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Vertrauenskundgebung für Herrn Fey

Jura Soyfer
Language: German


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[1931-34]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.



Una poesia dedicata ad Emil Fey (1886-1938), uno dei leader dell'Heimwehr, formazione paramilitare austriaca, nazionalista e fascista, paragonabile ai Freikorps tedeschi (quelli che poi evolsero nelle SA naziste). L'Heimwehr – più tardi “Vaterländische Front” - a partire dalla seconda metà degli anni 20 fu responsabile del radicalizzarsi dello scontro sociale e nel luglio del 1927 diede manforte alla polizia nel reprimere con ferocia (90 e più morti, centinaia di feriti) una violenta rivolta popolare causata dall'assoluzione di alcuni paramilitari per l'omicidio di due manifestanti avvenuto alcuni mesi prima. Nel 1933 i fascisti dell'Heimwehr presero il potere con un golpe, insediando come dittatore Engelbert Dollfuss, che l'anno precedente era già diventato Cancelliere. Ma, da bravi nazionalisti e patrioti, i fascisti dell'Heimwehr non ne volevano sapere di essere relegati al ruolo di tirapiedi di Hitler, sicchè Dollfuss si trovò a dover combattere sia contro la resistenza democratica che contro i filonazisti e i tantissimi agenti del Reich che operavano in Austria per creare il maggior caos possibile. Dollfuss fu assassinato da agenti nazisti nel 1934. Il suo successore, Kurt Schuschnigg, potè fare ben poco contro le mire annessioniste di Hitler. Nel 1938, nei giorni immediatamente successivi all'„Anschluss“, Emil Fey, convinto che i nazisti l'avrebbero rovinato se non fatto fuori, si suicidò dopo aver sterminato la famiglia...

Die Ordnung schuf der liebe Gott


Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi di Jura Soyfer intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg

Verdrängte Jahre


Nel 1981 questa e altre canzoni di Jura Soyfer, compreso il suo famoso Dachaulied, composto insieme ad Herbert Zipper nel primo periodo della sua prigionia, sono state riproposte dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Verdrängte Jahre”.
Eiapopeia alala,
Was rasselt [1] im Stroh?
Man macht auf Waffen Razzia,
Und darum rasselt's so.
Proleten, wir wollten die rote Partei
Und die Verfassung bewachen?
Ach, überlassen wir das Herrn Fey
Und seiner braven Polizei;
Die werden die Sache schon machen.

Alle sind gleich vor dem Gesetz,
Vor dem Gesetz dieses Staats,
Doch hinter dem Gesetz ist stets
Für Heimwehr reichlich Platz.
Ja, dazu sagten wir allerlei,
Als unzensuriert wir noch sprachen –
Jetzt überlassen wir alles Herrn Fey
Und seiner braven Polizei;
Die werden die Sache schon machen.

Es ist nicht leicht für die Gendarmerie,
In unbekannten Verstecken
Stets unsere Waffen und niemals die
Der Heimwehr zu entdecken!
Sie haben wohl viel Plage dabei.
Sie schwitzen – wir können lachen!
Drum überlassen wir alles Herrn Fey
Und seiner braven Polizei;
Die werden die Sache schon machen.

Oh, sein wir doch nicht destruktiv!
Vertrauen wir ihnen! Auf Ehre:
Sie sind entwaffnend objektiv!
Brauchen wir da noch Gewehre?
Wir wollten uns schützen vor allerlei
Grünen und braunen Apachen.
Ach, überlassen wir das Herrn Fey
Und seiner braven Polizei;
Die werden die Sache schon machen.

Grab weiter, wertes Staatsorgan!
Und gib uns keinen Pardon!
Denn sieh: Wir zogen die Massen heran
Gegen die Reaktion.
Und schaut euch bloß ein wenig um,
Bei euren Waffensuchen!
Stehn da nicht Massen rundherum,
Die Fäuste geballt, und fluchen?
Und Arbeitslose in dichter Reih
Hinter Gendarmenwachen:
Viel hundert Münder – ein Zornesschrei?

Sind wir's, die den Haß entfachen?
Wir überlassen das Ihnen, Herr Fey,
Und Ihrer braven Polizei,
Sie werden die Sache schon machen.
[1] Var. raschelt

Contributed by Bernart Bartleby - 2016/9/18 - 22:49



Language: Italian

Traduzione italiana / Italienische Übersetzung / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Venturi, 14-10-2025 18:19
Dichiarazione di fiducia al sig. Fey

Eiapopeia alalà
Cosa fruscia nella paglia?
Si razziano armi,
Il fruscìo c’è per questo.
Proletari, volevamo proteggere
La Costituzione e il partito comunista?
Oh, lasciamo fare al sig. Fey
E alla sua brava polizia;
Se ne occuperanno loro.

Tutti sono uguali davanti alla Legge,
Alla Legge di questo Stato;
Ma dietro alla Legge c’è sempre
Ampio spazio per la Heimwehr
Ja, ne abbiamo dette di tutti i colori
Quando ancora si parlava senza censure;
Oh, lasciamo fare al sig. Fey
E alla sua brava polizia;
Se ne occuperanno loro.

Non è facile, per la Gendarmeria,
Scoprire sempre, in ignoti nascondigli
Le nostre armi, e mai
Quelle della Heimwehr!
Ci devono avere un sacco di problemi,
Ci sudan sopra, che risate!
Oh, lasciamo fare al sig. Fey
E alla sua brava polizia;
Se ne occuperanno loro.

Beh, non siamo distruttivi!
Fidiamoci di loro! Sul mio onore:
Sono di un’obiettività disarmante!
Abbiamo ancora bisogno di armi?
Volevamo proteggerci da ogni sorta
Di Apaches verdi e marroni.
Oh, lasciamo fare al sig. Fey
E alla sua brava polizia;
Se ne occuperanno loro.

Scava, scava, egregio organo statale!
E non darci tregua!
Perché, vedi: abbiamo attirato le masse
Contro la Reazione.
E guardatevi un po’ intorno
Mentre cercate le armi,
Là intorno, non ci son forse le masse
Coi pugni chiusi, che imprecano?
E disoccupati in ranghi serrati
Dietro le stazioni di polizia,
Bocche a centinaia...un urlo di rabbia?

Siamo noi a alimentare l’odio?
Ci pensi Lei, sig. Fey
E la Sua brava polizia:
Se ne occuperanno loro.

2025/10/14 - 18:19




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