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Pinocchio da vecchio

Lello Vitello
Lingua: Italiano




Sono Pinocchio, un tempo ero un burattino
E quante ne passai, lo avrete già sentito.
Ma quando alla fine diventai un bambino
Dopo un po' di tempo ero già pentito.

Nell'adolescenza amai Annalisa,
Non era di legno, ma un giorno fu di ghisa,
Lei mi disse addio, e purtroppo aveva un cuore,
Fossi stato ebano non c'era quel bruciore

Era bello da burattino
Masturbarsi col temperino,
Oppure far l'amore
Con la gamba del tavolino.

A vent'anni poi ero disoccupato,
Lucignolo aveva un cognato all'agenzia interinale,
In nome dei bei tempi mi mise ad una pressa
(Al nero, sai com'è...non è il paese dei balocchi).

Quando quella cosa mi stritolò un dito
Non venne Geppetto a rifarmene uno nuovo,
Dovetti anzi negare di essere mai stato là,
Stai zitto oppure...tutta la mano partirà.

E ripenso a quando ero di legno,
Viaggiavo nello stagno,
Confesso, sono stato io
Ad uccidere l'Uomo Ragno.

E poi a quarant'anni incontrai una ventenne,
Era molto bella, ma crudele più che mai
Per lei ero fuggito nel cuore delle Ardenne,
Un giorno disse: Mangiafuoco mi può dar di più...

E allora, e allora, vai da Mangiafuoco!
Si vede che per te era solo un gioco,
Io m'attacco al primo ramo, non vivrò più senza te,
E tu ripetevi, Sai quanto me ne frega a me...

E io capii: O fortunata,
Sei ancora di legno, te...
Il mio collo non lo spezzai
Ma il tuo legno lo bruciai.

E ora che sono vecchio e solo
Maledico la Fata Turchina,
E invidio un pezzo di legno,
C'era una volta, solamente...

Un re!

E Pinocchio da vecchio,
E Pinocchio da vecchio,
Un vecchio Pinocchio,
Pinocchio da vecchio...



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