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Il testamento di Neri

Atarassia Gröp
Lingua: Italiano


Atarassia Gröp


A Giuda che mi baciò in fronte prima di darmi il coltello nel petto,
di avere fatto un errore lascio l'eterno struggente sospetto.
Ai figli di una giustizia che ha sempre nascosto la mano del boia,
lascio l'amara incombenza di riconoscersi figli di troia.
Ai figli del vostro domani lascio la mia e non la vostra memoria,
che imparino la differenza che corre tra la menzogna e la Storia.
Al Lago e alla breva gelata lascio il ricordo di quel che son stato,
che l'acqua ha il sapore del sangue, lo stesso colore di un sogno annegato.

A un Dio che quando ho chiamato mi è apparso di spalle come chi è voltato,
lascio la stessa preghiera: quella di non esser dimenticato.
Auguro al fiore che veglia il guerriero mostrandosi a chi è di passaggio,
perché non possa sfiorire anni da dodici mesi di maggio.
A te che mi hai viaggiato accanto per essermi figlia, compagna ed amante,
lascio l'ingrata illusione di avere nostro un ultimo istante.
Se il perdono apre l'uscio del cielo, rinuncio ai Santi e mi tengo il rancore
per chi mi ha rubato l'onore, mi ha spento il respiro e mi ha tolto l'amore.



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