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Gira e volta...

A. Gaccione
Lingua: Italiano


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(A. Gaccione)
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(Antonio Infantino)


[post 1974]
Testo in parte anonimo,
in parte riattualizzato da A. Gaccione
Sull'aria de "La luna nel rio"
(Panzeri-Rastelli-Testoni, 1955)



Santo Catanuto e Franco Schirone, nel loro testo basilare sul canto anarchico (Il canto anarchico in Italia nell'Ottocento e nel Novecento, 2a ed. Milano, Zero in Condotta, 2009) informano che si tratta di un ”testo in parte anonimo, in parte riattualizzato da A. Gaccione” (al quale lo attribuiamo qui). Il testo è depositato presso l'Archivio Proletario Internazionale di Milano. Deve essere cantato sull'aria de La luna nel rio (a volte nominata come Chi gettò la luna nel rio), di Panzeri-Rastelli-Testoni, una canzonetta del 1955 portata al successo da Claudio Villa (ma interpretata anche da Nilla Pizzi). Il testo détourné, per gli avvenimenti nominati, è sicuramente posteriore al 1974.
Chi gettò le bombe a Milano, chi le gettò?
Per provocare casino, chi le gettò?
L'uomo scemo risponde: ”Valpreda!”, chi dice: ”mah...”
Io sono tanto sicuro
che certamente Freda lo sa.

Gira e volta se vuoi girar
gratta e scava se vuoi scavar
e il fascista continuerai a incontrar.

Chi gettò Pinelli in cortile, chi lo gettò?
Chi lo colpì dietro il collo e lo suicidò?
L'uomo scemo risponde: ”Lui stesso!”, chi dice: ”mah...”
Io sono tanto sicuro
che Calabresi certo lo sa.

Gira e volta se vuoi girar
gratta e scava se vuoi scavar
e il fascista continuerai a incontrar.

Feltrinelli è morto a Segrate, chi l'ammazzò?
A quel famoso traliccio chi lo portò?
L'uomo scemo risponde: ”I cinesi!”, chi dice: ”mah...”
Io sono tanto sicuro
che certamente la CIA lo sa.

Gira e volta se vuoi girar
gratta e scava se vuoi scavar
e il fascista continuerai a incontrar.

E Calabresi un mattino morto cascò,
Al giovane commissario, chi gli sparò?
L'uomo scemo risponde: ”I trotzkisti!”, chi dice: ”mah...”
Io sono tanto sicuro
Che il sicario di Stato lo sa.

Gira e volta se vuoi girar
gratta e scava se vuoi scavar
e il fascista continuerai a incontrar.

Bertoli dall'Israele zitto arrivò,
la bomba dell'attentato chi gli portò?
L'uomo scemo risponde: ”Gli anarchici!”, chi dice: ”mah...”
Io dico che l'anarCIA
con sicurezza dirvelo sa.

Gira e volta se vuoi girar
gratta e scava se vuoi scavar
e il fascista continuerai a incontrar.

Il ventinove maggio [1] a Brescia avvenì [2]
una tremenda esplosione che uccise e ferì.
L'uomo scemo stavolta non parla, chi dice: ”mah...”
Io ci scommetto...il cappello
che questa volta anche Rumor lo sa.

Gira e volta se vuoi girar
gratta e scava se vuoi scavar
e il fascista continuerai a incontrar.

Sai chi provoca tanti casini, sai chi lo fa?
Per invocare poi ordine e tranquillità
L'uomo stronzo risponde: ”Il Piccì!”, chi dice: ”mah...”
Io vi rispondo sicuro
che il terrorismo di Stato lo sa.

E se libero vuoi restar
una scopa devi pigliar
la catena del cesso devi tirar.

[1] Così nel testo riportato da Catanuto / Schirone. La strage di Piazza della Loggia a Brescia avvenne però, come è noto, il 28 maggio (1974).

[2] Sic. La "fantasiosa" forma di passato remoto è quasi sicuramente una sorta di licenza poetica.

inviata da Riccardo Venturi - 30/3/2017 - 02:07


Quanto all' "A. Gaccione" nominato da Catanuto e Schirone come autore (parziale) di questo testo (e anche di questo), è possibile si tratti di Angelo Gaccione, narratore e drammaturgo cosentino di area libertaria, fondatore e direttore di Odissea. Date le mancate indicazioni di Catanuto / Schirone, non è però possibile indicare con certezza se si tratti di lui.

Riccardo Venturi - 30/3/2017 - 02:24




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