Lingua   

Ti ricordi, Joe?

New Trolls
Lingua: Italiano


New Trolls

Lista delle versioni e commenti


Ti può interessare anche...

L'uomo in blu
(New Trolls)
Carlo Martello torna [o: ritorna] dalla battaglia di Poitiers; o Carlo Martello
(Fabrizio De André)
Una miniera
(New Trolls)


[1968]
(De André - Mannerini - Di Palo - De Scalzi)

Testo scritto da Fabrizio de André e dal poeta genovese Riccardo Mannerini, come quasi tutte le canzoni dello storico album di esordio dei New Trolls, "Senza orario, senza bandiera".
Grazie ancora a Paolo Sollier per aver postato il testo su Bielle.




SENZA ORARIO, SENZA BANDIERA
da it.wikipedia

Senza orario senza bandiera (1968) è il primo album dei New Trolls, e fa seguito ad alcuni 45 giri pubblicati l'anno precedente e nei primi mesi del 1968.

Le poesie di Riccardo Mannerini e gli intermezzi musicali che uniscono le varie canzoni, rendono il lavoro un vero e proprio concept album. Gli occhi del poeta hanno visto, indagato il mondo. Un disco nato intorno ad un'idea, una su tutte la lirica di Irish. "Signore io sono Irish" contiene una caratteristica saliente del pensiero di Riccardo Mannerini: la ragione come unico approccio dell'uomo all'indagine del mondo, la ragione che non lascia spazio alcuno ad una fede, agognata ma repressa dalla ragione stessa, unico vero strumento.

I testi di Riccardo Mannerini passano attraverso le mani di Fabrizio de André che, come un mosaicista, parole testuali di De André, li assembla ingabbiandoli nella metrica; questo discorso non vale per i testi di "Susy Forrester" e "Padre O' Brien", scritti dal solo De André, e di "Al bar dell'angolo" di Giorgio D'Adamo.

Le musiche sono tutte di Nico Di Palo e Vittorio De Scalzi, tranne "Signore io sono Irish" scritta da Gian Piero Reverberi, che collabora con i New Trolls agli arrangiamenti e che è anche il produttore del disco (insieme a De André).
Particolarmente apprezzabili due brani: la sognatrice "Vorrei comprare una strada" e l'antimilitarista "Ti ricordi, Joe?", dialogo tra due marines reduci di guerra.
Le testuali parole di un Fabrizio De André ventottenne le troviamo in cineteca RAI: una Enza Sampò giovanissima intervista un imbarazzatissimo Faber che racconta come è nato il progetto, i cui attori sono i New Trolls, Riccardo Mannerini e lui stesso in veste di arrangiatore.

Ti ricordi Joe ?
era verde laggiù,
era verde il mare
a Manila.
Ti ricordi Joe
erano tanti laggiù
coi fucili nascosti
tra i fiori.

Quante stagioni passarono là.
Quanti colori inutili ormai
per occhi già stanchi
oppure già chiusi
per sempre.

Ti ricordi Joe ?
ti ricordi di Sam
con il cuore coperto
di mosche ?
E c'è ancora chi
va dicendo che noi,
noi marines, non avevamo
un cuore.


Lingua: Inglese

Versione inglese di Riccardo Venturi
DO YOU REMEMBER, JOE?

Do you remember, Joe?
The sea, down there,
The sea was so green
in Manila.
Do you remember, Joe,
they were so many, down there
hiding their guns
in the flowers.

How many seasons they spent there.
How many useless colors
for eyes now tired
or already closed
forever.

Do you remember, Joe?
Do you remember Sam
with his heart covered
with flies?
And there's still someone
who says that we,
we the marines
were heartless.

DonQuijote82 - 24/8/2011 - 13:23




Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org