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El pueblo no olvidará

Imanol
Lingue: Spagnolo, Basco


Imanol


El pueblo no olvidará.
Herriak ez du barkatuko.

Del caliente recuerdo
de la libertad
que se le ha negado
en interminables jornadas
de lucha y de trabajo
tan en miseria pagándoselas.

El pueblo no olvidará.
Herriak ez du barkatuko.

De aquellos sus muertos,
ni tampoco de estos,
sus vivos que mueren
por la explotación.
Muerte a muerte
tan viva esta como su recuerdo.

El pueblo no olvidará.
Herriak ez du barkatuko.

Poder cantar sin quejarse,
de no poder hablar sin tener que callarse,
de no poder olvidar, si no acordase,
de no poder olvidar, si no vengase.

El pueblo no olvidará.
Herriak ez du barkatuko.

El pueblo no olvidará Carmona. 1)
El pueblo no olvidará Eibar. 2)
El pueblo no olvidará Erandio. 3)
Herriak ez ditu Donostiko hilketak ahaztuko.
El pueblo no olvidará El Ferrol. 4)
El pueblo no olvidará San Adrián del Besos. 5)
Herriak, herriak ez du Otaegi ahaztuko.
El pueblo vengará a Otaegi. 6)
El pueblo no olvidará a Baena.
El pueblo vengará a Baena. 7)
Herriak ez du Txiki ahaztuko.
El pueblo vengará a Txiki. 8)
El pueblo no olvidará.
1) Carmona – posso sbagliarmi ma il riferimento potrebbe essere all’assassinio di Blas Infante, il “padre della patria” per gli andalusi, avvenuto per mano dei falangisti che lo fucilarono sulla strada per Carmona l’11 agosto del 1936. Più probabilmente, però, come precisa Flavio Poltronieri, il riferimento è alla grande manifestazione tenutasi a Carmona nel 1974 con 30.000 persone, nel corso della quale la popolazione reclamava...acqua. Come altre volte, la guardia civile sparò "in aria", uccidendo Miguel Roldan in mezzo alla strada. Il resoconto dell'evento si può ascoltare nella canzone mozzafiato "Carmona" composta e interpretata da Elisa Serna con lo pseudonimo di Maria Burruca.

2) Éibar è una cittadina nei Paesi Baschi che durante la guerra civile fu completamente rasa al suolo dai falangisti.

3) Erandio è un municipio nei pressi di Bilbao, nei Paesi Baschi. E’ una città industriale, c’è anche un grosso quartiere operaio chiamato Astrabudua…
Alla fine degli anni 60 la industrializzazione selvaggia dell’area produsse un inquinamento così forte che l’aria si fece irrespirabile. Allora la gente cominciò a protestare, chiedendo che le imprese responsabili fossero fermate e punite. Le manifestazioni si susseguirono per tutto settembre e ottobre del 1969. Poi, il 29 ottobre, polizia e guardia civil caricarono la folla sparando: Josu Murueta e Antón Fernández rimasero uccisi, decine furono i feriti…

4) El Ferrol – Il 10 marzo 1972, presso i cantieri navali Bazán a Ferrol – paese natale di Francisco Franco - la polizia sparò sugli operai in sciopero contro la serrata della fabbrica: Amador e Daniel (Amador Rei Rodríguez e Daniel Niebla García), rimasero uccisi.

5) San Adrián del Besos è un sobborgo industriale di Barcellona. Oltre ad essere stata completamente rasa al suolo dai falangisti nel 1938, nei primi anni 70 la città fu teatro di frequenti scioperi delle maestranza operaie che si battevano per il riconoscimento delle 40 ore lavorative settimanali al posto delle 56 che facevano. Durante una di queste manifestazioni, il 2 aprile del 1973, la polizia sparò uccidendo l’operaio Manuel Fernandez Marquez.

6) Ángel Otaegi, detto Cara Quemada, militante dell’ETA, fucilato nella prigione di Burgos il 27 settembre 1975.

7) Baena...
Nel luglio del 1936 i falangisti posero in essere il colpo di stato contro il legittimo governo democratico della Segunda República.
Anche a Baena, una cittadina andalusa nella provincia di Cordoba, alla fine di luglio del 1936 i falangisti capeggiati dal tenente Pascual Sánchez Ramírez cercarono di prendere il controllo del municipio ma incontrarono una forte resistenza armata da parte dei militanti anarchici e del Frente Popular... Poi arrivò una colonna di militari golpisti al comando del colonnello Sáenz de Buruaga e i fascisti ebbero la meglio e si abbandonarono ad una vera e propria mattanza indiscriminata trucidando tra le 700 e le 1500 persone, militanti, operai, contadini o semplicemente gente che aveva avuto la sfortuna di essere rimasta intrappolata lì dall'infuriare della battaglia...
(fonte: es.wikipedia)

8) Juan Paredes Manot, detto Txiki, militante dell’ETA, fucilato a Barcellona il 27 settembre 1975.



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