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To the White Fiends

Claude McKay
Lingua: Inglese


Lista delle versioni e commenti


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(Claude McKay)
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(Claude McKay)


[1918]
Testo trovato – pensate un po’! – su Bartleby.com
Pubblicato in “The book of American Negro poetry” (1922) di James Weldon Johnson (1871-1938), giornalista, poeta, avvocato, diplomatico, songwriter e attivista per i diritti civili afroamericano.
Il testo di McKay fu messo in musica da di Robert Owens, compositore californiano che dal 1959 vive e lavora in Germania, nell’opera “3 Songs for Baritone and Piano, op. 41” scritta – credo – nel 1971 perchè dedicata alla memoria di George Jackson, leader delle Black Panthers e autore del celebre pamphlet “Col sangue agli occhi”. George Jackson fu ucciso da un secondino mentre era detenuto nel carcere di San Quentin. In realtà - anche per Jackson, come per altre migliaia di afroamericani - si trattò quasi di un linciaggio perché furono le autorità carcerarie a mettere una taglia sulla sua testa sobillando così detenuti bianchi e carcerieri a farlo fuori…
Think you I am not fiend and savage too?
Think you I could not arm me with a gun
And shoot down ten of you for every one
Of my black brothers murdered, burnt by you?
Be not deceived, for every deed you do
I could match -- out-match: am I not Africa's son,
Black of that black land where black deeds are done?

But the Almighty from the darkness drew
My soul and said: Even thou shaft be a light
Awhile to burn on the benighted earth,
Thy dusky face I set among the white
For thee to prove thyself of highest worth;
Before the world is swallowed up in night,
To show thy little lamp: go forth, go forth!

inviata da Bartleby - 29/11/2010 - 09:30



Lingua: Italiano

Tentativo di traduzione italiana di Bartleby
AI PERFIDI BIANCHI

Pensate che anch’io non sappia essere perfido e feroce?
Pensate che io non potrei impugnare una pistola
e abbattere dieci di voi per ognuno
dei miei fratelli neri uccisi, bruciati da voi?
Non illudetevi, ad ogni vostra azione
Potrei rispondere allo stesso modo, e superarvi: non sono forse figlio dell'Africa,
nero di quella terra nera dove neri fatti sono accaduti?

Ma l'Onnipotente ricavò dalle tenebre
la mia anima e disse: “Anche tu sei un raggio di luce
destinato per un po’ a bruciare sulla terra avvolta dalle tenebre.
Ho posto la tua faccia scura in mezzo ai bianchi
perché tu provassi a te stesso quanto vali;
prima che il mondo fosse inghiottito dalla notte,
per mostrare la tua piccola luce: vai avanti, vai avanti!”

inviata da Bartleby - 29/11/2010 - 09:31




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