Lingua   

La fabbrica in silenzio

Evasio Muraro
Lingua: Italiano


Evasio Muraro


Esco la mattina e tocco il vento
il mondo intorno a me è ancora spento
inciampo nel mio viso uguale ad ogni giorno
solo un bacio e penso già al ritorno

esco e cambiano i colori
freddi cancelli chiusi e torri di cemento
guardano dall'alto aspettandomi
in una luce vecchia già da un'ora

esco la mattina e tocco il vento
poi trovo te compagno e in un momento
saremo soli eppure insieme ad altri cento
sento più rabbia che dolore in questo vento

la fabbrica in silenzio
toglie il respiro col suo fumo denso
parole non dette, speranze cancellate
e nomi di uomini sparsi tra le pagine di un giornale

e la fabbrica rimane in silenzio
non sarà più come prima, nemmeno per un momento

persa tra i tubi arrugginiti
come perso tu che eri uomo
ora sei due righe di un giornale

esco la mattina e tocco il vento
non sarà più come prima, nemmeno un momento
la fabbrica che ha chiuso è un mostro in silenzio
un mondo si è illuso

entro e cammino lungo i tubi
è il tempo che se ne va
la vita che sogni, è quella che rubi

forse solo una paga in meno
forse una fabbrica vale una vita
ma se la vita non vale di più
questa è una mattina nebbiosa

esco la mattina e tocco il vento
la fabbrica che ha chiuso è un mostro in silenzio
non sarà più come prima, nemmeno per un momento



Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org