Not Moving

Canzoni contro la guerra di Not Moving
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Not MovingQuando abbiamo saputo della reunion dei Not Moving, il cuore ha fatto un salto mica da poco... E' stato come essere costretti a pescare nel mare dei ricordi adolescenziali, nel dovere inaspettato di condividere qualcosa che si credeva ormai riposto definitivamente nella cassaforte della memoria. Ogni tanto mettevamo ancora mano a quei due piccoli pezzi di vinile targati 1982 e 1983 - "Strange Dolls" e "Movin' Over" - cercando di trattarli con i guanti e augurandoci che nessun ladro potesse mai entrare nella nostra stanza del piacere sonoro. Quante volte un amico curioso ha cercato di posare le sue impronte sudaticce sul cartone nero di "Black'n'Wild", sfidando la pazienza ancestrale del collezionista geloso e - contemporaneamente - innescando il motivetto di "Sinnerman" accennato alla fine del Lato B, ghost track ante litteram neppure citata in scaletta e assaggio di quello che sarebbe venuto di lì a poco.

Non si tratta di nostalgia canaglia, altroché: la band di Piacenza è stata l'unica a incarnare lo Spirito del Rock'n'Roll - quello vero, sporco & morboso - in Italia! Una straordinaria celebrazione primordiale che oggi viene fotografata nell'imperdibile CD + DVD "Live In The 80's" (limited edition in 1.000 copie), pubblicato grazie all'intraprendenza della Go Down Records.

La release ha riaperto il sipario su un palcoscenico che - con il senno del poi - sembra impossibile si sia potuto concretizzare oltre venti anni or sono nella culla della Musica Leggera tradizionalista e conservatrice. Ma attenzione: "Live In The 80's" è molto più che un documentario sui bei tempi che furono. Si tratta della feroce testimonianza di una collera sonica che per un attimo ha avvicinato l'Italia al resto del mondo. Mentre la new wave locale si perdeva intorno a una fortemente sopravvalutata Firenze Capitale, fu la provincia a regalare le femminilità torbide di Lilith e di Maria Severine, molto più concrete di icone lontane e irraggiungibili come Siouxsie Sioux, Exene Cervenka o Poison Ivy: il peccato aveva attecchito anche sulle rive del Po! Le abbiamo a mente - traballanti sopra uno stage improvvisato da tavolini - in una infausta discoteca salernitana di fronte a una tutt'altro che calda audience: provocatorie e disturbanti, esattamente come il Sound di cui erano Regine - in democratica condivisione con lo scheletrico chitarrista Dome La Muerte e i tranquilli Dany D. (Basso) e Tony Face (batteria).

Per celebrare gli ultimi due concerti del tour della più importante 'garage band' tricolore - fissati per mercoledì 11 gennaio al Baraonda di Massa e sabato 14 gennaio al FreeMuzik di Brescia - abbiamo organizzato un ascolto 'in extremis' di quattro tracce tratte da "Live In The 80's": il suono di "Catman" (Koln - Germania, 18 febbraio 1987), "Spider" (Carpenedolo - Brescia, 18 ottobre 1987), "Break On Through" (Ventimiglia - Imperia, 7 ottobre 1987) e "I Just Wanna Make Love To You" (Fiorenzuola - Piacenza, 15 maggio 1987) spiegherà meglio di tutte queste parole il senso della faccenda Not Moving.

http://www.mtv.it/music/esclusive/escl...

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BIOGRAFIA

1981
I Not Moving nascono nel 1981 come trio psychobillysurf composto da Tony Face Bacciocchi alla batteria , Dany Dallagiovanna al basso e Paolo Molinari alla chitarra. Con questa formazione esordiscono alla fine dell’anno poco prima dell’entrata nella band di Rita Lilith Oberti (voce) e Mariella Severine Rocchetta (tastiere). Il nome del gruppo deriva dall’omonimo brano dei DNA di Arto Linsday , presente sulla compilation del 1978 “No New York” e a cui la band si è ispirata nei primissimi tempi. Con la formazione a cinque il sound si sposta verso sonorità esplicitamente vicine ai Cramps , gli X , i Gun Club ma anche alla psichedelica dei 60’s (13 Floor Elevator e Seeds in particolare) , alla surf music e al punk rock di stampo new yorkese (Patti Smith , Real Kids , Dead Boys , New York Dolls , Stooges). Alla fine del 1981 la band incide un demo con sette brani che trovano l’interesse di molti critici italiani tra cui Claudio Sorge che vuole il brano “Baron Samedi” sulla compilation curata dalla rivista “Rockerilla” , “Gathered” , primo manifesto della nuova scena italiana.

1982
Nel 1982 oltre ad una lunga serie di concerti i Not Moving (di cui entra nel mito quello di febbraio a Pavia) pubblicano per la neonata etichetta di Sorge, l’Electric Eye il primo EP con 4 brani , “Strange dolls” , destinato a diventare un cult nella discografia new rock italiana. Nel 7” oltre ad una nuova versione della crampsiana “Baron Samedi” sono presenti la ballata decadente “Dolls” , il punkabilly estremo di ”Make up” e la cover stravolta di “Wipe out” dei Surfaris. Il singolo trova critiche positive sia in Italia che all’estero dove arriva fino alla BBC , al New Musical Express e in USA a Jello Biafra dei Dead Kennedys che resterà per sempre un accanito fan della band. Alla fine dell’anno Paolo Molinari lascia la band per trasferirsi in Danimarca e per un breve periodo i Not Moving si sciolgono.

1983
Un incontro fortuito ad un concerto (“ci riuniremo solo se troviamo un chitarrista sosia di Keith Richards e con il giubbotto con la scritta Cramps”…e così fu !!) porta nei Not Moving Dome La Muerte Petrosino , direttamente dai CCM , una delle più violente ed importanti bands hardcore italiane. Il sound cambia radicalmente pur conservando le matrici a base di rock n roll , blues , surf , punk e 60’s fuzz , ma va ad esplorare un sound americano più acido e violento , ben evidenziato dal nuovo EP “Movin Over” (Electric Eye) in cui vengono ripresi alcuni brani del primo demo tape e classici dal vivo (“Behind your pale face” , “Double mind” e la Crampsiana “Psycho ghoul” ) a fianco della nuova song “Everything ends here” . Come il precedente EP la registrazione dura un solo giorno senza sovraincisioni e praticamente dal vivo in studio restituendo tutta l’immediatezza e l’urgenza del momento. Concerti infuocati e numerosi in tutta Italia fanno lievitare l’interesse e il seguito del gruppo che a fine anno si piazza ai vertici delle preferenze nei vari poll del meglio del 1983.

1984
Cresce la notorietà dei Not Moving grazie soprattutto al supporting ai Clash al Palalido di Milano in febbraio di fronte a 12.000 persone , ad un Festival a Berlino in giugno con Litfiba e Pankow e al tour italiano autunnale di tre date come supporters dell’ex New York Dolls Johnny Thunders, oltre alla consueta serie di date lungo la penisola. In primavera la band entra in studio in Liguria per realizzare un mini LP di sei brani con l’aiuto e la produzione di Paul Jeffrey (ex marito di Patty Pravo e fonico degli Exploited). Il risultato , “Land of nothing” è eccellente e decisamente avanti con i tempi , sia a livello di qualità produttiva e di registrazione che di spessore artistico. Purtroppo la TNT Records che doveva provvedere alla stampa dell’album lo lascerà , inspiegabilmente , nel cassetto (nonostante annunci e recensioni entusiaste già uscite sulle principali riviste musicali) e verrà ristampato in vinile solo nel 2003 da Area Pirata.

1985
I Not Moving si accasano con la neonata label toscana Spittle Records con cui registrano uno dei migliori episodi della carriera , il 12 pollici “Black and wild” , con la produzione artistica di Federico Guglielmi. Il sound è ormai personale e maturo e fonde influenze X e Gun Club (“Goin’ down”) con retaggi dark/blues (“Eternal door”) , un omaggio alla tradizione blues/Stones , corretta e rivista (“I just wanna make love to you”) e all’arrembante scena neo garage di cui furono precursori (“Crawling”). Incensato in Italia e all’estero , distribuito in Europa , consente alla band il definitivo salto nel top della scena new rock italiana , tra affollati concerti , brani in RAI e alla BBC e una lunga serie di concerti in tutta Italia

1986
Sulla spinta dei consensi ricevuti da “Black and wild” la Spittle pubblica il primo LP “Sinnermen” , con il quale i Not Moving cercano la definitiva consacrazione. L’album comprende 15 brani in cui si percorrono tutte le strade sonore che hanno influenzato il sound della band , dal rock n roll , al blues , al beat , punk , psichedelia , punkabilly , rock. Il risultato è danneggiato da un imprevisto e non autorizzato mixaggio da parte dell’etichetta . Troverà ugualmente riscontri e risultati dignitosi ma non sarà il salto auspicato verso un successo più consistente , nonostante l’intenso tour successivo che troverà i locali pieni e grandi entusiasmi. La band partecipa a trasmissioni in RAI (sia radio che TV) , vari brani vengono trasmessi in molte emittenti europee e americane (BBC inclusa)

1987
Nel febbraio del 1987 i Not Moving sono in tour per 10 date in tutta la Germania con i locali Surfin Dead , aprono a Pisa successivamente per i Celibate Rifles e pubblicano un nuovo 12 pollici per la Spittle “Jesus loves his children” , con cui omaggiano esplicitamente il rock australiano alla Hoodoo Gurus /Lime Spiders in “I want you” , coverizzano con tinte hard i Doors di “Break on through” , sperimentano una ballata dai toni jazzy come “New situations” e incidono uno dei classici del loro repertorio , il punk beat di “Spider”.

1988
Anni di tour e di convivenza, uniti alle difficoltà di trasformare definitivamente l’attività musicale in qualcosa di professionale, alimentano le tensioni, e durante la registrazione del nuovo album “Flash on you” (che vede il ritorno all’etichetta madre Electric Eye), il bassista storico Dany D abbandona il gruppo, sostituito da Luigi Milani con cui la band affronterà un tour ancora una volta pieno di successi di pubblico. L’album evidenzia un tentativo di aprirsi a nuove strade artistiche con omaggi a Jimi Hendrix (“A pray for Jimy”) , un brano funk punk (“Love train”) , reminiscenze garage (“Blue sing”) , un remake di una soul soong dei 70’s (“Driver’s seat”) , pur mantenendo inalterate le matrici punk blues ormai marchi di fabbrica caratteristici del sound Noty Moving. Ma alla fine dell’anno avviene la separazione definitiva. Tony, Lilith e Luigi “Milo” lasciano i Not Moving .

Post 1988
I Not Moving proseguiranno con Dome e Maria Severine affiancati da altri musicisti con cui incideranno il mini LP “Song of myself” (Wide Records) dedicato alla causa pellerossa (da sempre tematica cara alla band) con l’aiuto di numerosi ospiti , da Giovanni Lindo Ferretti (ancora dei CCCP) , Luca Re dei Sick Rose , Zazzo dei Negazione e dal poeta Cheyenne Lance Henson. Seguirà successivamente per la Vitriol il 12 pollici “A flash on you”/”Dancing” che sposta il sound verso un hard rock con matrici psichedeliche in stile Cult. Numerosi cambiamenti di formazione non scalfiranno la volontà di proseguire, che si concretizza nel 1994 con l’album “Homecoming” ancora una volta vicino alle istanze della cultura nativa americana , e musicalmente orientato verso un sound proto-stoner Dany si trasferisce in Germania dove suonerà con Surfin Dead e Big Chief Broom Man Band , Lilith inizierà una lunga carriera solista condensata in due album (“Lady sings love songs” e “Stracci” ) e due mini LP (“Hello I love me” e “Guerra”) , Tony accompagnerà Lilith e proseguirà in seguito con Hermits e Link Quartet.

Il sito ufficiale dei Not Moving:
http://www.notmoving.net