Caterina Caselli

Chansons contre la Guerre de Caterina Caselli
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Caterina Caselli
La seguente è la biogradia "ufficiale" di Caterina Caselli. Avverto che ho delle riserve enormi sul personaggio e sulla sua "illuminata attività imprenditoriale" tanto esaltata nel testo che segue, dal quale mi dissocio quasi interamente soprattutto per quel che riguarda la sua ultima parte. Considero Caterina Caselli uno dei peggiori risultati dell'establishment discografico italiano.
(Riccardo Venturi)

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La biografia imprenditoriale di Caterina Caselli Sugar non può andare disgiunta dalla sua biografia artistica.
E’ la stessa passione che le muove, la stessa energia, la stessa sofferenza partecipante, lo stesso impegno caparbio nella ricerca del meglio in un settore, quello della musica popolare contemporanea, dove se è vero che "fatturato è bello" non sempre il "bello" fa fare fatturato, e dove il numero di copie vendute resta la chiave per affermare il successo di un brano e di un artista.
Eppure è solo l’attenzione costante alla qualità che spiega il successo artistico e imprenditoriale di Caterina che ha trasferito la capacità di emozionare il pubblico dei suoi concerti nella capacità di dare forma ai talenti altrui, di costruire, con gli occhi e la mente sempre rivolti alla sfida del mercato internazionale, le premesse del rilancio e del consolidamento del Gruppo Sugar tornato ai vertici europei dopo le angustie degli anni ‘80.
In tempi di crisi del disco è particolarmente importante sottolineare questo atteggiamento che continua a cercare nuovi talenti e nuovi modi per farli conoscere nonostante si riducano le risorse per la ricerca e lo sviluppo.

Caterina Caselli nasce a Modena il 10 aprile 1946, e trascorre la sua infanzia nella vicina Sassuolo.
A quattordici anni dà i suoi primi spettacoli come cantante e bassista del gruppo "Gli Amici", e nel 1964 partecipa al Festival di Castrocaro.
Nel 1965 si esibisce a Roma, prima al "Capriccio" e poi al famoso "Piper" dove viene "scoperta" da Ladislao Sugar che la ingaggia per la CGD.
Nel 1966 con il famoso "casco d'oro" inventato per lei dai parrucchieri milanesi Vergottini partecipa in coppia con l'allora popolarissimo Gene Pitney al Festival di Sanremo interpretando "Nessuno mi può giudicare", il brano-chiave della sua identità musicale che da un giorno all'altro le dà grandissima popolarità.
Dal 1966 al 1971 Caterina Caselli consolida il suo successo artistico vincendo le principali competizioni canore nazionali come il Festivalbar, la "Gondola d’oro", il "Cantagiro", piazzandosi ottimamente nelle prime gare televisive come Canzonissima e partecipando anche a tre film musicali molto popolari: "Nessuno mi può giudicare", "Perdono", "Io non protesto, io amo".

In questi anni il nome di Caterina Caselli è legato a canzoni come "Perdono", "Cento giorni", "Il cammino di ogni speranza", "Sono bugiarda", "Il volto della vita", "Insieme a te non ci sto più", "Il Carnevale".
Si tratti di versioni italiane di grandi successi del pop internazionale ("I'm a believer","Days of Pearly Spencer"), o dei primi frutti dell’ingegno di nuovi autori ancora poco conosciuti come Paolo Conte o Francesco Guccini.
Questo mix di attenzione agli artisti del mercato internazionale e a una creatività che spazia al di fuori dell’ortodossia melodica è già la "bussola" cui affida il suo percorso artistico e imprenditoriale.

Dopo il matrimonio con Piero Sugar e la nascita di Filippo nel 1971 Caterina Caselli abbandona il ruolo di interprete.

Il lavoro di produttore discografico comincia nel 1978 con il lancio della sua etichetta "Ascolto" finanziata dalla CGD, che in pochi anni scopre e impone all’attenzione del pubblico e del mercato artisti come Pierangelo Bertoli, Fanigliulo, Mauro Pagani, gli Area con Demetrio Stratos. Assorbita la Ascolto in CGD, Caterina lancia Enrico Ruggeri, Raf e Francesco Baccini, lavora con Ornella Vanoni, costruisce il successo internazionale di Paolo Conte (dall’album "Sotto le stelle del Jazz" in poi) e nel 1987 "progetta" il trio Tozzi-Morandi-Ruggeri che vince il Festival di Sanremo di quell’anno con "Si può dare di più".

Ceduta CGD a Warner Music, nel 1989 Caterina fonda la Insieme-Sugar dove inizia la nuova attività di imprenditrice oltre che direttore artistico, e già nel 1990 la nuova etichetta è protagonista del mercato con la produzione della sigla ufficiale dei Campionati Mondiali di Calcio: "Un'estate italiana " nella versione italiana cantata da Gianna Nannini e Edoardo Bennato, ovvero "To be Number One" nella versione internazionale del suo compositore Giorgio Moroder. Il brano, la prima sigla di un evento internazionale, che viene realizzata e prodotta da una Società Italiana, rimane per nove mesi consecutivi ai primi posti delle classifiche italiane, europee e sud americane.

Come Ascolto e CGD furono la culla di molti nuovi talenti negli anni ottanta, Insieme-Sugar è la nuova fucina che negli anni novanta continua il lavoro di ricerca, selezione e produzione di nuovi artisti come Paolo Vallesi (che vince la sezione Giovani/Nuove Proposte del Festival di Sanremo 1991), Aeroplani Italiani (Premio della Critica a Sanremo 1992), Gerardina Trovato (che arriva seconda nel 1993), Andrea Bocelli (che vince la sezione Giovani nel 1994) e di grandi successi discografici come "Le persone inutili", "La forza della vita", "Zitti zitti", "Ma non ho più la mia città", "Il mare calmo della sera", "Non è un film", che portano l’etichetta a raggiungere nel 1994 il 3,1% di presenza in un mercato del disco altrimenti dominato dalle multinazionali.

Nel 1993 Caterina Caselli diventa Vice Presidente di Messaggerie Musicali s.p.a., che sta rilanciando il proprio punto vendita di Milano (il più grande megastore multimediale della città) ed avviando il rilancio di quello altrettanto "storico" di Roma, e nello stesso anno diventa Amministratore Delegato della Edizioni Suvini Zerboni, società holding del Gruppo Sugar e una tra le più importanti Case di Edizioni Musicali italiane (fondata nel 1907), con un catalogo che comprende oltre alla musica leggera un’importante sezione di Musica Classica.

In questa veste Caterina Caselli segue anche l'attività dei compositori classici, dal decano Goffredo Detrassi (deceduto a febbraio 2002) a Ennio Morricone, Luis de Pablo, Henry Pousseur, Aldo Clementi, Ivan Fedele, ai più giovani, come Alessandro Solbiati, Giovanni Verrando, Riccardo Nova, l'attività dei quali è proiettata oltre i confini nazionali, partecipando ai più prestigiosi Festival di Musica Contemporanea europei e statunitensi, sempre alla ricerca di un ideale percorso di convergenza fra musica popolare e musica colta.

Dal 1995 il successo del marchio Sugar si identifica molto con Andrea Bocelli che con il brano "Con te Partirò" (solo quarto al Festival di SanRemo di quell’anno) comincia una avventura internazionale cercata e sostenuta da Caterina con tutto il suo impegno e che non ha paragoni nella storia della musica popolare italiana: premi internazionali come Echo Award, World Music Awards, Golden Globe; uno status di superstar che ne fa l’ospite ricercato non solo di artisti e di "media", ma di capi di stato e di governo in tutto il mondo, ma soprattutto quasi cinquanta milioni di copie vendute finora in tutto il mondo dei suoi dischi pop come Romanza, Il Mare calmo della sera, Sogno, Cieli di Toscana (uscito contemporaneamente in dodici diverse versioni in 56 paesi del mondo), operistici come Verdi, Boheme, Tosca, e classici come Viaggio Italiano, Arie, Arie Sacre e il più recente Sentimento dedicato alle romanze da camera che ancora una volta ha ottenuto risultati di vendita impensabili per un disco classico con oltre mezzo milione di copie in Inghilterra e oltre due milioni di copie negli Stati Uniti.

Ma Caterina non si siede sugli allori e ogni anno sforna nuove idee, elabora progetti.

Così prosegue il lavoro su Elisa, giovane cantautrice friulana che compone e canta in inglese, che Caterina impone all’attenzione della critica e del pubblico prima con gli album "Pipes and Flowers" (Premio della Critica e miglior Opera Prima al Club Tenco nel 1998) e "Asile’s World", poi con il primo brano in italiano ("Luce") che le dà la vittoria al Festival di Sanremo 2001 e con l’album "Then comes the sun" che le frutta due MTV Awards, due FIMI Awards, ma soprattutto l’attuale progetto acustico e multimediale "Lotus" che comprende un lungo tour teatrale, un DVD, un sito internet innovativo, e il lavoro in corso negli Stati Uniti con uno dei più importanti produttori del mondo come Glen Ballard che a suo tempo ha portato al successo personaggi come Alanis Morissette (e tantissimi altri) e che Caterina ha, come al solito, perseguito con cura e determinazione.

Così rimette a fuoco personaggi già noti come la "Piccola orchestra Avion Travel" che porta dalle manifestazioni di nicchia come il Festival di Recanati e il Club Tenco al successo nazionale e internazionale del Festival di Sanremo, dove nel 1998 vincono il Premio della Critica (con "Dormi e Sogna", giuria presieduta da Michael Nyman) e nel 2000 addirittura il Festival stesso con "Sentimento", un successo che frutta un contratto di distribuzione in Francia con la EMI.

Così è nato il progetto dei giovanissimi Gazosa che nello stesso anno di Elisa vincono la sezione Nuove Proposte del Festival di SanRemo con quello che diventerà uno dei tormentoni dell’estate ("WWW mi piaci tu"), e nel 2002 pubblicano il loro primo album.

Così recuperando una tradizione cara al Gruppo Sugar che tra gli anni sessanta ed ottanta ha realizzato le colonne sonore di molti tra i più importanti film italiani ( scritte da Ennio Morricone, Piero Piccioni, Giulio Nascimbeni),
produce la musica scritta da Ennio Morricone per "Nostromo", imponente produzione internazionale di RAI e BBC, quella per "Tano da morire", film cult di Roberta Torre presentato con successo al Festival di Venezia, e fra il 2001 e il 2002 quella dei film "Vajont" e " Aida degli alberi" che contengono anche le voci di Andrea Bocelli e di Filippa Giordano. Nel 2003 una versione modernissima del brano "Almeno tu nell’universo" incisa da Elisa per il film di Gabriele Muccino "Ricordati di me" rimane a lungo al vertice della classifica dei "singoli".

Grazie a Bocelli dunque ma anche alle buone affermazioni nazionali (Elisa, Gazosa, Avion Travel) e internazionali di altri artisti (Filippa Giordano) e alla instancabile attività di scopritrice di talenti e di produttrice di musica, Sugar è classificato da "Billboard" come il terzo produttore fonografico in Europa già dal 1997, mentre per il Financial Times dal 1999 è secondo in Europa solo alla Virgin.
E' il primo caso in Italia di una "esportazione" artistico-imprenditoriale che non riguarda un "singolo" artista o il lavoro di una Società multinazionale, che per la sua stessa struttura ha più facilità di rapportarsi col mercato straniero. In analogia col mondo della moda è l’esportazione di una "griffe", è l’idea della bottega artigiana, fatta di amore per la tradizione ma anche di ricerca del nuovo e di cura estrema del particolare, che riesce a trovare un suo spazio nel mercato globale.

Dal 1990 in poi, ad ogni edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo Caterina Caselli ha saputo portare nuove proposte musicali: giovani talenti da lei scoperti come Paolo Vallesi, Gerardina Trovato, Andrea Bocelli, Filippa Giordano, Gazosa, oppure artisti già affermati come Avion Travel e Elisa, tutti collegati tra loro per personalità e originalità, anche se diversi per genere e gusto. E anche quando le cose non vanno come dovrebbero la partecipazione lascia il segno e l’apprezzamento della critica per la sua originalità e qualità produttiva è unanime.

Una capacità di ricerca, di selezione e di sviluppo che non si limita agli interpreti ma che si estende agli autori e ai compositori, molti dei quali (Conte, Bigazzi, Tozzi, Sartori, Quarantotto, Bonomo, Servillo, Mesolella) hanno trovato nella politica di contaminazione di genere perseguita da Caterina e dal suo Gruppo editoriale una strada per l’affermazione in Italia e nel mondo.

Caterina Caselli Sugar, che dal 1999 è Vice Presidente del Gruppo Sugar e Amministratore Unico della SugarMusic, ha ricevuto per la sua attività imprenditoriale, insieme a grandi riconoscimenti italiani e stranieri, il Premio "Mela d’Oro" dalla Fondazione Belisario, che nel 2002 la inserisce nella lista delle 122 top manager più brave d'Italia, e il Premio "Firenze Donna", insieme a Emma Bonino e Nicole Fontaine, Presidente del Parlamento Europeo.

Negli ultimi anni Caterina Caselli Sugar è impegnata in prima persona nella lotta contro la pirateria e la diffusione illegale della musica sia sui media che in tutte le occasioni in cui è opportuno far sentire la voce di questa industria che sta pagando un prezzo altissimo in termini di minori ricavi e quindi di minore capacità d’investimento sul nuovo.