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L’altra storia

Sandro Sottile
Lingua: Italiano




C'era una fortezza che vegliava
sul suo mare e la sua gente
era la fierezza di una terra
straordinaria del suo Sud
dove le sirene degli Dei
le donavano bellezza
dove maghi e streghe con il vento
trasportavano ricchezza.

Su una torre una bandiera
con un fiore decorata
era l'ultima speranza
della mia patria conquistata
era l'ultima frontiera
di quel Regno indipendente
verso il mare una barriera
per difendere il suo Sud.

C'era quel cannone che colpiva
quel nemico che avanzava
col suo vile gesto d'invasore
e Gaeta bombardava
è così che allora fu deciso
è così che fu ordinato
che quel pezzo di Sud
senza pietà
doveva essere spezzato.

E Gaeta resisteva
sotto quei bombardamenti
la sua roccia non cedeva
agli orrori, ai tradimenti.
E Gaeta combatteva
e Gaeta difendeva
la sua gente, la sua vita
quella del suo Sud.

Eroi meridionali quei soldati
e le loro guarnigioni
poi derisi, poi umiliati
tra mille massacri e le prigioni
da una guerra scritta e organizzata
tra menzogne e nefandezze
da un usurpatore che rubava
i tesori e le certezze.

Ma Gaeta resisteva
coi suoi ultimi Sovrani
una luce proiettata
nella storia di domani.
E Gaeta non mollava
si trattava di cambiare
le sorti di una guerra che rapiva
la sua libertà.

E fu così che cambiò la storia
e fini quella illusione
così vollero i tiranni
che uccisero struprando una nazione
ma il coraggio non si uccide
ci sarà per sempre quel brigante
fiero e orgoglioso del suo Sud
da terrone o da emigrante.

E Gaeta esigerà
il suo Regno, la sua storia
quella giusta verità
finchè ci sarà memoria.
E Gaeta innalzerà
sulla torre la sua bandiera
che ribelle volerà
a riprendersi il suo Sud.



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