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Mamma Felicia

Libera Velo
Lingua: Italiano


Libera Velo

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E fora chiovi
(Perturbazione)
E lui cantava
(Marlene Kuntz)
Negghia
(Marta sui tubi)


2008
Amore non ne avremo



amore non ne avremo

Ci sono binari sporchi di sangue e brandelli di carne che mai resteranno asciutti e puliti. Quei binari sono quelli della linea ferrata Palermo-Trapani. Quel sangue e la carne dilaniata sono quelli di Peppino Impastato, assassinato con una carica di tritolo il 9 maggio del 1978. Questa raccolta di sue 26 poesie, musicate dal fior fiore di artisti della nostra terra, sono la voce dell’arte che ha coscienza sociale e che non dimentica. Queste poesie sonore sono la testimonianza della speranza per il nostro paese che sta vivendo uno dei momenti più reazionari della storia. Non siamo nel 2008 ma nel 1984 orwelliano. In quest’attuale atmosfera post-apocalittica dobbiamo ascoltare e commuoverci davanti ai sonetti di libertà e amore di un piccolo grande uomo. Peppino è in ognuno di noi, solo che fingiamo di non ascoltarlo, la sua radio Aut continua a emettere delle frequenze che nessuno mai potrà occultare. Si possono sentire in tutte le nuove proteste contro il potere che calpesta i diritti umani del nostro paese. Le 26 gocce di sangue rivoluzionario contro la mafia sono sussurri di pace in chiave rock-pop-folk dove le parole contengono già melodia e armonia. Il rock è nelle parole e non in riff. Quando le parole sono tutto. Le parole di Peppino hanno un peso specifico al di là del tempo e dello spazio, per questo è stato ammazzato. E’ difficile esaltare un brano su tutti. Sono omaggi curati non di occasione, ma canti di dolore sentiti e celebrazione dello spirito libero di Peppino che non è mai morto. Dai 24 Grana ai Marta sui Tubi, da Riccardo Sinigallia ai Perturbazione, da Libera Velo ai Lautari con Carmen Consoli, dai Marlene Kuntz ai Modena City Ramblers, dai One dimensional Man agli Zu, daigli Yo yo mundi ai Bisca, dagli Uzeda agli emergenti Low-Fi si alza una voce, una musica di speranza. Nella memoria di un eroe possiamo ricordare la nostra voglia di ritornare vivi e di non piegarci al sorriso beffardo di chi vende la nostra pelle ogni giorno. Amore non ne avremo se non ascolteremo queste note… queste parole. I suoi cento passi devono diventare i mille nostri di oggi, possiamo ripartire da queste parole. Grazie al Manifesto e alla produzione artistica della Octopus Records.

“Un mare di gente / a flutti disordinati / s’è riversato nelle piazze, / nelle strade e nei sobborghi. / E’ tutto un gran vociare / che gela il sangue, / come uno scricchiolo di ossa rotte. / Non si può volere e pensare / nel frastuono assordante; / nell’odore di calca / c’è aria di festa.” – P. Impastato

Label: Octopus Records – 2008

C.P.F. – A terra vola
Gang – Ricordo d'autunno
Marina Rei feat. A. Canini e D. Senigallia – Nessuno ci vendicherà
Perturbazione – E fora chiovi
I Lautari e Carmen Consoli – Ciuri di campu
Libera Velo – Mamma Felicia
Low-Fi – Compagno
24 Grana – Stancu sugnu
One Dimensional Man – E lui cantava
Le Loup Garou – A pinsari
Giaccone e Congiu – Aria di festa
Bisca – Profumo di maggio
Riccardo Sinigallia – Esenin

Collettivo Musicale Impastato – Amicu di la storia mia
Elia feat E. Diana e G. Giancursi – A pinsari
Marlene Kuntz – E lui cantava
Marta Sui Tubi – Negghia
Yo Yo Mundi – Amore non ne avremo
Modena City Ramblers live 2004 – I cento passi
Taberna Milensis – L’Amuri di lu munnu
Zu – Lunga è la notte
Uzeda – Ventu
Affinità Di Quarta – I Contadini di Punta Raisi
Radio Zapata – Da qui all’eternità (i cento passi)
Analphabet City – Profumo di Maggio
Felicia Impastato + Resina – A matri di Pippinu

losthighways.it

Il tuo poster affisso accanto a quello del Che
sul tuo viso un sorriso, sembra proprio che tu rida di me
a vedermi così tanto impacciato
perchè è la prima volta che ti ho dato del tu

Tu, mamma Felicia
quel mattino di maggio sei diventata una madre coraggio
Tu, mamma Felicia
hai aperto il tuo cuore profondo
alla più bella gioventù del mondo
Tu, mamma Felicia
quante volte hai detto una cosa già detta:
"per mio figlio io voglio giustizia, non voglio vendetta!"

E tanti giorni che il vento fischiava più forte
a casa tua si parlava di Resistenza e di lotte
si rideva e scherzava fino a tarda sera
mentre fuori infuriava sempre più la bufera
Tu, mamma Felicia
tu stringevi le mani alla madre di Carlo Giuliani
Tu, mamma Felicia
tu e lei e Armando Gasiano siete stati tutti e tre partigiani
Tu, mamma Felicia
tu con loro e con noi ancora a cantare:
"scarpe rotte eppur bisogna andare..."

Tu, mamma Felicia
tu ci hai detto che contro la mafia bisogna fare di più
Tu, mamma Felicia
quante volte hai detto una cosa già detta:
"per mio figlio io voglio giustizia, non voglio vendetta!"
Tu, mamma Felicia
tu con loro e con noi ancora a cantare:
"scarpe rotte eppur bisogna andare..."

inviata da DonQuijote82 - 16/5/2013 - 10:25




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