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I cieli non sono umani

Legittimo Brigantaggio
Lingua: Italiano


Legittimo Brigantaggio


Destinati al macero cervelli in quantità, pagine rimpicciolite dall'autorità.
Come immergere la lingua in un alveare rischio i libri, ne salvo il miele,
preme, la pressa spreme, la parola è un aquilone che Dio teme!
Il sapere ignora ciò che l'ignoranza sa, nazifascismo goditi la tua mediocrità!
L'errore sta nel tempo immaginato, il futuro è sempre sbagliato,
un soprannome, solo un soprannome, mi strappò via dalle narici l'unico amore!
E pressano la lingua e pressano piante in serra,
e pressano canzoni e danze come blatte in terra.
Venti tonnellate di libri sulla mia testa scampati al boia e una rima che resta dentro,
palpita dentro un parallelepipedo che brilla di un frammento.
Cento carri armati alla finestra bombardano le stelle!
Non sono umani i cieli e quanto cielo ha ingannato gli uomini
son nuvole di carta igienica: pulisci il culo agli aeromobili
che con bombe come stronzi han soffocato questa terra
inzaccherando orfani e città!
Mi aspettava al ritorno fuori casa mia, con la legna per la stufa, casta di follia.
Nudi senza verbi sfioravamo i profili bagnati dal ramo,
la Gestapo, fu la Gestapo a bruciare la mia zingara senza un peccato!
Guardo il fondo della pressa offeso di pietà, come un rito mi accovaccio con serenità,
insieme ai libri vomito un lamento, nessuno può capire cosa sento,
schiaccio green "boom" schiaccio red "boom", le ginocchia s'accartocciano sotto al mio mento.
Cento P38 alla finestra ci sparano alle spalle!
Non sono umani i cieli e quanto cielo ha ingannato gli uomini,
sono nuvole di carta igienica: pulisci il culo anche alle rondini
che volavano su Praga, seppur prima della primavera
senza mutare in cimiteri la città!
Cazzo! Vorrei strapparti il volto! Così come ti strappavo il reggiseno,
la biancheria intima incendiava il tappeto...
E guardare i tuoi pensieri giù fumare arresi, orizzontale la tua bocca farsi mezzaluna,
intimo il tuo sesso donarsi verticale
una croce addormentata nel profumo del bucato.
"Il futuro dell'umanità è una libreria"
"Il futuro dell'umanità è una libreria"
E pressano la lingua e pressano piante in serra, e pressano canzoni e danze come blatte in terra.
E pressano Marcuse e pressano Orwell e Marx
e pressano Sartre, Schopenhauer come risme in fax.
Tocca, la parola tocca!



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