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Les Litanies de Satan

Charles Baudelaire
Language: French


Charles Baudelaire

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Nella sezione “Révolte” de “Les Fleurs du Mal”, 1857.
La data precisa di componimento è sconosciuta.



La versione inglese, nella traduzione dalla poetessa americana Edna St. Vincent Millay (1892-1950), fu messa in musica nel 1963 dalla compositrice Miriam Gideon (1906-1996) e in seguito da molti altri, specie da gruppi gothic e black metal (come i nostrani – a dispetto del nome francese - Theatres des Vampires), ma l’esecuzione più famosa è di certo quella di Diamanda Galás, in “The Litanies Of Satan” del 1982.


Ô toi, le plus savant et le plus beau des Anges,
Dieu trahi par le sort et privé de louanges,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Ô Prince de l'exil, à qui l'on a fait tort
Et qui, vaincu, toujours te redresses plus fort,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi qui sais tout, grand roi des choses souterraines,
Guérisseur familier des angoisses humaines,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi qui, même aux lépreux, aux parias maudits,
Enseignes par l'amour le goût du Paradis,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Ô toi qui de la Mort, ta vieille et forte amante,
Engendras l'Espérance, -- une folle charmante!

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi qui fais au proscrit ce regard calme et haut
Qui damne tout un peuple autour d'un échafaud.

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi qui sais en quels coins des terres envieuses
Le Dieu jaloux cacha les pierres précieuses,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi dont l'oeil clair connaît les profonds arsenaux
Où dort enseveli le peuple des métaux,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi dont la large main cache les précipices
Au somnambule errant au bord des édifices,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi qui, magiquement, assouplis les vieux os
De l'ivrogne attardé foulé par les chevaux,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi qui, pour consoler l'homme frêle qui souffre,
Nous appris à mêler le salpêtre et le soufre,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi qui poses ta marque, ô complice subtil,
Sur le front du Crésus impitoyable et vil,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Toi qui mets dans les yeux et dans le coeur des filles
Le culte de la plaie et l'amour des guenilles,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Bâton des exilés, lampe des inventeurs,
Confesseur des pendus et des conspirateurs,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Père adoptif de ceux qu'en sa noire colère
Du paradis terrestre a chassés Dieu le Père,

Ô Satan, prends pitié de ma longue misère!

Prière

Gloire et louange à toi, Satan, dans les hauteurs
Du Ciel, où tu régnas, et dans les profondeurs
De l'Enfer, où, vaincu, tu rêves en silence!
Fais que mon âme un jour, sous l'Arbre de Science,
Près de toi se repose, à l'heure où sur ton front
Comme un Temple nouveau ses rameaux s'épandront!

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/6/13 - 12:05




Language: Italian

Traduzione italiana di Gerardo D’Orrico, in “Charles Baudelaire - I fiori del male”, 2009.
LITANIE DI SATANA

Oh tu, che sei il più bello e il più sapiente degli Angeli,
Dio tradito dalla sorte, spogliato d'ogni lode,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Principe dell'esilio, cui è stato fatto torto,
e che ti rialzi, vinto, sempre più forte,

Satana, abbia pietà del mio lungo penare!

Tu che conosci ogni cosa e regni sul sottosuolo,
guaritore abituale delle angosce umane,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

O tu che anche ai lebbrosi, ai paria maledetti,
per mezzo dell'amore insegni il gusto del Paradiso,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Tu che dalla Morte, tua vecchia e forte amante,
generasti la Speranza, affascinante folle!

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Tu che dai al proscritto lo sguardo calmo e altero,
che danna tutto un popolo intero attorno ad un patibolo,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Tu che sai dove, in quali angoli delle terre invidiose,
Dio, geloso, ha nascosto le tue gemme,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Tu, il cui occhio limpido sa gli arsenali profondi in cui,
sepolto, dorme il popolo dei metalli,

Satana abbi pietà del mio lungo penare!

Tu, la cui lunga mano nasconde i precipizi che s'aprono
al sonnambulo vagante sull'orlo delle cose,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Tu che, magicamente, addolcisci le vecchie ossa
del nottambulo ubriaco calpestato dai cavalli,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Tu che per consolare l'uomo debole che soffre,
ci insegnasti a mischiare lo zolfo col salnitro,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Tu che imprimi il tuo marchio, complice sottile,
sulla fronte dell'impietoso e vile Creso,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Tu che poni negli occhi e nel cuore delle ragazze
il culto della piaga, l'amore dei cenciosi

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Sostegno degli esuli, luce degli inventori,
confessore degli impiccati e dei cospiratori,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Padre adottivo di tutti coloro che con nera furia
Dio Padre ha cacciato dal paradiso terrestre,

Satana, abbi pietà del mio lungo penare!

Preghiera

Siano gloria e lodi a te, o Satana, nel più alto dei cieli, dove tu regnasti, e nelle profondità
dell'Inferno, dove tu, vinto, sogni in silenzio! Fa' che un giorno la mia anima riposi presso di te
sotto l'Albero della Scienza, nell'ora che sulla tua fronte i suoi rami come un nuovo Tempio
s'intrecceranno!

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/6/13 - 12:06




Language: Italian

Versione italiana / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio: Gianni Barnini

Cover metrica. Nei primi anni 70 del secolo scorso mi ero messo a musicare diverse poesie di Baudelaire fra le quali questa. La canzone che cantavamo fra amici finiva all'ultimo verso senza la preghiera che riporto qui da Federica Del Moro che ho anche conosciuto.
LE LITANIE DI SATANA (Les Litanies de Satan - CXX)

Tu che fra tutti gli angeli sei il più bello e il più forte
Dio privato di lodi tradito dalla sorte
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu principe in esilio a cui fu fatto torto
E che vinto ogni volta più forte sei risorto
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Onnipotente re di ciò che è sotterraneo
Di oscure angosce umane guaritore istantaneo / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu che pure ai lebbrosi ai paria maledetti
Il gusto al paradiso con l’amore gli inietti / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
O tu che dalla morte tua vecchia e forte amante
Generasti speranza una pazza eccitante / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu che rendi al proscritto quell’occhio calmo e fiero
Che intorno ad un patibolo danna un popolo intero / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu che sai in quali luoghi di terre invidiose
Nascose il Dio geloso le sue pietre preziose / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu la cui vista acuta sa le profonde valli
Dove sepolta dorme la gente dei metalli / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu la cui larga mano nasconde i precipizi
Al sonnambulo in bilico in cima ai precipizi / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
O tu che i loro scheletri magicamente imballi
Ai nottambuli ebbri schiacciati dai cavalli / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu che per consolare l’uomo stanco che geme
C’insegnasti ad intridere zolfo e salnitro insieme / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu che metti il tuo marchio o complice sottile
Sulla fronte del Crèso implacabile e vile / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Tu che in cuore e negli occhi alle ragazze cacci
Il culto della piaga e l’amor degli stracci / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Bastone d’esiliati lampada d’inventori
Confessor d’impiccati e di cospiratori / O Satana …
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Padre adottivo di chi in preda alla follia
Il Dio dal paradiso ha discacciato via / O Satana
O Satana pietà del mio lungo soffrire
Preghiera: (da I fiori del male – Traduzione metrica a cura di Federica Del Moro – Le Cáriti Editore - 2000)

Sia gloria e lode a te, o Satana, in eterno
negli alti cieli dove regnasti e nell’Inferno
profondo, dove, vinto, fai sogni silenziosi!
Fa che all’ombra dell’albero della Scienza riposi
accanto a te il mio spirito nell’ora in cui, sì come
nuovo tempio, sul capo tuo allargherà le chiome!

Contributed by Gianni Barnini - 2021/1/19 - 10:45




Language: English

La versione inglese di Edna St. Vincent Millay, che nel 1936 tradusse integralmente “The Flowers of Evil”.
THE LITANIES OF SATAN

O thou, of all the Angels loveliest and most learned,
To whom no praise is chanted and no incense burned,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

O Prince of exile, god betrayed by foulest wrong,
Thou that in vain art vanquished, rising up more strong,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

O thou who knowest all, each weak and shameful thing,
Kind minister to man in anguish, mighty king,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Thou that dost teach the leper, the pariah we despise,
To love like other men, and taste sweet Paradise,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

O thou, that in the womb of Death, thy fecund mate,
Engenderest Hope, with her sweet eyes and her mad gait,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Thou who upon the scaffold dost give that calm and proud
Demeanor to the felon, which condemns the crowd,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Thou that hast seen in darkness and canst bring to light
The gems a jealous God has hidden from our sight,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Thou to whom all the secret arsenals are known
Where iron, where gold and silver, slumber, locked in stone,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Thou whose broad hand dost hide the precipice from him
Who, barefoot, in his sleep, walks on the building's rim,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

O thou who makest supple between the horses' feet
The old bones of the drunkard fallen in the street,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Thou who best taught the frail and over-burdened mind
How easily saltpeter and sulphur are combined,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Thou that hast burned thy brand beyond all help secure,
Into the rich man's brow, who tramples on the poor,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

O thou, who makest gentle the eyes and hearts of whores
With kindness for the wretched, homage for rags and sores,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Staff of the exile, lamp of the inventor, last
Priest of the man about whose neck the rope is passed,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

O thou, adopted father of those fatherless
Whom God from Eden thrust in terror and nakedness,

Satan, have pity upon me in my deep distress!

Prayer

Glory and praise to thee, Satan, in the most high,
Where thou didst reign; and in deep hell's obscurity,
Where, manacled, thou broodest long! O silent power,
Grant that my soul be near to thee in thy great hour,
When, like a living Temple, victorious bough on bough,
Shall rise the Tree of Knowledge, whose roots are in thy brow!

Contributed by Bernart Bartleby - 2014/6/13 - 12:42


Mi piace dedicare queste “Litanie di Satana” e anche Abel et Caïn del grande Baudelaire alla splendida Chiara, tanto accecata quanto ignorante – lei sì - fan dei Gen Rosso…

Bernart Bartleby - 2014/6/13 - 13:11




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