Lingua   

Fiume

Massimo Priviero
Lingua: Italiano


Massimo Priviero


Ricordo quel giorno come fosse ieri
Quando al porto di Fiume la nave arrivò
Per mano a mia madre sul molo lì in piedi
Mio padre diceva presto vi rivedrò
Lui aveva un negozio in centro al paese
Vendeva le stoffe da qualche anno ormai
Da quel che successe era passato un mese
Che entrarono in tre a dirgli tu te ne vai
Io ero solo un bambino e stavo dietro al bancone
E li vidi parlare davvero un bel po’
Di quel che si dissero non seppi mai bene
Ma questa parole mio padre gridò
Non sono fascista non son partigiano
Mettetevi in testa son solo italiano
Son nato e vissuto nella mia città
E se mi cercate sappiate qua
Sfollati in Italia in un posto di costa
Di mio padre notizie non ne avemmo più
Per viver mia madre fu una brava sarta
Lei sapeva di stoffe da quand’era laggiù
Sai c’era anche gente che ci guardava male
E diceva da dove vengon questi qua
Come mai non sapete di quello che accade
Che il paradiso in terra lo stanno a far là
Di lì a qualche anno fui uomo anche io
Ma pace nel cuore io mai la trovai
Capitava che a volte dicessi al buon Dio
Fai che quelle parole io non le scordi mai
Non sono fascista non son partigiano
Mettetevi in testa son solo italiano
Son nato e vissuto nella mia città
E se mi cercate sappiate son qua
Sono tornato a Fiume soltanto anni fa
Come chi in fondo al viaggio torna a casa sua
Senza rendermi conto quando fui là
Dissi questa parole all’anima mia
Non sono fascista non son partigiano
Mettetevi in testa son solo italiano
Son nato e vissuto nella mia città
E se mi cercate sappiate son qua
Non sono fascista non son partigiano
Mettetevi in testa son solo italiano
Son nato e vissuto nella mia città
E se mi cercate son tornato qua



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