Il militare è un tipo assai sportivo,
Lo sport fa bene, e fa sentire vivo.
La domenica prende la bicicletta
Da cross, e sale su fino alla vetta.
Bella giornata che già sembra d’estate,
Le gambe forti, muscolose, allenate;
È giovane, aitante e bellicoso,
Nulla lo ferma, mentre sale poderoso.
Discosto, su un sentiero un po’ lontano
Se ne sta calmo l’asino Luciano;
Tranquillo guarda il mondo e beve il sole
Con gesti antichi che non vogliono parole.
A un tratto sente crìcchi di catena
E un ansimare dietro la sua schiena;
Intriso di sudore a pedalare
Di gran carriera arriva il militare.
Gli sembra dire: Forza, cedi il passo!
Ma l’asino Luciano, come un sasso
Non solo non si muove: sta piantato
Sul pezzo di sentiero accidentato.
Ti pare che si ferma, il militare?
È uno abituato a comandare.
“Eh no, ora ti sposti tu, mio caro,
Io non mi fermo no, per un somaro.”
Continua a pedalare come un ciuco
Tra i glicini e i cespugli di sambuco;
Poi vede che il somaro non si sposta
E gli va addosso con la sua capa tosta.
Ma l’asino Luciano non si cura
Dell’ufficiale con la testa dura;
Si becca il militare sul groppone
E gli fa fare un volo da campione.
La scena poi fa ridere a dirotto
Il personale del Centodiciotto:
Un asino che bruca paciarotto
E un militare col bacino rotto.
Tre costole spezzate ed una mano,
Ma com’è duro l’asino Luciano!
Morale della favola: l’ Armata
Da un asinello tosto fu annientata.
Lo sport fa bene, e fa sentire vivo.
La domenica prende la bicicletta
Da cross, e sale su fino alla vetta.
Bella giornata che già sembra d’estate,
Le gambe forti, muscolose, allenate;
È giovane, aitante e bellicoso,
Nulla lo ferma, mentre sale poderoso.
Discosto, su un sentiero un po’ lontano
Se ne sta calmo l’asino Luciano;
Tranquillo guarda il mondo e beve il sole
Con gesti antichi che non vogliono parole.
A un tratto sente crìcchi di catena
E un ansimare dietro la sua schiena;
Intriso di sudore a pedalare
Di gran carriera arriva il militare.
Gli sembra dire: Forza, cedi il passo!
Ma l’asino Luciano, come un sasso
Non solo non si muove: sta piantato
Sul pezzo di sentiero accidentato.
Ti pare che si ferma, il militare?
È uno abituato a comandare.
“Eh no, ora ti sposti tu, mio caro,
Io non mi fermo no, per un somaro.”
Continua a pedalare come un ciuco
Tra i glicini e i cespugli di sambuco;
Poi vede che il somaro non si sposta
E gli va addosso con la sua capa tosta.
Ma l’asino Luciano non si cura
Dell’ufficiale con la testa dura;
Si becca il militare sul groppone
E gli fa fare un volo da campione.
La scena poi fa ridere a dirotto
Il personale del Centodiciotto:
Un asino che bruca paciarotto
E un militare col bacino rotto.
Tre costole spezzate ed una mano,
Ma com’è duro l’asino Luciano!
Morale della favola: l’ Armata
Da un asinello tosto fu annientata.
×