La mia casa è a Lisbona (1)
a metà di una collina
dove l’aria è sempre buona
in una piccola stradina che si inerpica
guidata da rotaie
che spariscono a ogni curva
e resistono alla furba ammaliazione del progresso
che qui tanto non disturba neanche adesso
Questione di contesto e di cultura
La mia casa è una finestra in miniatura
e dopo i tetti in lontananza, il mare aperto
La mia casa è a Marrakech (2)
In quella piazza sgangherata
Così bella da sembrare una pittura
Così forte da restarti appiccicata
Pur essendo totalmente priva di un'architettura
E questa cosa mai nessuno l’ha spiegata
Che quella piazza lì non è fatta di niente
Solo di polvere e di musica e di gente colorata
Casa mia è là, e c’è sempre stata
La mia casa è in un ostello di Berlino (3)
Chiaramente riadattato
come tutto in questo splendido casino organizzato
Dove niente è come sembra
O perlomeno niente è più com’era stato
E tutto quanto intorno me lo insegna
Che il passato che è già stato fatto a pezzi come un muro
Qualcosa ne è rimasto per orgoglio
tutto il resto invece
è proiettato nel futuro
Se poi verrà il momento in cui ci vuole il sole
E un vento che ti chiama
Casa mia sarà una cava a Favignana (4)
Tra due ali di farfalla
Una bianca come il tufo e dolce
Quasi come l’altra è dura e gialla
La mia casa è Camden Town (5)
nella Londra dei canali
Dei mercati sempre pieni
Degli inglesi sempre strani
Dei vinili che nascondono tesori mai sentiti
La mia casa allora affaccia sul Tamigi
E forse è molto più lontana
in cima agli scalini di Teotihuacan (6)
Forse casa mia è a Parigi (7)
Tra la Bastiglia e il Bataclan
Si casa mia è a Parigi
Tra la Bastiglia e Notre-Dame
Perché ho amato mille volte
E mille volte ho cominciato
E ho lasciato mille pezzi del mio cuore
Sul sagrato delle chiese
Nel cortile abbandonato di un compound Sud-sudanese (8)
Sul tortuoso muro a secco gallurese (9)
Su di un ponte chilometrico di Istanbul magnifica e geniale (10)
Che riesce a trasformare il mare in fiume e viceversa
Il fiume in mare
E la mia casa è tutta Roma (11)
Perché è qui che sono nato
In mezzo ai preti, i gladiatori, gli avvocati, i senatori,
I tassinari, gli impiegati, le bariste, gli artigiani,
I rigattieri, i poliziotti, i cravattari, le puttane
E le duemila fontanelle per le strade (12)
Dove l’acqua scorre sempre e non si ferma
Come se l’acqua fosse Roma
Come se fosse eterna
Come se l’acqua fosse Roma
Come se fosse eterna
a metà di una collina
dove l’aria è sempre buona
in una piccola stradina che si inerpica
guidata da rotaie
che spariscono a ogni curva
e resistono alla furba ammaliazione del progresso
che qui tanto non disturba neanche adesso
Questione di contesto e di cultura
La mia casa è una finestra in miniatura
e dopo i tetti in lontananza, il mare aperto
La mia casa è a Marrakech (2)
In quella piazza sgangherata
Così bella da sembrare una pittura
Così forte da restarti appiccicata
Pur essendo totalmente priva di un'architettura
E questa cosa mai nessuno l’ha spiegata
Che quella piazza lì non è fatta di niente
Solo di polvere e di musica e di gente colorata
Casa mia è là, e c’è sempre stata
La mia casa è in un ostello di Berlino (3)
Chiaramente riadattato
come tutto in questo splendido casino organizzato
Dove niente è come sembra
O perlomeno niente è più com’era stato
E tutto quanto intorno me lo insegna
Che il passato che è già stato fatto a pezzi come un muro
Qualcosa ne è rimasto per orgoglio
tutto il resto invece
è proiettato nel futuro
Se poi verrà il momento in cui ci vuole il sole
E un vento che ti chiama
Casa mia sarà una cava a Favignana (4)
Tra due ali di farfalla
Una bianca come il tufo e dolce
Quasi come l’altra è dura e gialla
La mia casa è Camden Town (5)
nella Londra dei canali
Dei mercati sempre pieni
Degli inglesi sempre strani
Dei vinili che nascondono tesori mai sentiti
La mia casa allora affaccia sul Tamigi
E forse è molto più lontana
in cima agli scalini di Teotihuacan (6)
Forse casa mia è a Parigi (7)
Tra la Bastiglia e il Bataclan
Si casa mia è a Parigi
Tra la Bastiglia e Notre-Dame
Perché ho amato mille volte
E mille volte ho cominciato
E ho lasciato mille pezzi del mio cuore
Sul sagrato delle chiese
Nel cortile abbandonato di un compound Sud-sudanese (8)
Sul tortuoso muro a secco gallurese (9)
Su di un ponte chilometrico di Istanbul magnifica e geniale (10)
Che riesce a trasformare il mare in fiume e viceversa
Il fiume in mare
E la mia casa è tutta Roma (11)
Perché è qui che sono nato
In mezzo ai preti, i gladiatori, gli avvocati, i senatori,
I tassinari, gli impiegati, le bariste, gli artigiani,
I rigattieri, i poliziotti, i cravattari, le puttane
E le duemila fontanelle per le strade (12)
Dove l’acqua scorre sempre e non si ferma
Come se l’acqua fosse Roma
Come se fosse eterna
Come se l’acqua fosse Roma
Come se fosse eterna
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Note for non-Italian users: Sorry, though the interface of this website is translated into English, most commentaries and biographies are in Italian and/or in other languages like French, German, Spanish, Russian etc.
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(8)
Silvestri, con Fabi e Gazzè aveva fatto un viaggio in Sud Sudan, da questa esperienza è nata prima Life Is Sweet e poi l'intero album in trio
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