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Prima del 2008-5-28

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Dall'ultima galleria

Dall'ultima galleria
Questa canzone sul G8 fa venire i brividi: Alessio Lega è un vero e proprio poeta, che sa riportare alla perfezione ogni dettaglio, con un'analisi lucida e spietata, di ciò che accadde in quei tristi giorni una canzone fondamentale, che tutti coloro che lottano contro la repressione dovrebbero sapere a memoria (anche se ammetto che è veramente difficile impararla).
Andrea 23/5/2008 - 13:39
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The White Cliffs Of Dover

The White Cliffs Of Dover
THE WHITE CLIFFS OF DOVER
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 23/5/2008 - 12:48
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Carne umana per colazione

Carne umana per colazione
Dall'album "Per brevità chiamato artista" (2008).
Hey,
(continua)
inviata da Antonio Piccolo 23/5/2008 - 00:10
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Finestre rotte

Finestre rotte
Un blues dall'album "Per brevità chiamato artista" (2008).
C'è gente senza cuore in giro per la città!
(continua)
inviata da Antonio Piccolo 22/5/2008 - 23:36
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Rat

Rat
Ecco la traduzione:
GUERRA
(continua)
inviata da Dada 22/5/2008 - 21:58
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We Believe

We Believe
da quando l'hanno scritta mi e sempre piaciuta una delle migliori canzoni al mondo. dai raga continuate così!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
22/5/2008 - 19:30
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Mirësia dhe e vërteta

Mirësia dhe e vërteta
[1998]

"In 1998, Albërie Hadërgjonaj became the first Kosovar-Albanian singer to win the contest with the ballad Mirësia Dhe E Vërteta. The song had a humanitarian anti-war message and is often referred to as a song for Kosovo, relating to the 1998-1999 turmoil."

La canzone permise a Albërie Hadërgjonaj, una delle più note cantanti albanesi, di vincere il più importante festival della canzone albanese, il Festivali I Kengës. E' generalmente considerata una canzone umanitaria e contro la guerra, in relazione agli eventi del 1998-1999. Da sottolineare il fatto che Albërie Hadërgjonaj è kosovara di nascita. Il testo della canzone è stato reperito su questa pagina; il titolo significa "La bontà e la verità".
Pse sytë e nënës janë mbuluar me lotë
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 22/5/2008 - 15:20
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Beati noi

Beati noi
Anni '70, il funerale di un compagno, probabilmente ucciso. Del contesto non so dire altro.
La canzone è tratta dall'album "I treni per Reggio Calabria" (Dischi del sole, 1975).
Beati noi che dal cimitero
(continua)
inviata da Maria Cristina 22/5/2008 - 13:32
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Walking on a Thin Line

Walking on a Thin Line
[1983]
Album: "Sports"
Testo e musica di A. Pessis/K. Wells
Lyrics and music by A. Pessis/K. Wells

The war had been over for 9 years when this song came out. It's about the lasting mental effects (post traumatic stress) that result from combat. At this time Americans were beginning to look at Vietnam Veterans a different way. They began to understand that just because the war was unpopular does not mean that you shun the veterans.

I feel that one thing that made post traumatic stress worse in many cases was the tendency of many Americans to neglect, ignore and sometimes even abuse those who fought. Thankfully, that attitude has really changed in the past 30 years. But it came too late for some Vietnam Veterans.
(From members.tripod.com)
Sometimes in my bed at night,
(continua)
inviata da daniela -k.d.- 22/5/2008 - 01:46
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Аисты

Аисты
Ho scoperto recentemente Vladimir Vysotskij grazie alla versione italiana delle sue canzoni ad opera di Eugenio Finardi. Dopo, le ho cercate ed ascoltate anche in lingua originale (quelle che sono riuscito a trovare). Nonostante io sia un appassionato che da molti anni cerca ed ascolta musica dei più sperduti cantautori anarchici e libertari di tutto il mondo, non conoscevo questo artista. Questo mi ha fatto riflettere. Cominciare ad apprezzare la sua arte, e di pari passo scoprire la vicenda umana di quest'uomo straordinario mi ha emozionato come quando ero un bambino ed iniziavo ad ascoltare De Andrè, poi Bob Dylan, quando ancora non ero perfettamente in grado di cogliere tutto quello che era nascosto dietro e dentro le loro parole, ma già intuivo che mi avrebbero cambiato la vita. Iniziare ad ascoltare Vladimir Vysotskij significa entrare in un mondo.
Che ancora sto imparando a conoscere, ma di cui avverto la intima quanto terremotante capacità di rivoluzionare una coscenza.
Allanon 21/5/2008 - 18:44
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Addio mia bella addio

Addio mia bella addio
mia nonna Lina me la cantava così
Il mio sacco è preparato
(continua)
inviata da serena da pisa 21/5/2008 - 17:44
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Gloria

Gloria
Uno dei brani di cui si compone la "Misa para el Tercer Mundo", scritta da padre Carlos Mugica nel 1974, poco prima di essere assassinato dalla "Triple A", uno degli squadroni della morte della giunta militare argentina (1976-1983).

Testi di Carlos Mugica
Musiche di Roberto Lar.
Interpretazione del Grupo Vocal Argentino Nuevo.
(Alessandro)
Gloria a Dios que es el amor
(continua)
inviata da Alessandro 21/5/2008 - 15:52
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La memoria

La memoria
A proposito di padre Mugica, citato nella canzone, ho trovato a questo indirizzo il famoso e raro disco "Misa para el Tercer Mundo" (1974) scritto proprio da Carlos Mugica, con le musiche di Roberto Lar e l'interpretazione del Grupo Vocal Argentino Nuevo.

Questo l'indirizzo per scaricare il disco:
Alessandro 21/5/2008 - 15:24
Gelem, gelem è l'inno dei Rom di tutto il mondo, un canto nato direttamente dallo sterminio dei popoli gitani per mano dei nazisti (il Porrajmos). In tempi di pogrom "bipartisan", la sua presenza in questo sito è semplicemente indispensabile. Siamo tutti zingari! Contemporaneamente è stato istituito un nuovo percorso su I Rom, il razzismo, il Porrajmos.
Riccardo Venturi 21/5/2008 - 02:40
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Chanson dans le sang

Chanson dans le sang
Messa in musica dal compositore franco-ungherese Joseph ‎Kosma in “Kosma-Prévert : Chansons de Joseph Kosma sur des poèmes de Jacques Prévert, ‎Vol.2”‎
Il poeta americano Lawrence Ferlinghetti la tradusse ‎con il titolo “Song in the Blood”.‎
Con lo stesso titolo Joan Baez la recitò nel suo album “Baptism: A Journey Through Our ‎Time” del 1968.‎

(Bartleby)
Il y a de grandes flaques de sang sur le monde
(continua)
inviata da jacky fluttaz 20/5/2008 - 22:54
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Pas en France

Pas en France
La petite fille aux yeux tristes
(continua)
inviata da jacky fluttaz 20/5/2008 - 22:35
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Mai 68

Mai 68
Album: "Ma petite fille de rêve"(1974)


Parfois les gouvernants font la guerre à leur propre peuple.
La branche a cru dompter ses feuilles
(continua)
inviata da jacky fluttaz 20/5/2008 - 22:32
Percorsi: 1968 e dintorni
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La rouille

La rouille
[1972]
Paroles: Jean-Pierre Kernoa
Musique: Maxime Le Forestier
Testo di Jean-Pierre Kernoa
Musica di Maxime Le Forestier
Album: Mon frère

Più che una vera canzone contro la guerra, una canzone di amore (anzi, di amore finito) con qualche spunto in tema (la ruggine che si posa sui fucili e che corrode le sbarre delle prigioni). Dal primo, storico album di Maxime Le Forestier, una canzone comunque molto bella.
L'habitude nous joue des tours
(continua)
inviata da jacky fluttaz 20/5/2008 - 22:22
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Working Class Hero

Working Class Hero
vi dico la mia..il senso di questa canzone secondo i vs commenti è la religione, la democrazia, ecc, valori molto grandi, importanti, che non mi sento di commentare. Ma parla anche di un'altra cosa: la SOPRAVVIVENZA, la violenza psicologica, le pressioni e soprattutto l'annientamento dell'autostima e dell'essre umano, del fatto che poi essere eroi vuol dire anche semplicemente rimanere se stessi nonostante tutto, senza indurirsi ma continuare ad avere fiducia nel futuro e negli altri nonostante le ferite. e nonostante quelli"in cima" continuino a vincere...
Debora 20/5/2008 - 21:18
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L'Internationale

L'Internationale
HINDI / HINDI 1

Avevamo già avuto una "versione Hindi" rivelatasi poi del tutto falsa. Finalmente, da questa pagina di en.wikipedia, ecco uno dei veri testi in hindi, con ricostruzione in caratteri devanagari e doppia traslitterazione grafematica e tradizionale. La traduzione è di Kaushik Ghosh. La versione sembra essere basata, dalle notizie reperite su en.wikipedia, sulla versione in Bengali.



A "Hindi version" that proved totally false had been included formerly in this site. Finally, from this en.wikipedia page, here's a real set of Hindi lyrics of the Internationale, with reconstruction in devanagari characters and double Romanization, both scientific and traditional. Translation by Kaushik Ghosh. According to en.wikipedia, this version appears to be based upon the Bengali version. [AWS/CCG Staff]
इन्तर्नास्योनाल
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2008 - 15:26
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L'Internationale

CINESE [5] / CHINESE [5]

La versione dell'Esercito Rivoluzionario Nazionale (1926). In occasione della commemorazione del 55° anniversario della Comune di Parigi, il 18 marzo 1926, l'Esercito Rivoluzionario Nazionale fece stampare uno spartito con tre strofe dell'Internazionale in lingua cinese, press'a poco corrispondenti alla prima, seconda e sesta strofa dell'originale francese di Eugène Pottier. In questa unica pagina riproduciamo sia il testo in caratteri tradizionali dell'epoca, sia quello in caratteri semplificati; segue la trascrizione in pinyin.

"La presente versione [...] è stata tradotta da 萧三 (Xiao San)(1896-1983), un poeta assai famoso, mentre si trovava nel 1923 a Mosca. È basata principalmente sulla versione originale francese, ma presenta anche diverse modifiche." [Xu Jiayu]

When commemorating the 55th anniversary of the Paris Commune on 18 March 1926, the National Revolutionary... (continua)
a. Caratteri tradizionali
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2008 - 15:07
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L'Internationale

GAELICO IRLANDESE [2] / IRISH GAELIC [2]

La seguente è invece la versione letterale della prima strofa e del ritornello dell'originale francese. Proviene anch'essa dal Sito del Partito Comunista d'Irlanda, dov'è però attribuita -a nostro parere erroneamente- a Máirtín Ó Cadhain (che è invece l'autore della versione classica in rima).

The following is a literal translation of the first verse and refrain of the French original into Irish Gaelic. Also reproduced from the Communist Party of Ireland, where it is, however, credited -wrongly, in our opinion- to Máirtín Ó Cadhain (the author of the standard Irish version).
[AN tINTERNATIONAL]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/5/2008 - 13:03
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Et pourtant dans le monde

Et pourtant dans le monde
1969
Tu me diras que j'ai tort de chanter
(continua)
inviata da carles viadel 20/5/2008 - 12:19
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Pitzinnos in sa gherra

Pitzinnos in sa gherra
la parola giusta è: capolavoro!!
Pietro 19/5/2008 - 21:58
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Je ne suis pas bien portant

Je ne suis pas bien portant
Si tratta esclusivamente di una traduzione (più o meno) letterale che non ha e non può avere nessuna pretesa di rendere, seppur minimamente, le rime e le assonanze del testo originale. Una vera "traduzione" dovrebbe semplicemente...accettare le regole del gioco e procedere in italiano non seguendo minimamente il testo francese. Questa versione serve soltanto a capire ciò che si dice nell'originale.
NON MI SENTO TANTO BENE
(continua)
19/5/2008 - 19:48
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99 Luftballons

99 Luftballons
qst canzone è troppo bella e il testo anche... l' ho sentita a scuola per la prima volta e mi è piaciuta subito!!
Ciao 3 B =)!!
Sah^^ 19/5/2008 - 19:45
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L'Internationale

L'Internationale
TAGALOG (PILIPINO) [3] / TAGALOG (PILIPINO) [3]




Pandaigdigang awit ng manggagawa ("Inno internazionale dei lavoratori"). Questa che è probabilmente la prima versione dell'Internazionale in tagalog (filippino) fu creata nel 1930 da Juan Feleo (1896-1946) dell'allora Partido Komunista ng Pilipinas (Partito comunista delle Filippine). Era basata sulla versione americana; invece di "Internationale" era però intitolata Pandaigdidang awit ng Manggagawa. L'inno originale fu poi utilizzato dall'intero movimento di sinistra; tuttavia, il termine komunismo fu sostituito con sosyalismo o con demokrasya.

The original Internationale was created in 1930 by Juan Feleo (1896-1946) of then Partido komunista ng Pilipinas. It was based on the American version of that said song. Instead of "Internationale", it was then literally called Pandaigdigang awit ng Manggagawa ("The International Workers' Anthem").... (continua)
PANDAIGDIGANG AWIT NG MANGGAGAWA
(continua)
inviata da Arisztid 19/5/2008 - 19:32
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Le dormeur du val

Le dormeur du val
je l'aime....oh arthur!
il est ma vie et ma meurte!
(gloria)

Bellissimo quel che hai detto, gloria, ma permettimi una piccola correzione: ma mort, non *ma meurte. Un francese capirebbe qualcosa come: "è il mio omicidio". Saluti cari! [RV]
19/5/2008 - 19:23
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Blowin' in the Wind

Blowin' in the Wind
è una canzone molto bella
luca 19/5/2008 - 19:16
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Guerra civile

Guerra civile
[2002]
Da/From: "Le origini"
Guerra civile famigliare
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/5/2008 - 15:12
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Souvenirs, Attention, Danger

Souvenirs, Attention, Danger
Sull'aria di una canzone di Serge Lama, una feroce canzone contro il leader dell'estrema destra francese Jean Marie Le Pen, che nel 1986 Mitterand machiavellicamente legittimò per contrastare Chirac.

"Cette imitation de Serge Lama me vaut un procès avec Jean-Marie Le Pen". Thierry Le Luron
Personne n'avoue que pour lui il a voté
(continua)
inviata da Alessandro 19/5/2008 - 12:10
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Solstizio di Nassirya

Solstizio di Nassirya
una banalita'
19/5/2008 - 02:05




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