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Il giocattolo

Frankie HI-NRG MC
Lingua: Italiano


Frankie HI-NRG MC


Sveglia ore cinque e trenta, immerso in un buio che mi spaventa, muovendo lenta una mano attenta cercando ciò che più mi rappresenta: la trovo già pronta, anatomica edura, prolunga il mio corpo ben oltre natura
Carica e scura la stringo forte: non c'è più paura, non c'è più la morte, non c'è più il buio coi suoi misteri, non c'è più oggi, non c'è più ieri, non c'è più tempo per far domande: c'è solo lei, così lucida e grande.
Lei è la mia forza, il mio rispetto, usa lei le parole che non ho mai detto: stesa al mio fianco, regina del letto, quando ci assale un rumore sospetto
La bocca rovente, la canna fumante, cinque e quaranta nel mezzo di niente: già non ricordo più cosa è successo, prima di adesso, tutto è sconnesso.
C'era un rumore sommesso di passi, frullo di passeri che volan bassi, suoni distanti, suoni distinti, suoni furtivi di piccoli istinti.
Scivolo rapido giù dal letto, con lei davanti, ma le sto stretto. Dietro la porta, nel corridoio, il cuore invade la gola e lo ingoio, giù dalle scale è lei che guida e tutt'a un tratto il buio grida, ma lo zittisce in un lampo.
Occhi sbarrati, senza più scampo. L'alba si srotola fra i lampeggianti di un'ambulanza e di alcune volanti, tinge di rosa ogni angolo spento, chiazza di rosso il mio pavimento.
Fermo, seduto, rispondo: ogni parola un respiro profondo. "No, non ho visto nessun ragazzino, ma un delinquente con un temperino. L'ho sorpreso quando son sceso: vista la lama mi sono difeso. E' un mio diritto e se son scattato non è un delitto: se l'è cercato!
Questo è entrato e l'ho beccato: gli è andata male d'avermi trovato mentre ero a letto con la signora: calibro 9, senza sicura...



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