Language   

Babilonia

Riserva Moac
Language: Italian


Riserva Moac


“Dalle alpi alle piramidi, dal Manzanarre al Reno”,
dai granelli del deserto, al sale del tirreno,
sotto il blu cobalto, lascio i passi sull’asfalto: miro in alto!

Sotto il sole e i chiaroscuri senza veli c’è una donna,
si dimena si scatena, segue il suono dei tamburi;
mi sorprendono quei fianchi puri, questo posto non ha muri!

Sangue e carne che si mischia, la gente fischia,
vieni nella mischia, hasta la vista,
questa vita non basta prima che il giorno finisca.

Il rabbino fa l’inchino, bacia in bocca il musulmano,
l’alieno qui combacia con l’umano: strano?
Siamo un popolo alla mano: né padrone né sovrano!

MA MA MALA MALARAZZA, MA LA MALA MALE NON E’. VAMOS, QUE W LA RISERVA, NOUS SOMMES LA REVOLUTION
IO “NON SON PIU’ RE SON DIO” A BABILONIA. MA MA MALA MALARAZZA, MA LA MALA MALE NON E’.

Achille brinda con Ettore, Dio scrive nuove regole. E’ come valicare le colonne d’Ercole.
vesto le vesti di un povero che vive da re, dimmi te, un posto come Babilonia non c’è!
Vivo il destino, senza radici senza clan vago senza meta come un clandestino.
Caino salva Abele, Narciso sta con Venere, nasco di nuovo da polvere e cenere.
C’mon, frate molla l’i-phone, a Babilonia il cielo cade giù, tipo skyfall. ‘Fanculo il bon ton, suona alla porta, din don…
Come no! Co sto flow stai comodo in sto posto co-co-cosmico, contare sul co.co.pro è comico, male cronico, Babilonia’s cronicles.



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