Dedicata ad Antonino.
Sentivi l'odio dentro più duro del diamante
la sera di quei morti al passo del Brigante,
il vento che frustava con brividi d'acciaio
ogni cosa nelle valli imbrunite di gennaio.
Tra le mani una tazza di vino infuocato,
la luna scolpiva lo sguardo gelato,
un agguato improvviso, si sparò sulla vetta,
su quei monti sfiniti si alzò la vendetta.
"ITALIA MALEDETTA, Italia sconosciuta,
quanti figli hai ucciso, da quando sei venuta."
...E noi contadini ci chiamano briganti
noi lottiamo per il pane e per tirare avanti,
ma non ci fermeranno ne' carcere ne' fame,
la terra, l'acqua, il sole sapremo liberare.
Chi e' morto quella sera stringendo fra le mani
pietre consumate che non gli davan pane,
e' vivo e' un brigante che va come il vento
spazzando nel mondo di chi soffre il lamento.
Perchè ci hai messo il cuore, nel sangue e nelle ossa
la coscienza e la certezza di una vittoria rossa.
Sentivi l'odio dentro più duro del diamante
la sera di quei morti al passo del Brigante,
il vento che frustava con brividi d'acciaio
ogni cosa nelle valli imbrunite di gennaio.
Tra le mani una tazza di vino infuocato,
la luna scolpiva lo sguardo gelato,
un agguato improvviso, si sparò sulla vetta,
su quei monti sfiniti si alzò la vendetta.
"ITALIA MALEDETTA, Italia sconosciuta,
quanti figli hai ucciso, da quando sei venuta."
...E noi contadini ci chiamano briganti
noi lottiamo per il pane e per tirare avanti,
ma non ci fermeranno ne' carcere ne' fame,
la terra, l'acqua, il sole sapremo liberare.
Chi e' morto quella sera stringendo fra le mani
pietre consumate che non gli davan pane,
e' vivo e' un brigante che va come il vento
spazzando nel mondo di chi soffre il lamento.
Perchè ci hai messo il cuore, nel sangue e nelle ossa
la coscienza e la certezza di una vittoria rossa.
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