Joan Baez

Antiwar songs by Joan Baez
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 Joan Baez Nata il 9 gennaio 1941 a Staten Island, New York, Joan Baez è la seconda di tre figlie di Albert Baez, un dottore in fisica, e di Joan Bridge, una donna di origini scozzesi figlia di ministro della chiesa episcopale e professore di drammaturgia emigrato negli Stati Uniti. L'attività professionale del padre come scienziato, ricercatore e consulente dell'Unesco, portò la famiglia Baez a numerosi spostamenti lungo tutto il continente americano, tanto che i Joan e i suoi fratelli spesero la prima parte del loro tempo nella piccola cittadina di Clarence Center, nei pressi di New York, e poi, dopo varie vicessitudini, a Redlands, in California.

Fin da giovane la sua coscienza sociale a base di pacifismo e non violenza ed il suo amore per la musica sono piuttosto forti. Il battesimo musicale avviene ad una manifestazione per gli studenti delle scuole superiori, dove Joan ha modo di fare il suo debutto suonando con l'ukulele "Honey Love". Dopo quest'esperienza è la volta di quella nel coro scolastico dove impara ad accompagnarsi con la chitarra. Intorno alla metà dei '50 si stabilisce con la famiglia in California, dove incontra, nel 1957, Ira Sandpearl, che per primo le parla appunto di pacifismo e non violenza. L'anno seguente, a Cambridge nel Massachusetts, la Baez inizia anche qui a cantare nelle piccole coffee house.

Nel '58, per seguire un lavoro intrapreso dal padre, Joan e la sua famiglia si trasfericono a Boston, dove per un breve periodo studia teatro alla Boston University. Iscrittasi all'università comincia a suonare e cantare nei cafè di Boston, nei college e poi nelle sale da concerto lungo la East Coast di fronte, conquistando folle sempre più grandi grazie al suo mix tutto speciale di musica folk tradizionale americana e testi dai contenuti fortemente rivolti al sociale e impegnati.

Nel 1959 partecipa alla prima edizione del Newport Folk Festival e la sua entusiasmante esibizione le vale un contratto con la Vanguard, etichetta folk relativamente piccola. Dopo un breve periodo di lavoro in sala d'incisione è la volta quindi del suo primo album "Joan Baez", uscito nel '60. Questo disco come anche il seguente, è una raccolta di canzoni tradizionali di vari stati, indicando nella Baez la bandiera nazionale per eccellenza.

La partecipazione al Gerde's Folk City le dà modo di incontrare Bob Dylan, con il quale è accomunata da una profonda fede nella musica. I due avranno anche una chiaccherata e discussa storia d'amore. Negli anni immediatamente a seguire Joan tiene vari concerti, partecipa a manifestazioni pacifiste contro la guerra in Vietnam e, nel 1965, fonda l'"Istituto per lo Studio della Non Violenza". L'atteggiamento polemico della cantante nei confronti dello Stato la porta addirittura a non pagare le tasse, dichiarando apertamente di non contribuire alle spese belliche, una "causa sociale" che le costerà non poche grane, inclusa la detenzione in carcere.

Rapidamente Joan diventa simbolo della protesta contro tutte le ingiustizie continuando a mietere successi non solo nella natia America ma anche in Europa. Forte delle sue incrollabili convinzioni, verso la fine del '66 viene arrestata per pochi giorni durante un picchettaggio al centro di reclutamento di Oakland, ma ciò non ferma la sua protesta, tanto che cominciano a circolare accuse di antiamericanismo nei suoi confronti.

Dopo tutte queste esperienze, non poteva mancare l'appuntamento più atteso da tutta la cultura alternativa d'America, il fondamentale concerto-fiume di Woodstock, a cui partecipa regolarmente nel 1969, senza dimenticare l'anno dopo il tributo ad uno dei suoi artisti di riferimento, il menestrello Woody Guthrie. In seguito, si segnala anche un piccolo episodio italiano quando, il 24 luglio del '70, la Baez suona all'Arena di Milano ottenendo vasti consensi del pubblico giovanile. Nel frattempo si era divisa da Dylan (il quale, fra l'altro si era anche allontanato dagli ideali di protesta che li avevano uniti fino ad allora), e aveva sposato David Harris.

Quest'ultimo però, anch'egli attivista renitente all'arruolamento, fu costretto a passare in carcere molto del tempo dei tre anni di matrimonio, tanto che la loro relazione andò ben presto in crisi (anche se darà loro un figlio). E proprio al marito David è dedicato l'album "David' Album", mentre "Any Day Now" è un esplicito omaggio all'ormai "ex" Bob Dylan.

Nel dicembre del 1972 si dirige in Vietnam, ad Hanoi, mentre la città è soggetta a continui bombardamenti da parte delle forze americane (più noti come "bombardamenti di Natale"); dopo due settimane riesce a lasciare il paese e, tornata in America, incide un album interamente ispirato alla sua esperienza in Vietnam intitolato "Where are you now my son?" , che include anche la canzone " Saigon Bride".

Nel 1979 fonda il "Comitato internazionale dei diritti civili" del quale sarà a capo per tredici anni; la prima azione di protesta fu la "Lettera aperta alla repubblica socialista del Vietnam", nella quale veniva accusata la violazione dei diritti civili da parte della autorità del paese.

Un po' trascurata da media e giornali, l'icona Joan Baez sembra via via sempre più dimenticata dal pubblico, anche se la sua attività si mantiene su livelli non disprezzabili, anche nei termini del suo irrinunciabile impegno. Nel 1987 viene pubblicato il libro "La mia vita e una voce per cantare", opera autobiografica che segna l'esordio della cantautrice come scrittrice, mentre nel 1991, in un concerto per il Comitato dei diritti civili, canta insieme alle Indigo Girls e a Mary Chapin Carpenter in Berkeley, California.

Fra le notizie recenti è da segnalare infine che nel 1995 la cantante ha ricevuto il San Francisco Bay Area Music Award (BAMMY) per la migliore voce femminile dell'anno.
ciao come va???????????