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Il Diciassette (anno del centenario) Primi di Maggio

David Riondino
Lingua: Italiano




Arriva maggio. Son problemi seri
in Oriente: gli astuti coreani,
coi loro criminali parrucchieri,
si accapigliano con gli americani. ​
Si scambiano improperi ed anatemi
torvi, bizzarri, fantasiosi, arcani. ​
Mentre sul campo, perfidi e cortesi,
invisibili crescono i cinesi.

In medio oriente, restano sospesi
i conti, nella grande malattia
di Racca e di Mosul, coi troppi mesi
d’assedio. Dicono che vanno via
i mercenari tedeschi e francesi:
hanno paura, fuggono in Turchia.
E se la guerra è guerra, si prospetta
la rotta, la sconfitta, la vendetta.

Qui da noi, c’è la storia maledetta
della nave che carica i migranti.
Salva le loro vite e li traghetta,
come mettono in conto i trafficanti.
Può capitare di vedere stretti,
in una barca, criminali e santi:
il bene e il male, nella indefinita
traversata del senso della vita.

In Francia, si è giocata la partita
tra Le Pen e Macron, con Depardié
che ha detto che non vota. Che la vita
politica è noiosa, che non c’è
più gusto né colore, che ogni cosa
è sciatta e piatta, priva di pathé.
Vince Macron! La piazza di Parigi
è un turbinante scintillar di grigi.



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