Der liebe Gott sprach klipp und klar:
»Punkt fünf: Du sollst nicht töten!«
In Graz sprach man das Kommentar:
»Und wenn, dann nur Proleten!«
In Arbeiterlokalen
Kriegt erst Justitias Säbel Schneid:
Dann mahlen, mahlen, mahlen
Die Mühlen der Gerechtigkeit.
Wer »Hunger!« brüllt, den muß man fest
An seiner Kehle packen.
Man heilt die Not in Budapest
Mit Polizeiattacken.
Und gibt's in Polen Wahlen,
Wird mancher stumm gemacht, der schreit:
Es mahlen, mahlen, mahlen
Die Mühlen der Gerechtigkeit.
Vergebens haben einst gehofft
Sacco und Vanzetti.
Der Nigger stinkt; man hängt ihn oft
Und jagt ihn durch die Getti.
Zäunt die Kultur mit Marterpfählen
Sorgfältig ein. Mord? Tut uns leid:
Es mahlen, mahlen, mahlen
Die Mühlen der Gerechtigkeit.
Wer in Italien frei sein will,
Verreckt in Tropenschwüle.
In SHS krepiert er still
In eines Kerkers Kühle.
Standrecht und Folterqualen,
Hochspannungsstrom und Zwangsarbeit:
Es mahlen, mahlen, mahlen
Die Mühlen der Gerechtigkeit.
»Punkt fünf: Du sollst nicht töten!«
In Graz sprach man das Kommentar:
»Und wenn, dann nur Proleten!«
In Arbeiterlokalen
Kriegt erst Justitias Säbel Schneid:
Dann mahlen, mahlen, mahlen
Die Mühlen der Gerechtigkeit.
Wer »Hunger!« brüllt, den muß man fest
An seiner Kehle packen.
Man heilt die Not in Budapest
Mit Polizeiattacken.
Und gibt's in Polen Wahlen,
Wird mancher stumm gemacht, der schreit:
Es mahlen, mahlen, mahlen
Die Mühlen der Gerechtigkeit.
Vergebens haben einst gehofft
Sacco und Vanzetti.
Der Nigger stinkt; man hängt ihn oft
Und jagt ihn durch die Getti.
Zäunt die Kultur mit Marterpfählen
Sorgfältig ein. Mord? Tut uns leid:
Es mahlen, mahlen, mahlen
Die Mühlen der Gerechtigkeit.
Wer in Italien frei sein will,
Verreckt in Tropenschwüle.
In SHS krepiert er still
In eines Kerkers Kühle.
Standrecht und Folterqualen,
Hochspannungsstrom und Zwangsarbeit:
Es mahlen, mahlen, mahlen
Die Mühlen der Gerechtigkeit.
Contributed by Bernart Bartleby - 2016/9/18 - 21:50
Language: Italian
Versione italiana / Italienische Version / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:
Riccardo Venturi, 11-10-2025 21:21
Riccardo Venturi, 11-10-2025 21:21
I mulini della Giustizia
Il buon Dio parlò chiaro e tondo:
“Punto cinque: non uccidere!”
A Graz si commentò:
“E se in caso, solo i proletari!”
Nei bar operai, per prima cosa
Si affila la sciabola del Diritto:
E poi macinano, macinano, macinano
I mulini della Giustizia.
Chiunque urli: “Fame!” dev’essere
Afferrato saldamente alla gola.
A Budapest curano la miseria
Con assalti della Polizia.
E se ci sono le elezioni in Polonia,
Tanti che gridano vengono messi a tacere:
Macinano, macinano, macinano
I mulini della Giustizia.
Invano hanno sperato un giorno
Sacco e Vanzetti.
Il negro puzza: spesso lo impiccano
E gli dan la caccia nei ghetti.
La cultura è recintata con cura
Con pali di tortura. Assassinio? Ci spiace…
Macinano, macinano, macinano
I mulini della Giustizia.
Chi vuole essere libero in Italia
Muore nell’umidità tropicale.
Nella prigione di massima sicurezza
Si crepa in silenzio al fresco d’una galera.
Legge marziale e torture,
Scosse elettriche e lavori forzati:
Macinano, macinano, macinano
I mulini della Giustizia.
Il buon Dio parlò chiaro e tondo:
“Punto cinque: non uccidere!”
A Graz si commentò:
“E se in caso, solo i proletari!”
Nei bar operai, per prima cosa
Si affila la sciabola del Diritto:
E poi macinano, macinano, macinano
I mulini della Giustizia.
Chiunque urli: “Fame!” dev’essere
Afferrato saldamente alla gola.
A Budapest curano la miseria
Con assalti della Polizia.
E se ci sono le elezioni in Polonia,
Tanti che gridano vengono messi a tacere:
Macinano, macinano, macinano
I mulini della Giustizia.
Invano hanno sperato un giorno
Sacco e Vanzetti.
Il negro puzza: spesso lo impiccano
E gli dan la caccia nei ghetti.
La cultura è recintata con cura
Con pali di tortura. Assassinio? Ci spiace…
Macinano, macinano, macinano
I mulini della Giustizia.
Chi vuole essere libero in Italia
Muore nell’umidità tropicale.
Nella prigione di massima sicurezza
Si crepa in silenzio al fresco d’una galera.
Legge marziale e torture,
Scosse elettriche e lavori forzati:
Macinano, macinano, macinano
I mulini della Giustizia.
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Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione. Una poesia sulla Legge che spesso non ha nulla a che vedere con la Giustizia, ma è solo uno degli strumenti di oppressione del potere. Lo sguardo dell'autore non è rivolto solo all'Austria ma all'Europa intera. E nella terza strofa ce n'è anche per l'America di Sacco e Vanzetti e dei linciaggi dei neri...
Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi di Jura Soyfer intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg
Nel 1981 questa e altre canzoni di Jura Soyfer, compreso il suo famoso Dachaulied, composto insieme ad Herbert Zipper nel primo periodo della sua prigionia, sono state riproposte dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Verdrängte Jahre”.