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Εγώ είμαι ξένος που περνά (Ο δικαστής)

Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης


Mikis Theodorakis / Mίκης Θεοδωράκης

Lista delle versioni e commenti


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Egó eímai xénos pou perná (O dikastís)

Στίχοι: Μάνος Ελευθερίου
Μουσική: Μίκης Θεοδωράκης
Πρώτη εκτέλεση: Αντώνης Καλογιάννης & Μαρία Δημητριάδη (Ντουέτο)
LP: Τα λαϊκά - 1968

Egò ime xenos pou pernà (O dikastìs)
Testo di Manos Elefhterìou
Musica di Mikis Theodorakis
Prima esecuzione di Adonis Kaloghiannis e Maria Dimitriadi
"Τα λαϊκά / Le canzoni popolari" - 1968


Se si ha il senso della cronologia (cosa importantissima anche per le cose greche), qui scritto - lo dice stixoi.info - si vedrà che la canzone uscì nel 1968. In realtà non uscì in quell'anno, nel quale la dittatura si stava consolidando, e il compositore, sul quale gravava il decreto di proibizione di esecuzione di ogni sua canzone, firmato dal tal Odisséfs Anghelìs, Capo dello Stato Maggiore dell' Esercito Greco, (" I cittadini che contravverranno il suddetto ordine saranno immediatamente deferiti al tribunale militare e saranno giudicati in conformità alle disposizioni della vigente legge"), si trovava ad Atene in attesa di raggiungere il confino di Vrahàti. Il 1968 (marzo - agosto) è solo l'anno della composizione dei brani di "Ta laikà", su testi di Manos Eleftherìou. Per ascoltarne la prima incisione di G. Karpenaros, avvenuta in Germania, bisogna attendere il 1970. Solo l'anno dopo, da Parigi, il disco "decollò" con le voci di Maria Dimitriadi e di Adonis Kaloyannis. Ma chi fece "girare" davvero questa canzone fu Melina Merkouri, che usò ogni sua risorsa disponibile - non ultima la musica di Mikis - per distruggere agli occhi del mondo i detestatissimi Colonnelli.
A me è molto cara la voce e la memoria di Maria Dimitriadi; ma per questa canzone non c'è altra voce se non quella di Melina. Che donne aveva la Grecia quarant'anni fa. Ora non ne ha quasi più; mentre continua ad avere le nere ombre contro le quali simili donne sarebbero indispensabili. (gpt)

Έχει η αγάπη τον καημό,
η ξενιτειά το δρόμο,
ο στρατιώτης τ' όπλο του ω ω ω ω
κι ο δικαστής κι ο δικαστής το νόμο.

Μα εγώ είμαι ξένος που περνά
γι' αυτούς που με ξεχάσανε
κι αυτοί που με δικάσανε ω ω ω ω
πίνουν το αίμα μου ξανά,
κι αυτοί που με δικάσανε ω ω ω ω
πίνουν το αίμα μου ξανά.

Όπου έχει μαύρη την ψυχή
έχει και το μαχαίρι
κι όπου το φίδι καρτερεί ω ω ω ω
εκεί είναι πε- εκεί είναι περιστέρι.

Μα εγώ είμαι ξένος που περνά
γι' αυτούς που με ξεχάσανε
κι αυτοί που με δικάσανε ω ω ω ω
πίνουν το αίμα μου ξανά,
κι αυτοί που με δικάσανε ω ω ω ω
πίνουν το αίμα μου ξανά.

inviata da Gian Piero Testa - 16/9/2011 - 22:07



Lingua: Italiano


Versione italiana di Gian Piero Testa


IO SONO UNO STRANIERO DI PASSAGGIO (IL GIUDICE)

L'amore ha il suo dolore
l'esilio le sue strade
il soldato il suo fucile oh oh oh oh
e il giudice, il giudice la sua legge.

Ma io sono uno straniero di passaggio
per chi mi ha dimenticato
e quelli che già mi giudicarono oh oh oh oh
tornano a bere il mio sangue,
e quelli che già mi giudicarono oh oh oh oh
tornano a bere il mio sangue.

Dove c'è un'anima nera
c'è anche il suo coltello
e dove il serpente sta in agguato oh oh oh oh
lì c'è , lì c'è una colomba.

Ma io sono uno straniero di passaggio
per chi mi ha dimenticato
e quelli che già mi giudicarono oh oh oh oh
tornano a bere il mio sangue,
e quelli che già mi giudicarono oh oh oh oh
tornano a bere il mio sangue.

inviata da Gian Piero Testa - 16/9/2011 - 22:08




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