Lorenzo Riccardi

Antiwar songs by Lorenzo Riccardi
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Lorenzo RiccardiDal sito ufficiale (www.lorenzoriccardi.it):

Lorenzo Riccardi nasce a Pavia il 15 giugno 1964. Fino al 1979 non succede quasi nulla, ma nel 1980 con il sudato guadagno di un lavoro estivo si compra una chitarra acustica e comincia a tentare di suonarla ovunque in casa, per strada, sul bus e perfino all’Istituto magistrale A.Cairoli, all’inizio “nell’ora di ginnastica o di religione” poi ogni volta che gli riesce di sgattaiolare nello sgabuzzino in fondo all’aula.

Nel 1985 forma la sua prima band insieme alla cantante Betty Verri, al bassista Ivano Grasselli, e al batterista Rosario Napolitano cui subentrerà Stefano Gianini. Esordirano un anno più tardi sul palco del neonato Spaziomusica Pavia, uno dei migliori locali italiani.

Nel 1986 esordisce con la LR band sul palco del neonato Spaziomusica e nel 1987 lavora sulla voce con l'insegnante Ambra D'Amico (ora insegnante di uso della voce alla scuola di recitazione Paolo Grassi di Milano) e incontra il bluesman newyorkese Larry Johnson (allievo prediletto del mitico Rev. Gary Davis) con il quale collabora fino al 1988.

Il 1989 è un anno magico: è tra i vincitori di Pavia Rock, selezione di gruppi organizzata dal Comune. In seguito alla segnalazione di Roberto Valentino, critico musicale della Provincia Pavese, giornale locale, prende parte a una serata in quel di Tortona dove lo ascoltano Amilcare Rambaldi, il grande vecchio del Club Tenco, e Renzo Barbieri detto “Bigi”. Qualche mese dopo viene invitato a partecipare alla prestigiosa rassegna internazionale intitolata a Tenco. Si trova così sul palco del Teatro Ariston di Sanremo in compagnia di nomi quali Pino Daniele, Ornella Vanoni, Francesco Guccini e Roberto Vecchioni.

Una ulteriore conferma del suo valore arriva nel 1990 con il Premio Città di Recanati, assegnatogli per il brano Ismaele. Durante i 3 giorni della Rassegna conosce Mauro Pagani. Nello stesso anno autoproduce un nastro live dal titolo Lorenzo Riccardi Band, alcune note giungono fino a Massimo Bubola che una sera a sorpresa si presenta ad un concerto e si unisce al gruppo per la canzone “Fiume Sand Creek”. Nasce così un rapporto di amicizia e stima.

Nel 1991 si esibisce in compagnia dei cantautori Mario Mantovani e Max Manfredi e nel febbraio 1992 viene invitato da Giancarlo Cesaroni ad esibirsi allo storico Folkstudio di Roma. Massimo Bubola fa da tramite all’incontro -che si rivelerà fondamentale per la carriera di Riccardi - con Giorgio Cordini. Nasce così il sodalizio artistico con il musicista bresciano (chitarrista, già collaboratore di Mauro Pagani, Fabrizio e Cristiano De Andrè) e il suo gruppo, la Wha Wha band.

Nel 1994 inizia la lavorazione del suo primo album insieme a Giorgio Cordini. Allo studio Psycho di Milano vengono registrati alcuni brani. Tiene per la prima volta concerti con Mauro Pagani che, nel 1995, diventa coproduttore del suo primo album dell'album che viene ultimato presso gli studi Officine Meccaniche Pagani di Milano

Nel 1997 vede finalmente la luce il primo album di Riccardi, STRADE PERSE, grintoso e colto, realizzato per l'etichetta DIG IT di Milano. È un lavoro accattivante e coraggioso, cui hanno preso parte una serie di musicisti solitamente irraggiungibili per i debuttanti: Walter Calloni (batteria e percussioni), Max Gabanizza e Pier Michelatti (basso), Gilberto Martellieri e Mark Harris (tastiere e pianoforte), Marco Castrezzati (flauti), Demo Morselli (tromba) e, ospite di prestigio, Massimo Bubola, che duetta ne La canzone del porto. Inoltrandosi ancor più fra i solchi di Strade perse si scoprono sonorità raffinatissime, frutto di un lavoro congiunto di Lorenzo Riccardi, Giorgio Cordini e Mauro Pagani.

Dal 1998 presenta nei concerti brani di nuova composizione che verranno realizzati nel prossimo lavoro a cui sta lavorando con passione, quasi rinchiuso in una specie di ritiro creativo.

Solo nel Luglio del 2003 esce il nuovo album dal titolo "Tra fiamma e candela" cooprodotto con il polistrumentista Stefano Cattaneo, con la partecipazione (tra gli altri) di Mauro Pagani, Giorgio Cordini e un "cameo" di Fernanda Pivano.

(Biografia a cura di Furio Sollazzi)