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Noi, Chisciotte

Marco Rovelli
Language: Italian


Marco Rovelli


Ma la libertà, mio caro Cervantes, che parola strana,
Libertà per che? Libertà di chi? Libertà puttana!
Sola libertà è inseguire un sogno senza padrone
E da quel che amo, da quello solo dipenderò

In un tempo di astuti rapaci
In cui dei son banchiere e mercante
Io ritorno a montar Ronzinante
E la lancia in resta è la mia libertà
Libertà di potersi dire
Io ti stringo, ti stringo la mano
Anche se l’uomo è un lupo per l’uomo,
Se non c’è perdono per chi ama di più
Non ho mai smesso di lottare
Contro il mulinar del male.
La sua libertà di macinare vento e incatenare
Di spargere tempesta mentre il trono se la ride
Perciò il cielo dei giganti io ritorno ad assaltare


Ma la libertà mio caro Cervantes, che parola strana
Libertà per che? Libertà di chi? Libertà puttana!
Sola libertà è inseguire un sogno senza padrone
E da quel che amo, da quello solo dipenderò

[Seminare visioni sulla terra come il sale
Non affrettare il tempo
che qualcosa al tempo viene
Come Spartaco che spezza con la spada le catene
Come poi fecero a Miuster quei fratelli spiritati
E sui monti Dolcino con la bella Margherita
Che in mezzo al fuoco
Il sole le si sciolse tra le dita
Come Giordano Bruno in quella piazza
Ormai sfiorita sapeva che la vita è una sola ed infinita…
e Baruc il rinnegato sulla sulla sua stola di stelle
William Blake canta gode, ride a crepapelle
e il mio amato Van Gogh lui santo tra i santi
insieme a George Matai una comunità d'amanti
e il poeta illuminato alla comune in grande gente
e un'infinita schiera d'innominata gente
ed io tra loro a fare il coro e a sfoderar la lancia
insieme ad un altro cavaliere di nome Sancho Panza]



Ma la libertà mio caro Cervantes, che parola strana
Libertà per che? Libertà di chi? Libertà puttana!
Sola libertà è inseguire un sogno senza padrone
E da quel che amo, da quello solo dipenderò

Quando il cuore ha sostanza non c'è niente da fare
E un mattino di luglio partii a conquistare
Mi scuoteva la vita, il suo eroico furore
E la buona novella, Dulcinea è la più bella
Seminare visioni sulla terra come sale
Ed affrettare il tempo che qualcosa al tempo viene
Che lo schiavo può spezzare con la spada le catene
Perché libertà è godere delle rose e avere il pane
Un fuoco di incendio bisogna immaginare
Far luce dove il buio sembra straripare
Perciò un Chisciotte torna ad impugnar la lancia
Con l'altro cavaliere, di nome Sancho Pancha

Ma la libertà mio caro Cervantes, che parola strana
Libertà per che? Libertà di chi? Libertà puttana!
Sola libertà è inseguire un sogno senza padrone
E da quel che amo, da quello solo dipenderò

Che per la libertà, solo per quella noi viviamo
La libertà è essere all'altezza dell'umano
Perché lo so, lo credo, che qualcosa poi accadrà
E non scambieremo più il timore per libertà.



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