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L'orrore

Marco Cantini
Langue: italien


Marco Cantini


E la babele terrestre
si trasformò in un circo
per l'uomo con l'uniforme
che ti chiamò signorina
e con un salto arrivò
al tuo portone di casa
dove spingeva il cammino
lui che si finse innocente
la parte del pellegrino
un volo da trapezista
ti anticipò sulle scale
ma di tuoi affanni il peggiore
nella pietosa salita
solo il pensiero divino
il primo figlio la vita
pregavi non fosse lì
non ritornasse ancora

E ti ribellerai
al parlamento del cielo
del danno che stringerai
in quel parallelo
il tempo non si volterà
verso ogni gesto o parola
dove ancora verrà
immisurabile lingua che asciuga

Ma la vertigine arriva
con echi strani di voci
e di torrenti tremori
dai tuoi infantili malori
quella ripulsa più estrema
era un gesto lascivo
certificò poi il pretesto
orgasmo definitivo

E ti ribellerai
al parlamento del cielo
del danno che stringerai
in quel parallelo
il tempo non si volterà
verso ogni gesto o parola
dove ancora verrà
immisurabile lingua che asciuga

Forse era un emissario
dei comitati razziali
un capitano SS
coi suoi presagi mortali
per un'altra stella gialla
o forse solo una copia
di mille volti conformi
moltiplicavano ora
all'infinito quel nome
della tua persecuzione

E ti dibatterai
nell'urlo che esplora il buio
quando dilagherà
alla deriva di un nero sudario



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