meglio conosciuto come Fernando Sor (1778-1839), sebbene tra le edizioni della sua epoca e tra le sue carte non sia mai stata ritrovata. Secondo altre ipotesi, la melodia potrebbe essere invece dovuta all'insigne musicista, chitarrista e pedagogo fiorentino Matteo Carcassi (1792-1853), contemporaneo di Fernando Sor ed autore di una celebre Méthode complète pour la guitare.

Qual che ne sia l'autore, o arrangiatore, a favore dell'origine popolare della composizione giocano molti aspetti, a cominciare dalla sua estrema semplicità. Non a caso (e particolarmente nella versione “yepesiana”), la Romanza è tra i capisaldi imprescindibili nell'apprendimento base della chitarra. Chiunque abbia pur cominciato a strimpellare un po' la chitarra, ha immediatamente “sbattuto” in Giochi proibiti. Da notare, infine, che undici anni prima del film di René Clément, la melodia (con il medesimo titolo di Romance Anonyme era stata utilizzata per la colonna sonora dell'altrettanto celebre film di Rouben Mamoulian, Sangue e arena (Blood and Sand nell'originale, del 1941), interpretato da Tyrone Power, Linda Darnell e Rita Hayworth. [RV]


Contributed by Riccardo Venturi - 2017/10/14 - 20:42




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