Lingua   

Passa la banda

Giuseppe «Peppe» Giuffrida
Lingua: Italiano




Musi neri, muri neri
Nera è la città
Neri gli occhi della gente
Che non ha pietà

Assassini e carcerieri
Nello stesso bar
Costruttori, cavalieri
senza un’anima

E un ragazzo con la barba
E un po’ di dignità
Raccontava come vera
Una strana favola

Autostrade, tribunali
E un ponte ad Ognina
Tutto in mano al cacciatore
E quattro società

Gli anni Settanta
Poi gli anni Ottanta
Passa la banda
Spara la banda

Era il cinque di gennaio
Cinque, la sua macchina
Cinque i colpi sul bersaglio
Solo un uomo morirà

Quattro a tessere l’inganno
Uno ci si sporcherà
Tutti assolti, non per sbaglio
L’Onorata Società

Chi ha sparato è siciliano
L’ha voluto un siciliano
Anche il morto è siciliano
Siciliano come me

State bene dove state
Che nessuno parlerà
Che il silenzio può far male
E anche il tempo scorderà

Quattro gatti a un funerale
S’è nascosta la città
Sotto i fogli di un giornale
Seppellita verità

Gli anni Settanta
Poi gli anni Ottanta
Passa la banda
Spara la banda

Era il cinque di gennaio
Cinque, la sua macchina
Cinque i colpi sul bersaglio
Solo un uomo morirà

Quattro a tessere l’inganno
Uno ci si sporcherà
Tutti assolti, non per sbaglio
L’Onorata Società

Chi ha sparato è siciliano
L’ha voluto un siciliano
Anche il morto è siciliano
Siciliano come me

Suona la banda, la banda suona
Passa la Santa e la gente s’inchina
Spara la banda, la banda spara
Quando c’è il morto la gente è lontana

Passa la banda, la banda passa
Il fiore in bocca, il proiettile in tasca
Il fiore casca, è cascato quel fiore
Grida Catania, che domani si muore
Si muore
Si muore
Si muore
Si muore...



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