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Raffaella Carrà: Il presidente

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Lingua: Italiano



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Tanti auguri
(Raffaella Carrà)


[1977]
Parole di Gianni Boncompagni (1932-), conduttore radiofonico, paroliere, autore televisivo e regista televisivo italiano.
Musica di [[|Franco Bracardi]] (1937-2005), sceneggiatore, musicista e attore italiano.
Nell’album della Carrà intitolato “Fiesta”



1977. La Carrà era già un’icona nazionale, Boncompagni approdava alla RAI per condurre Discoring, di cui era autore pure Franco Bracardi (il fratello del comico e cabarettista Giorgio nonchè pianista residente del Maurizio Costanzo Show)...



E fu pure l’anno della prima discesa in campo di Silvio Berlusconi, che proprio allora emise i suoi primi vagiti politici conquistandosi l’amicizia con Craxi, rivelatasi negli anni successivi molto fruttuosa per le emittenti televisive del gruppo Fininvest. Parlo ovviamente dei decreti Berlusconi uno, bis e ter, con cui iniziò lo stupro della democrazia e della cultura ancora in atto nel Belpaese.



Si può quindi considerarla una canzonetta inquietantemente premonitrice...
Una festa in grande stile
Un ambiente signorile
Le tartine di caviale, lo champagne
Un' orchestra nello sfondo
E la crema del bel mondo
Si incontrava quella sera
E c'ero anch'io

Si fa avanti un gran signore
“Sono il conte tal dei tali
Molto lieto, benvenuta a casa mia

Faccia come a casa sua
E non faccia complimenti
Se ha bisogno di qualcosa dica a me”

Lusso di qua
Lusso di là
Ma che eleganza
Quanta, quanta signorilità

“Venga con me
Venga con me
Che le presento anche
Il presidente, il senatore
Il consigliere, il direttore e
Due ministri, un magistrato
Quattro o cinque costruttori
Consiglieri delegati e un marajàh”

Si avvicina il presidente
Un signore affascinante
Mi racconta brevemente
Un pò di sè

“Lei non lo sa
Ma quello là
E' l'uomo più potente
In mezzo a tutti questi qua
E poco fa
E poco fa
Abbiamo fatto qui un grande affare
E perciò le chiedo di ballare
Un pò con me”

Vado a casa e mi addormento
E mi sveglio col giornale
E chi vedo proprio in prima pagina?

Il mio caro presidente
Proprio come un delinquente
Le manette ai polsi e un titolo così:

"Arrestato il presidente
Ma si reputa innocente"
Chissà come se la caverà
Mi domando veramente
Se il mio caro presidente
Un domani se la caverà

Chissà
Chissà
Chissà...

Mah!
Mah, chissà
Mah, chissà...

inviata da Bernart Bartleby - 22/2/2015 - 22:31




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