Alla bua [Αλλα βυα]

Canzoni contro la guerra di Alla bua [Αλλα βυα]
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Alla bua [Αλλα βυα]LA NOSTRA STORIA
Gli Alla Bua nascono dalle esperienze più tradizionali della cultura musicale salentina. Si sono formati inizialmente tra le ronde della storica festa di San Rocco a Torrepaduli, nelle notti itineranti del canto pasquale di Santu Lazzaru, nelle tipiche feste delle curti fatte di vino, voci spiegate e incessabili tamburelli. Tra questi suoni si sono uniti i sei componenti del gruppo, provenienti da vari paesi del Salento (Casarano, Torrepaduli, Collepasso, Supersano fino alla grica Sternatia), con la comune coscienza di sentire propria l’eredità della musica popolare, appresa direttamente nelle proprie case e con la grande passione di suonarla, tramandarla e divulgarla.

Alla Bua era una locuzione utilizzata dagli anziani del Sud Salento (nelle osterie di Alliste e dintorni) per accompagnare i canti di lavoro o d’amore. Parola ripetuta insistentemente, come fosse un mantra, costituiva una sorta di bordone e dunque di sostegno alla voce principale. Il significato etimologico sembrerebbe provenire dalla lingua grica (dialetto antico tutt'oggi parlato nella zona del Salento detta Grecìa, circoscritta ad una decina di comuni e stranamente ben distante da Alliste). Alla Bua starebbe dunque per altra via, altra cura, altra malattia, medicina alternativa.

E’ in questo concetto che si concretizzano lo spirito e il suono del gruppo. La cura dai mali del passato, quelli provocati dal morso velenoso della leggendaria taranta, i mali di una società stremata dalle difficoltà e dalla povertà che diviene oggi, similmente, una cura contro la frenesia e la piattezza della società moderna. Una cura dunque che ieri come oggi avviene a suon di pizzica pizzica, danza forte, calda e liberatoria.

IL GRUPPO
Oltre a condividere la loro matrice popolare, i componenti del gruppo sono forti di provenienze musicali singolarmente disparate, che spaziano dai repertori classico e contemporaneo, rock, antico, jazz, dance e etnico. Tutto ciò porta ad una riproposizione molto colorita del repertorio tradizionale salentino e ricca di sottigliezze ed energie sempre rinnovate, sebbene scaturite da esecuzioni molto spontanee, liberatorie appunto e, in ogni caso, festose.

Sul palco gli Alla Bua rivelano il loro carattere: musica dal ritmo forte, quasi violento, del tamburello di Fiore; intrecci e cascate di note della fisarmonica di Francesco; il vibrato delle armoniche melodie del violino di Emanuele, la certezza della granitica chitarra di Dario; i graffi della voce di Gigi e la contrastante dolcezza di quella di Irene e del suo oboe. Gli Alla Bua risultano l’unione di tutto ciò che la musica salentina richiede per concretizzare al massimo la sua espressività, carica di un passato (e talvolta anche di un presente) difficile. Caratteristiche e qualità che, nello sfrenato divertimento di musicisti, ballerini e appassionati che numerosi partecipano ai loro spettacoli, vengono recepite come una vera “altra cura”.

Negli ultimi anni il repertorio degli Alla Bua si è arricchito di brani originali composti dagli stessi componenti, in uno stile a volte molto legato alla tradizione, a volte invece, solo motivato dallo spirito del gruppo e dunque più innovativo e originale.

CURRICULUM
Nato nel 1990 e dunque raggiunto il compimento del trentesimo anno di attività musicale e artistica il gruppo Alla Bua vanta un importante curriculum artistico.

E’ richiestissimo nei più importanti festival di musica etnica, nelle sagre, nei teatri e in eventi di ogni genere e tipo. In qualunque luogo aperto alle danze e all’ascolto di dolci melodie gli Alla Bua fanno ballare fino allo stremo un pubblico sempre più entusiasta delle forti emozioni che trasmettono durante le esibizioni live.

I loro spettacoli sono molto apprezzati non solo nella terra salentina ma anche altrove portando il gruppo ad affrontare spesso lunghe trasferte nazionali e anche internazionali. Da Bolzano a Salerno, da Roma al Pollino, dai Nuraghi sardi alla Toscana, da Milano a Torino sino alla profonda Calabria, solo per citare alcune delle tante tappe felicemente percorse. E non solo. Nel passato gli Alla Bua hanno partecipato alla colonna sonora del film “Pizzicata” per la regia di Edoardo Winspeare e hanno realizzato per Rai Sat la musica del documentario dedicato al pittore Piero Pizzi Cannella. Vari filmati sono stati trasmessi sulle reti televisive locali e nazionali, da Telenorba alla Rai come la partecipazione al programma “I Giganti” trasmesso per Rai Uno nel 2015. Molte emittenti radiofoniche nazionali hanno programmato i brani del gruppo (in particolare “Golem” di Gianluca Nicoletti e “Notturno Italiano” con Ugo Coccia della Rai). Di importanza rilevante l'intervento nell'autunno 2006 per Radio China International che ha dedicato agli Alla Bua un intero programma riportando integralmente sia l'intervista ai componenti del gruppo sia alcuni brani musicali.

Negli ultimi anni infatti gli Alla Bua sono stati spesso i rappresentati della musica etnica italiana nel mondo. Dalla città di Sofia (Bulgaria) alla Georgetown University di Washington DC USA, dal Golden Ring Hotel di Mosca alla Fiera Fashion Industry di San Pietroburgo e ancora alla Fiera Cino-Italiana a Guangztou (Canton) dove gli Alla Bua hanno riscosso un notevole successo sia di critica che di pubblico. Vanno inoltre citate alcune tappe importanti tra cui Auditorium Flog (Firenze), Estragon Club (Bologna) e Alcatraz (Milano). Vari i premi ricevuti. Le officine "CHI CANTA" tramite una commissione presieduta da giornalisti hanno lodato il gruppo come il più distinto, seguito e richiesto nell'anno 2006. Premiato ancora dalla città di Ugento grazie al progetto CEE POR Puglia 2000-2006 per aver divulgato la cultura Musicale Salentina nel mondo. Nell'estate 2010 gli Alla Bua hanno inoltre ricevuto il PREMIO KALLISTOS 2010 (Alliste-LE) con la motivazione di rappresentare l'eccellenza della musica popolare salentina nel mondo. Infine premio MIGLIOR MUSICA presso Alcatraz (Milano 2015) e PREMIO ECCELLENZA SALENTINA – TERRA DEL SOLE AWARD (Gallipoli 2016) mentre il loro album "Salenticidio" risultava tra i partecipanti del Premio Tenco 2016.

Importantissima la collaborazione nel 2019 con l'"orchestra terra del sole" insieme alla quale gli Alla Bua hanno proposto un concerto spettacolo (Ugento-LE) in onore dell'anniversario dei 30 anni della loro attività proponendo brani degli Alla Bua arrangiati magistralmente dal direttore M. Enrico Tricarico.

DISCOGRAFIA
Per ciò che riguarda la discografia il primo lavoro, autoprodotto, viene pubblicato nel 1999 con il titolo “Stella Lucente”, esperienza che porterà, nel 2002, al più maturo “Alla Bua”, nato dalla collaborazione con la società romana Ethnosphere. Contemporaneamente viene realizzato il primo videoclip “Lu rusciu de lu mare” per la regia di Silvia Morani e Angelo Cricchi, apprezzato e lanciato in trasmissioni televisive musicali (il programma “Blob” di Rai 3 lo ha omaggiato riproducendolo per intero). Infine viene anche selezionato per le finali del Giffoni Film Festival e del Faenza Festival. Nel 2003 segue un secondo videoclip (ancora di Morani – Cricchi), “Pizzicarella”. Il successivo album, prodotto nel 2004 è “Limamo” (Sony – Etnosphere). Grande qualità ed intensità musicale, raffinate parentesi di delicatezza, e vorticose pizziche di singolare gaiezza. Il tutto completato da una interessante cover-omaggio a Fabrizio De Andrè, “Dolcenera”. La copertina del cd è una preziosa tavola omaggio di Piero Pizzi Cannella.

Il successivo lavoro discografico “Saratambula” risale alla primavera del 2007 completo di sublimi momenti di creatività e originalità ma senza mai perdere il contatto con la tradizione ed in seguito nel maggio 2010 l'album “Scattuni” rappresenta la maturità artistica del gruppo alternando brani di forte carica etno-popolare a brani più ricercati, innovativi ed elaborati. Insieme al cd è stato inoltre prodotto l'ultimo videoclip “Lucernaru” per la regia di Luciano Schito. I momenti salienti degli spettacoli live sono rappresentati dal cd "Alla Bua Live" del 2012 seguito da "Russu te sira" (2013) prodotto insieme all'innovativo videoclip "Lu maremotu" per la regia di Fernando Luceri, il successivo lavoro è il cd “Salenticidio” (2016) mentre il nuovo prodotto discografico è il cd "Aske" (2019) che rimarca ancora una volta l'attuale problema sociale della desertificazione del Salento dagli alberi di ulivo attaccati dalla xylella. Un grido di allarme dunque ma anche una sorta di speranza per una positiva ripresa degli ulivi del Salento.

EVENTI
Tra le più importanti partecipazioni degli Alla Bua si ricorda: “Tocatì”, festival internazionale dei giochi in strada (Verona); Tarantella Power (Badolato-CZ), Notte della taranta (Melpignano-LE); Giffoni film festival (Giffoni Valle Piana-SA); Notte della pizzica (Ugento-LE); Festival internazionale dell'oralità popolare (Torino); Ieri oggi domani l'Italia delle tradizioni (Roma); Università dell'Aquila (L'Aquila); Pisa Folk Festival (Pisa); 1° Campo Nazionale delle Tradizioni Italiche (Chiaravalle Centrale-CZ); Arena Music Festival (Arenabianca-SA); Festival dello Stretto (Reggio Calabria); Puglia Night Parade (Foggia); Imola in Musica (Imola); Festival del ballo popolare (Rivoli-TO); Incontro con la musica etnica (Fara Filiorum Petri-CH); 31° Incontro di folklore Internazionale (Penna Sant'Andrea-TE); Festival Del Mediterraneo (Perugia); Notte bianca (Agrigento); Popoli Festival delle differenze (Corsano-LE); Fiera Del Levante (Bari); Premio Barocco (Gallipoli – LE), Longlake Festival (Lugano-Svizzera), Festival testimonianze e azioni (Genova) e molti altri ancora.

(Aggiornato al 2019)

http://www.allabua.com/