Lingua   

Mia madre era un'operaia

Domenico Imperato
Lingua: Italiano




Sveglia alle cinque puntuale
alle sette era pronta, era già di servizio..
Doccia, colazione e poi il treno
che portava in città, correvamo in stazione..
Io curioso guardavo intorno
le mani degli altri, fantasticavo..
Mi diceva vanno tutti al lavoro
che senza il lavoro non si può campare..

E d'inverno col mare in tempesta
e d'estate con gli ulivi in fiore
io ricordo la sua voce cantare una canzone:

La la la la la la la...

Mia madre era un'operaia,
tutti giorni quel viaggio, tutti giorni quel treno..
Mi baciava e lasciava un sorriso
la vedevo nel traffico che scompariva..
Otto ore a legare bottoni,
cucire camice, ricamare e filare
Io aspettavo finita la scuola
sulla stessa panchina lei che sempre arrivava

Poi guardavo quel mare in tempesta
quei suoi occhi socchiusi e stanchi
Sottovoce cantavo a mia madre la sua canzone:

Soffia! Vento! lontano!
questo amore soffia lontano!
il dolore soffia lontano!
Soffia lontano!
[x2]

Poi un giorno, uguale agli altri
io seduto rimasi a aspettare
una voce uguale alle altre
mi disse: «Tua madre non viene »
Da quel giorno soltanto il ricordo,
il ricordo ed una canzone,
tornava dal lavoro
mia madre era un'operaia

Soffia! Vento! Lontano!
Questo amore soffia lontano!
Il dolore soffia lontano!
soffia lontano!



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