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عايش

Khebez Dawle / خبز دولة
Language: Arabic


Khebez Dawle / خبز دولة

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‘N ciumi di genti
(Sciroccu)
La forbice del Nilo
(Kabìla)
بتعمّر
(Khebez Dawle / خبز دولة)



Aayesh
[2012]
Scritta da Anas Maghrebi / أنس مغربي
Nell’album d’esordio eponimo di questa formazione di giovani siriani, tutti esuli dal loro paese in guerra.
Testi presenti sul sito ufficiale del gruppo ma ripresi da YouTube e Soundcloud



Nel 2011, all’inizio delle proteste di piazza contro il regime di Assad, Anas Maghrebi aveva già creato una sua band, gli “Ana” (“Io”). Il batterista, Rabia al-Ghazzi, uno che credeva molto nella “primavera” e che aveva partecipato attivamente a molte manifestazioni, un giorno fu seguito da alcuni uomini ed ucciso a sangue freddo, un’esecuzione. Il chitarrista fu chiamato sotto le armi e Anas fu costretto a chiudere col suo progetto, e smise anche di studiare e di lavorare. La Siria stessa, travolta dalla guerra, smise di poter fare qualsiasi cosa se non cercare di sopravvivere, o morire, o uccidere. Anas Maghrebi vide la morte in faccia in un paio di occasioni e fu allora che scrisse questa “Aayesh / عايش”, cioè sopravvissuto, ancora vivo - poi diventata la nona traccia dell’album.



Poi la fuga in Libano e lì la fondazione dei Khebez Dawle, letteralmente “Stato Pane”, un nome che credo abbia direttamente a che vedere con il testo di un’altra su canzone, بتعمّر / Beta'ammer, laddove qualcuno chiede all’autore: “Che cosa è cambiato in te? Non ti basta più il pane e dormire?”. Risposta: “Non è il pane che tiene in vita un uomo e il sonno non lo sveglia. E’ solo un’anima libera che può costruire una casa.”

(fonte: intervista di Isabelle Niu ad Anas Maghrebi, pubblicata su Fusion)

Nel frattempo la band ha compiuto lo stesso tragitto di tanti rifugiati siriani, dal Libano alla Turchia alla Grecia alla Croazia, un viaggio appena un po’ più fortunato di quelli toccati a tanti altri loro conterranei... Oggi fanno base a Berlino e girano suonando per l’Europa.

Si legga “Una rock band porta in Europa la voce dei siriani”, di Naomi Larsson, The Guardian, Regno Unito, tradotto in italiano per Internazionale.
لسّاتك عايش و عم تشرب ميّ
و القذيفة الـ مضيّعتك عم بتقول خطيّ لسّاتو عايش
بـرغم الظروف الـ بتخرّي كتير
و هالعيشة الـ مليانة تعتير لسّاتك عايش
بـرغم المؤامرة الكونية و الأجندة الطائفية
و لك ربطة الخبز يلّي صار حقا ميّة لسّاتك عايش

لسّاتك عايش تحت الحصار
بتحاول تركز بركي بتفهم شو اللي صار
حكيت و تعبّـيت .. حبّـيت و تربّـيت
شقا عمرك حطيتو ب بيت .. و هلئ طار البيت
قالـولك .. وكّل الله و معليك ، لك ماتوا الـ بيعزّوا عليك
بس ماشالله حواليك لسّاتك عايش

بتسأل حالك شلون ؟ .. و مين بيتذكرني
لمّـا فارق هالكون ..
لا تزعل في غيرك 23 مليون .. جاهزين
لـ يطيرو من هـون ..

معقووووووول .. لسّاتك
عايش .. و مع كـترة الموت .. عايش

Contributed by Bernart Bartleby - 2016/2/16 - 09:05



Language: English

Traduzione inglese dei Khebez Dawle
ALIVE

You're still alive, drinking water
And the shell that is missing you says: "I'll leave him alone, he's still alive!"
In spite of all the ugly conditions
And this life that's full of struggling, you're still alive!
In spite of the universal conspiracy
And all the sectarian agenda, you're still alive!

You're still alive under the siege
Trying to understand what just happened
You've expressed yourself, you've loved, you've grown
You've put your wealth into a home
And now there's nothing you can call your own
But hey, you're still alive!

You ask yourself how?! And who would remember me?
When I leave this world
Don't worry, there are 23 millions other than you
Just ready to take off.

Now is it possible that you're still alive?!
And in spite of all the deaths: alive.

Contributed by Bernart Bartleby - 2016/2/16 - 09:07




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