Fratelli di Soledad

Canzoni contro la guerra di Fratelli di Soledad
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Fratelli di SoledadIl progetto Fratelli di Soledad (nome preso in prestito dal titolo del libro di George Jackson, attivista delle Black Panthers ucciso nel 1971) nasce nel 1989, dopo una breve parentesi col nome di Soledad Brothers. Fin dalle prime uscite i Fratelli mettono in chiaro le proprie intenzioni, fatte di ska e reggae contaminate da elementi combat rock, pop e testi (firmati quasi sempre da da Giorgio "Zorro" Silvestri) che trattano argomenti anche a sfondo sociale ma visti attraverso il filtro dell'ironia. La fervida attività live, caratterizzata dalle capacità di Roberto "Bobo" Boggio, vero animale da palco, aumenta la cerchia dei loro estimatori e nel 1992 arriva il primo disco in studio, intitolato "Barzellette e massacri", che contiene pezzi che diverranno veri e propri classici, come "Fratelli di Soledad", "Brescia Bologna Ustica", e "Radiomuffin". L'album di esordio viene seguito nel 1994 da "Gridalo forte". I Fratelli si lanciano a questo punto in un'impresa ardua ma proficua registrando "Salviamo il salvabile", raccolta di cover più o meno famose tratte dal repertorio della musica d'autore (e non) italiana. Nel 1996 pubblicano per la Virgin il loro quarto e ultimo album, "Balli e pistole", prodotto da Max Casacci, che si rivela piuttosto diverso dal precedente repertorio. Dopo più di 500 concerti in tutta la penisola, un'apparizione a Valencia in Spagna e la partecipazione ai più importanti festivals rock italiani, da Arezzo Wave a Sonoria a Pellerossa, nel 1998 il gruppo si scioglie, congedandosi dal proprio gruppo torinese in un indimenticabile ed emozionante concerto al Barrumba di Torino, strapieno per l'occasione. Dopo quattro anni di silenzio il gruppo si è ricomposto e quelle che avrebbero dovuto essere tre uniche uscite live previste per il Festival Independent Explosion 2002 si sono presto trasformate in un tour di 60 date. Alcuni di questi concerti sono stati registrati e nel giugno 2003 è uscito in tutti i negozi su etichetta Mescal un album dal vivo, "Sulla strada 2002", contenente tre brani inediti e nuove versioni live di canzoni riferite ai precedenti lavori della band. Da segnalare la partecipazione durante l'anno 2003 ad alcuni importanti festival quali: Tora Tora 2003, Arezzo Wave 2003, Independent Days 2003, Chicobum Festival 2003/2004, Traffic Torino Festival 2004. A nove anni di distanza da "Balli e pistole", i Fratelli di Soledad tornano con "Mai dire mai", edito da Manifesto CD. Da segnalare anche la loro partecipazione al disco cover deandreiano "Mille papaveri rossi", edito da "A-Rivista anarchica", in cui hanno eseguito una versione di "Fiume Sand Creek".

http://www.fratellidisoledad.it