Lingua   

Canto nomade per un prigioniero politico

Banco Del Mutuo Soccorso
Lingua: Italiano


Banco Del Mutuo Soccorso


In questi giorni è certo autunno giù da noi
dolce Marta, Marta mia,
ricordo il fieno e i tuoi cavalli di Normandia,
eravamo liberi, liberi.

Sul muro immagini grondanti umidità,
macchie senza libertà,
ascolta Marta, in questo strano autunno
i tuoi cavalli gridano, urlano incatenati ormai.
Cosa dire, soffocare, chiuso qui... perché?
Prigioniero per l'idea, la mia idea... perché?

Lontano è la strada che ho scelto per me
dove tutto è degno di attenzione perché vive, perché è vero, vive il vero.
Almeno tu che puoi fuggi via canto nomade
questa cella è piena della mia disperazione, tu che puoi non farti prendere.

Voi condannate per comodità, ma la mia idea già vi assalta.
Voi martoriate le mie sole carni, ma il mio cervello vive ancora... ancora.

Lamenti di chitarre sospettate a torto,
sospirate piano,
e voi donne dallo sguardo altero
bocche come melograno, non piangete
perché io sono nato, nato libero,
libero.
Non sprecate per me una messa da requiem,
io sono nato libero.



Pagina principale CCG

Segnalate eventuali errori nei testi o nei commenti a antiwarsongs@gmail.com




hosted by inventati.org