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La Coerenza

Nomadi
Language: Italian


Nomadi

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da "Quando ci sarai" (1996)

quando ci sarai

Non saprei se questa sia un CCG, ma il fatto di preferirsi disarmati e sconfitti, che vincenti e armati ne potrebbe fare una CCG, ma soprattutto per porre in embrione un eventuale nuovo percorso "dalla parte dei perdenti"
Ho giocato la mia vita con i dadi all’osteria,
ho pensato tante volte di barare o andare via,
ho provato a dare un senso al crocifisso con il Santo,
ho rubato e bestemmiato qualche volta
ho pure pianto e già…

Ho dormito per la strada e ho conosciuto il fondo,
ho capito molte lingue perché ho girato il mondo,
ho preferito star da solo o dalla parte dei perdenti,
che accettare a tutti i costi
di seguire le correnti e già…

Ho deciso di cambiare e ho provato l’emozione,
di restare ad aspettare qualche nuova soluzione,
e ho tenuto in braccio un bimbo
camminando sotto il sole,
ho cercato nei suoi occhi
e ho imparato le parole.

Ho pensato a mio padre che andava a lavorare,
a mia madre che sorrideva nel vederlo ritornare,
ho annaffiato i fiori rossi che tenevo al davanzale,
ho giocato nel cortile e poi di corsa sulle scale e già…

Ed ho creduto di star bene mentre invece stavo male,
ho capito molto presto tutto quello che non vale,
ho comprato la pazienza assieme a strani talismani,
ho rivisto i suoi occhi, viso e calli sulle mani e già…

E ho visto gridare nelle piazze chi aveva fame e sete,
per risposta li hanno presi come pesci nella rete,
ed ho cercato un po d'amore, ma l'ho chiesto troppo forte,
tutti dietro alle finestre chiudevano le porte

L’ho cercata l’ho pagata se la chiamano coerenza,
questa cosa ha un prezzo fisso non potevo farne senza,
e preferisco esser vinto conto il muro a torso nudo,
che cantare la vittoria ben protetto da uno scudo e già…

… e preferisco esser vinto contro il muro a torso nudo,
che cantare la vittoria ben protetto da uno scudo e già…

Contributed by dq82 - 2016/3/9 - 14:47


Ciao dq82, bella la canzone, mi sembra ci stia tutta, anche senza un suo percorso...

Per quanto riguarda invece l'istituzione di nuovi percorsi, personalmente sono del tutto contrario, perchè penso che l'unica vera pecca di questo bel sito sia proprio il casino dei percorsi già esistenti.

L'istituzione di percorsi dovrebbe, secondo me, servire a dare un ordine e una maggiore visibilità ai contributi, cosa che però non credo possa avvenire con il fiorire disordinato e spontaneo di sempre nuovi sottocontenitori... La cosa avrebbe dovuto essere più ragionata e pianificata fin dall'inizio e adesso non so se tecnicamente sia possibile riprendere la situazione in mano...

Ma tant'è... Però lascerei perdere nuove scatole, che già quelle vecchie sono tante, troppe, alcune vuote, alcune piene che versano, altre piene di scatolotti a loro volta, altre ancora che forse sarebbero utili ma che si sono perse chissà dove...

Saluti

Bernart Bartleby - 2016/3/9 - 22:31


L'osservazione di Bernart Bartleby è, secondo me, "perfido admin", in gran parte giusta. Anche per questo, da un bel po' di tempo, ho smesso di proporre nuovi percorsi e prima di inserire una canzone in un percorso già esistente ci penso e ci ripenso.

(Tra parentesi, trovo pure parecchio azzeccata l'attività recente di Bernart che va a spulciare canzoni che col sito non c'entrano una beata mazza, senza nemmeno uno straccio di giustificazione. Ieri, ad esempio, c'era una canzone di Shindell che, una volta esaminata, ho tolto di mezzo senza tante cerimonie, e stop.)

Il casino dei percorsi già esistenti può essere risolto agendo così. Purtroppo o per fortuna, il sito ha assunto oramai dimensioni che, lo dico sinceramente, ci sfuggono. Probabilmente andrebbe parecchio sfrondato, caso per caso; ma davvero ci vorrebbe una specie di "ufficio ad hoc", il fatto è che da tredici anni siamo sempre più o meno gli stessi a gestirlo e perdipiù con tutti i cazzy and mazzy delle nostre vite personali.

Situazioni finanziarie e lavorative disastrose, genitori anziani, bollette da pagare, processi, famiglie & figli, lontananze, caratteri, orari, militanze eventuali, stanchezze e quant'altro.

Per quel che mi riguarda, ultimamente (come tutti avrete visto e come è sottolineato anche dai miei buffi nicknames bretoni, notturni eccetera), sto agendo non per "percorsi", ma per sezioni. Per dare una specie di sistemazione per quanto posso. Poi succederà anche che un giorno il qui presente stianterà stecchito, cosa che succederà pian piano anche a tutti gli altri.

D'altro canto, succede però (e non lo dico certo per "gratificazioni" o roba del genere, non me ne è mai importato una sega e mai m'importerà) che, un giorno qualsiasi te ne vai, che so io, al De Martino e noti che, su dieci libri che sono sul banchino, in sei ci siamo dentro. Oppure ti telefonano da mezzo mondo per chiederti cose, consigli, pareri, storie, permessi eccetera. Tutto questo senza facebucchi, cinguettìi e altre stronzate. Si vede quindi che quel che facciamo, anche coi percorsi incasinati, ha un qualche valore, una qualche fruizione, una qualchissima riconoscenza e conoscenza.

Come dice sempre Bernart, non si fermano certo le guerre. E chi siamo, del resto, per fermarle? Un sito di canzoni, di poesie, di musiche, perdipiù scritto in gran parte in una lingua secondaria e compresa da pochi nel mondo. Nonostante questo, andiamo avanti come possiamo. Sia oculatamente, sia da pazzi. Forse, agire da oculati pazzi è la cosa migliore. Contate sempre su di me per incasinarvi ancora di più, e incasinando dirimendo.

Salud e grazie a tutt*.

Riccardo Venturi - 2016/3/10 - 01:14


Gli autori della canzone dovrebbero essere Carlo Alberto Contini per il testo e Goran Kuzminac per la musica (dalle pagine Wikipedia dei due), nella pagina Wikipedia dei Nomadi gli autori non sono indicati. Qualcuno può smentire o cenfermare?

Angelo Di Salvo - 2019/10/25 - 13:46


Sul CD è firmato "Carletti-Veroli-Kuzminac-Contini"

Dq82 - 2019/10/25 - 23:27




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