Paul McCartney

Canzoni contro la guerra di Paul McCartney
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Paul McCartneyPaul McCartney è stato, assieme a John Lennon, il responsabile dell'eccezionale fenomeno Beatles. È figlio d'arte poiché il padre fu direttore della Jim Mac Jazz Band nel periodo anteguerra. Nel 1956 la madre morì e la perdita spinse il giovanissimo Paul verso la musica. Comprò poco dopo la sua prima chitarra e nel 1957 incontrò John Lennon che lo accolse nei Quarrymen. Nel 1960 nacquero i Beatles, il gruppo che più di ogni altro ha cambiato la storia della musica rock.

John Lennon e Paul McCartney furono i principali responsabili della fortuna dei Beatles. Il primo, almeno all'apparenza, era il portavoce intellettuale e polemico del gruppo, mentre McCartney rappresentava il lato più leggero, frivolo e romantico. Questa critica gli è stata periodicamente rivolta anche nel corso della sua carriera solista.

In ogni modo Paul McCartney, grazie alla sua vena compositiva particolarmente melodica, è stato l'autore di molte tra le canzoni più note di tutto il repertorio dei Beatles. Negli anni sono seguite: And I Love Her (1963), le famosissime Yesterday e Michelle (1965), Eleanor Rigby (1966), Penny Lane (1967), Hey Jude (1968) e Let It Be (1970).

Tuttavia, come conseguenza dell'inevitabile evoluzione delle singole personalità di ciascun componente del gruppo, alla fine degli anni Sessanta il fragile equilibrio all'interno della formazione era compromesso e molte erano state le iniziative individuali. Già nel 1966 McCartney aveva scritto la colonna sonora del film The Family Way, suo primo lavoro al di fuori delle attività dei Beatles. Nel marzo del 1969 l'artista aveva sposato la fotografa americana Linda Louise Eastman (1942 - 1998), già divorziata e con una figlia. Infine, nell'aprile del 1970 dichiarò ufficialmente alla stampa la sua separazione dai Favolosi Quattro, con strascichi legali destinati a durare a lungo.

L'annuncio della separazione dai Beatles coincise con l'esordio come solista di McCartney, poche settimane prima dell'usicta di Let It Be, l'ultimo album ufficiale dei Beatles. L'album d'esordio, intitolato semplicemente McCartney, è una sorta di LP "fatto in casa", in cui l'artista si è cimentato con tutti gli strumenti mentre la moglie Linda ha contribuito alle parti vocali. Nonostante il notevole successo commerciale, il disco fu accolto tiepidamente dai critici che apprezzarono invece, l'anno successivo, i singoli Another Day, Uncle Albert e l'album Ram, accreditato alla coppia Paul & Linda McCartney.


Desideroso di tornare a far parte di un gruppo, nell'estate del 1971 McCartney allestì una prima touring band con la moglie Linda, il batterista Denny Seiwell (già sessionman in Ram) ed il chitarrista Denny Laine (vero nome Brian Hines), già membro dei gloriosi Moody Blues. Il gruppo si ribattezzò Wings in occasione della pubblicazione di Wild Life (1971), generalmente considerato uno dei punti più bassi dell'intera produzione di McCartney.

Agli inizi del 1972 entrò in formazione il chitarrista Henry McCullough, già membro della Grease Band di Joe Cocker, il quale partecipò alle registrazioni del singolo Give Ireland Back To The Irish, evidente tentativo di recuperare i favori della critica con un maggior impegno, questa volta politico. Il brano trae spunto dall'eccidio di civili irlandesi del 30 gennaio 1972: quella domenica, passata alla storia come "bloody sunday", sarà poi ricordata da numerosi altri artisti, tra cui John Lennon e più tardi gli U2.
Il difficile esordio dei Wings subì una svolta decisiva del corso del 1973, prima con la pubblicazione del fortunato album Red Rose Speedway che conteneva la ballata My Love, poi con il prepotente ingresso in classifica del tema del film di James Bond Live And Let Die - 007 Vivi e lascia morire. La canzone fu un colossale successo mondiale e riportò McCartney ai vecchi fasti.

Nel corso dell'anno, inoltre, i Wings apparvero in shows televisivi e si esibirono in una tournée nel Regno Unito. Durante l'estate Seiwell e McCullough lasciarono il gruppo, mentre Paul, Linda e Denny Laine si trasferirono a Lagos, in Nigeria, per registrare l'album Band On The Run. Uscito nel dicembre del 1973, il disco segnò la definitiva consacrazione di Paul McCartney a top star del rock, rimase in classifica per oltre due anni e lo riconciliò con la critica.

Nel 1974 nacque una "nuova edizione" dei Wings, con l'ingresso di Jimmy McCulloch e di Geoff Britton, poi sostituito da Joe English durante le registrazioni dell'album Venus And Mars (1975). Subito dopo, per consolidare il successo, il gruppo intraprese un colossale tour mondiale di spettacoli dal vivo, uno dei più lunghi della storia del rock, durato oltre un anno ed interrotto solo per le registrazioni di un altro top seller, Wings At The Speed Of Sound (1976). Dopo la sezione americana, "Wings Over America", la tournèe si concluse verso la fine del 1976 con tre serate londinesi allo stadio di Wembley. I momenti migliori degli shows furono poi raccolti sul triplo album dal vivo Wings Over America (1976).

Per parte del 1977 i Wings vissero un periodo di relativa inattività discografica, dovuta in parte alle usicte dalla formazione di Jimmy McCulloch e di Joe English. Nonostante questo, comunque, il trio di Paul, Linda e Denny Laine riuscì a portare a segno un altro grosso successo con l'usicta del singolo Mull Of Kintyre (1977), canzone ispirata alla tradizione folk scozzese che in brevissimo tempo divenne, con oltre due milioni di copie vendute, il singolo di maggior successo del Regno Unito, arrivando a superare il record precedentemente detenuto da She Loves You dei Beatles.

Nella primavera del 1978 seguì poi l'album London Town, registrato in parte l'anno precedente. Il disco, lanciato dall'orecchiabile hit With A Little Luck, include comunque partecipazioni da parte di entrambi gli ormai ex-colleghi McCulloch ed English.
Agli inizi del 1979 McCartney firmò un contratto per il mercato americano con la casa discografica Columbia, giudicato tra i più lucrosi della storia del rock. Poi, dopo nuovi innesti nell'organico dei Wings (Steve Holly e Laurence Juber) il gruppo lavorò alle registrazioni di Back To The Egg (1979), che sarebbe stato l'ultimo album sotto la sigla dei Wings. In due brani del disco, in particolare, McCartney schierò una grande formazione di all-star denominata Rockestra, con molti nomi della scena inglese, a cui presero parte David Gilmour, Pete Townshend, John Bonham, Ronnie Lane e Gary Brooker. Una seconda versione di quel gruppo si esibì nel dicembre del 1979 ad un concerto di beneficenza svoltosi a Londra per i profughi cambogiani.

Nel gennaio del 1980, mentre si apprestava ad iniziare una nuova tournée con i Wings, Paul McCartney fu arrestato all'aereoporto di Tokio per possesso di marijuana. Benchè avesse già subito anni prima un altro arresto per lo stesso motivo, il fatto suscitò scalpore in tutto il mondo. Quattro mesi dopo, decise di ripresentarsi al pubblico in versione "solo" con l'album McCartney II (1980), che concluse il ciclo ideale iniziato dieci anni prima con McCartney. Infine, nell'aprile 1981 Denny Laine abbandonò McCartney e i Wings, ufficializzando una fine già da molti intuita.
Gli anni Ottanta

Tra prove discografiche alterne ed astute collaborazioni (in particolare quelle con Stevie Wonder e Michael Jackson), Paul McCartney ha continuato al vertice come solista per tutti gli anni Ottanta, indifferente alle critiche che gli son piovute addosso. Anche nel nuovo decennio, infatti, a molti anni ormai dai fasti dei Beatles, il baronetto ha avuto modo di estendere la propria fama (incrementando il già cospicuo patrimonio) con una serie di brani che magari hanno aggiunto poco alla sua gloria ma che il pubblico ha mostrato di gradire.

Mentre i primi tempi del dopo-Beatles si erano svolti sotto l'egida dei Wings, gli anni Ottanta hanno visto Paul McCartney agire come solista, a cominciare da McCartney II (1980), che ha ripreso il discorso del celebre "solo" del 1970. L'ammiccante Coming Up e la sdolcinata Waterfalls sono stati i brani di maggior successo, secondo il registro pop/rock sentimentale tipico dell'artista.

I due album seguenti, Tug Of War (1982) e Pipes Of Peace (1983), hanno forse ecceduto negli zuccheri e son costati a McCartney qualche rimprovero critico ampiamente ricompensato, tuttavia, dal formidabile successo mondiale di un tris di 45 giri tra il 1982 ed il 1983: Ebony And Ivory (registrata in duetto con Stevie Wonder), The Girl Is Mine e Say Say Say (registrate in duetto con l'"astro nascente" Michael Jackson).

Rilanciato al top delle classifiche mondiali, McCartney ha poi avuto un chiaro sbandamento egoistico che lo ha portato ad una non troppo riuscita prova cinematografica. Give My Regards To Broadstreet (1984) è il titolo del film che lo ha visto debuttare come regista, con implacabile pollice verso di pubblico e di critica. La colonna sonora è però eccellente: una bella antologia di classici rivisitati trainati dal successo della classica ballata No More Lonely Nights, in perfetto stile McCartney.

Nel luglio 1985 McCartney è stato una delle molte stelle presenti al famoso Live Aid: il suo contributo è stato la classica Let It Be eseguita con un cast di all-star del calibro di Bob Geldof, David Bowie, Pete Townshend e Alison Moyet. Sempre sul fronte dei benefits, è da segnalare un'apparizione al concerto per la fondazione benefica Prince's Trust nel 1986, anche documentata su album.

Nella seconda metà del decennio la stella dell'ex-Beatle è sembrata offuscarsi. Press To Play (1986) è risultato un album mediocre, senza picchi, nonostante pregevoli collaborazioni da parte di Pete Townshend, Phil Collins e Carlos Alomar e per un certo periodo di McCartney si sono perse le tracce. Nel frattempo, l'artista inizia una serie di nostalgiche sessions che lo vedono impegnato con Mick Green, Nick Garvey, Henry Spinetti, Chris Whitten e Mickey Gallagher: il materiale è costituito da vecchi standards del jazz e del rock e viene inizialmente pubblicato in parte su due EP. Alla fine del 1987 è poi avvenuta una clamorosa rentrée con l'antologia All The Best! che include la bella canzone melodica Once Upon A Long Ago.

I vecchi standards Jazz/rock registrati ad inizio '87 vengono poi recuperati per intero e pubblicati su Choba B CCCP (1988), primo album di musica rock occiddentale dedicato esclusivamente al mercato sovietico. Al clamore suscitato dalla improvvisa "svolta ad est", si è accompagnata la curiosità per il sodalizio artistico con Elvis Costello, primo partner dell'ex-Beatle dopo John Lennon. I due hanno scritto insieme sette canzoni, distribuite fra il singolo Once Upon A Long Ago (Paul McCartney, 1987), l'album Spike (Elvis Costello, 1989) e Flowers In The Dirt (1989), forse il miglior prodotto solistico realizzato da McCartney in tutto il decennio, con felici incursioni nel mondo beat ed una vena melodica più misurata.

Nel maggio 1989, qualche settimana prima dell'uscita del disco, McCartney ha partecipato con Gerry Marsden, Holly Johnson ed altri musicisti di Liverpool ad un 45 giri benefico per le vittime della tragedia calcistica di Hillsborough. La canzone scelta per il lato A è il vecchio inno beat Ferry 'Cross The Mersey, di Gerry & The Pacemakers, che è tornato al primo posto della classifica inglese ventiquattro anni dopo la versione originale.

Nell'autunno del 1989 McCartney si è imbarcato in un lungo tour, il primo dal 1976, con una formazione comprendente la moglie Linda, Robbie McIntosh, Hamish Stuart Wix e Chris Whitten.


Gli anni Novanta

Dopo aver ripreso l'attività live dopo più di dieci anni, McCartney ha iniziato il nuovo decennio portando avanti la tournée di supporto a Flowers In The Dirt (1989). La trionfale conclusione è stata preceduta da due significative esibizioni: una a Liverpool, dove l'artista ha eseguito un emozionante medley dedicato a John Lennon (composto da Help!, Strawberry Fields Forever e Give Peace A Chance), l'altra a Londra, come è testimoniato da AA.VV./Knebworth: The Album (1990), manifestazine di cui è stato promotore, quindi ha ufficializzato il tutto pubblicando il mastodontico Tripping The Live Fantastic (1990), doppio album dal vivo composto in gran parte dal repertorio dei Beatles.

Unplugged (The Official Bootleg) (1991) è stato invece un piccolo sfizio, che involontariamente ha dato il via ad una serie di pubblicazioni simili che hanno coinvolto artisti fra i più diversi. In versione rigorosamente acustica, l'artista ha riproposto vecchi classici (Be Bop A Lula, San Francisco Bay Blues) e brani originali, compresa la sua prima composizione in assoluto, I Lost My Little Girl, scritta all'età di 14 anni.

Lasciati i panni di forbito performer, McCartney si è poi avventurato in una operazione autocelebrativa ma non per questo priva di spunti interessanti. Liverpool Oratorio (1991) è infatti un'intera opera a carattere classico, scritta dall' ex-Beatle e dal direttore d'orchestra americano Carl Davis, sorta di autobiografia in musica, che non a caso copre un arco di tempo che va dal 1942 al 1990. La Prima di Liverpool Oratorio ha visto impegnata la Royal Liverpool Philarmonic Orchestra nella Cattedrale di Liverpool (dal cui coro McCartney fu respinto all'età di undici anni) ed ha riscosso un notevole successo di pubblico e stima dalla critica.

Ritornato in ambiente pop, McCartney ha poi pubblicato Off The Ground (1993), che nulla ha aggiunto alle sue fortune e dove è stato accompagnato dalla sua solita band. Nell'album, comunque, vi sono alcune collaborazioni prestigiose: Elvis Costello, con cui l'artista ha proseguito il sodalizio artistico (Mistress And Maid e The Lovers That Never Were sono i due frutti della ritrovata intesa), Carl Davis e George Martin. A supporto del lavoro McCartney è poi ripartito con il suo gruppo per un nuovo tour mondiale che ancora una volta ha riscosso grande successo ed ha fruttato Paul Is Live (1993), in perfetto equilibrio fra il repertorio dei Favolosi e quello solista.

(da Wikipedia)