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La cantata rossa

La cantata rossa
Ultimo brano della Cantata rossa per Tall el Zaatar (testo completo)


«Ci sono momenti in cui si fa fatica a scrivere di musica. Ci sono momenti in cui la musica neanche la si vorrebbe sentire, per stare fermi e meditare. Questo è un momento così. Ma la potenza della musica è infinita e anche sull'orlo di una tragedia riesce a farsi strada, ad arrivare fino a te e a parlarti con i suoni e le parole giuste. E allora come lo si deve leggere se non come un segno del destino (beffardo? Benevolo? A voi la scelta) il fatto che proprio da quest'estate sia finalmente disponibile in cd un disco seminale?

"La cantata rossa per Tall El Zaatar" con cui Gaetano Liguori (jazzista, autore delle musiche) e Giulio Stocchi (poeta-operaio, autore dei versi) hanno voluto nel lontanissimo 1977 celebrare la tragedia del popolo palestinese, ricordando la strage del 1976, l'epilogo di un processo di vera e propria... (continua)
Ma che nessuno
(continua)
20/11/2004 - 11:18
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La complainte de Louis-Marie Jossic

La complainte de Louis-Marie Jossic
[2003]
Musica di Patrick Ewen
dall'album "Marines"

Ultimo grande vascello di linea in legno, varato nel 1855, il trialbero "La Bretagne" fu presto superato dagli sviluppi della guerra moderna e la sua missione più memorabile fu quella di accogliere a bordo, nel 1858, Napoleone III, l'imperatrice Eugenia e la Regina Vittoria in visita ufficiale. A partire dal 1865, la nave fu messa alla fonda nella rada di Brest e divenne la nave-scuola della marina militare francese.
Le giornate a bordo erano terribili per le reclute. E' senz'altro a bordo del "Bretagne" che fu composta, da uno dei suoi "ospiti", la famosa "Triste vie du matelot", severamente proibita dalla marina francese esattamente come, nell'esercito, un secolo dopo fu vietato il canto del Déserteur di Boris Vian.
Louis-Marie Jossic, nato a Lavau-sur-Loire nel 1859, fece il suo apprendistato di marinaio a bordo del "Bretagne" nel... (continua)
Comme un goéland seul dans la tempête,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 23:09
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Libero

Libero
attualissima, propone un punto di vista comunque diverso, alternativo, in fondo, se anche noi non siamo dalla parte "sbagliata" è solamente per una serie di circostanze spesso non dipendenti dalla nostra volontà
si puo' ascoltare la canzone originale sul sito: www.vitaminic.it cercando come autore alessioblve
Mi chiamo Libero
(continua)
19/11/2004 - 17:47
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Shoot The Dog

Shoot The Dog
Written, arranged and produced by George Michael.
The Copyright is owned by G.K.Panayiotu.
Released on August 12th, 2002
And on the 2004 album Patience

Il più controverso videoclip della carriera di George Michael, non parla di sesso ma di politica! Doveva essere un modo divertente di criticare il premier inglese Tony Blair, accusato di essere "il cane di George W. Bush", ovvero di condurre una politica estera troppo asservita agli interessi americani. E invece si è trasformato in un boomerang: l'opinione pubblica americana lo ha preso come una dichiarazione di scarsa simpatia nei confronti del paese dove, tra l'altro, George Michal risiede da qualche anno (a Los Angeles, per la precisione, dove vive il suo fidanzato). Le polemiche non hanno però fermato il cantante anglo-cipriota, che dopo il videoclip ha lanciato "Shoot The Dog" anche come singolo.

Statement of George Michael to... (continua)
GTi, Hot Shot,
(continua)
19/11/2004 - 15:37
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The Grave

The Grave
[1971]
Parole e musica di Don McLean.
Nell'album "American Pie"
Interpretata anche (nel 2003) da George Michael
The grave that they dug him had flowers
(continua)
19/11/2004 - 15:30
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A Bullet For Everyone

A Bullet For Everyone
Album: "Illumination" (2002)

Weller releases anti-war song - BBC News
Everybody doing it
(continua)
19/11/2004 - 15:27
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Ojú

Ojú
(2003)
Album: Ojú
¡¡OJÚ!!, que ya no hay 20 pavos
(continua)
19/11/2004 - 15:21
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If I Was President

If I Was President
Album Welcome to Haiti/Creole 101
If I was president,
(continua)
19/11/2004 - 14:30
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B.O.B. (Bombs Over Baghdad)

B.O.B. (Bombs Over Baghdad)
Album: Stankonia (2000)

Divertente un aneddoto su questa canzone, che dà anche idea dell'intelligenza media dei guerrafondai. Una tennista statunitense, il giorno dopo l'inizio dei bombardamenti, doveva disputare una partita, e prima di giocare fece trasmettere questa canzone dagli altoparlanti dello stadio "per essere vicina ai soldati"! Ricordo anche i radicali che, durante un raduno pro-USA e pro-guerra, fecero suonare "Born in the USA" di Springsteen, che non è assolutamente una canzone apologetica!
(Francesca)
[Dre]
(continua)
19/11/2004 - 14:26
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La ville que j'ai tant aimée

La canzone originale, che può essere anche vista alla sezione dedicata a Phil Coulter assieme alla versione francese di Hugues Aufray. Come specificato nel commento al testo francese, i Tri Yann hanno veramente riscritto la canzone adattandola a Orvault e alla sua storia. Ma la canzone di Coulter è dedicata a Derry e riporta direttamente sia alla "Domenica di sangue" del 30 gennaio 1972, per la quale si veda, ovviamente, anche Sunday, Bloody Sunday degli U2, e all' "Operazione Motorman", l'occupazione militare inglese della medesima città, tra il luglio e l'agosto sempre del '72.
La ville que j'ai tant aimée
THE TOWN I LOVED SO WELL
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/11/2004 - 04:54
Leggete l'incredibile e tragica storia narrata nella canzone dei Tri Yann Kerfank 1870, che parla dei soldati bretoni tenuti prigionieri nel lager di Conlie durante la guerra franco-prussiana. Una canzone che fa davvero meditare. La sezione dedicata ai Tri Yann è stata del tutto ristrutturata, con l'aggiunta di nuove canzoni e versioni.
Riccardo Venturi 19/11/2004 - 03:29
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La mia morosa cara

anonimo
La mia morosa cara
canzone popolare lombarda, cantata anche da Nanni Svampa

"Canzone popolare lombarda del primo Ottocento (vedi riferimento all'industria della filatura), di soggetto amoroso, il cui testo durante il Risorgimento fu 'aggiornato' con le strofe relative alla partenza dei soldati per la guerra e al dolore per la loro morte. L'ultima strofa, di origine bergamasca, mostra un esplicito rifiuto alla guerra o meglio alla coscrizione obbligatoria, e si riferisce quindi al periodo unitario. Si evidenzia come il fenomeno del banditismo come forma di opposizione alla coscrizione, mascroscopico nel Sud, non fosse limitato a quelle regioni, bensì fosse diffuso anche nelle regioni del Nord, testimoniato anche da altri canti contro i 'piemontesi'."

Dal sito del coro Pane & Guerra
(Bernart Bartleby)
La mia morosa cara
(continua)
18/11/2004 - 22:07
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Imagine

Imagine
ESPERANTO / ESPERANTO [1] - -Manuel Pancorbo

Versione in esperanto di Manuel Pancorbo, da Esperanto Panorama
Esperanto version by Manuel Pancorbo from Esperanto Panorama
IMAGU
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2004 - 17:52
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La guerre de '14-'18

La guerre de '14-'18
Eduardo Peralta è uno dei maggiori cantautori cileni, specializzato nella traduzione della canzoni di Brassens.
LA GUERRA DEL '14
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 18/11/2004 - 17:40
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L'informazione

L'informazione
da "Skamobile" (1997)
Ovunque senti o leggi o guardi la tv
(continua)
18/11/2004 - 15:28
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Violenza

Violenza
da "Skamobile" (1997)
Estremismo generale
(continua)
18/11/2004 - 15:23
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Palestina

Palestina
Da "Canzoni, preghiere, danze del II millenio" (1989)
Galilea Samarìa
(continua)
18/11/2004 - 12:49
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Si può dare di più

Si può dare di più
(G.Bigazzi - U.Tozzi - R. Riefoli)

Questa canzone, decisamente bruttina e banale, rubò nel 1987 a Sanremo il primo posto a "Quello che le donne non dicono", un classico di Fiorella Mannoia (scritta fra l'altro da Ruggeri, uno degli interpreti della canzoncina vincente).

Il trio nacque negli spogliatoi della Nazionale Cantanti, il team benefico-calcistico fondato da Morandi e Mogol.
L’idea di un brano che esortasse alla solidarietà fu probabilmente ispirata dalle alleanze di star anglosassoni che nel 1985 avevano fruttato i brani “Do They Know It's Christmas?” e “We Are The World”, nonché l’evento Live Aid.

Fu Tozzi, unico dei tre a non aver mai partecipato al Festival, a scrivere il brano insieme all’amico Raf e a Giancarlo Bigazzi, che avevano concepito le prime strofe durante una festa natalizia a casa di Caterina Caselli. Alla scrittura non collaborarono Morandi, non ancora diventato... (continua)
In questa notte di venerdì
(continua)
18/11/2004 - 12:05
Vorrei ringraziare José Colaço Barreiros per averci inviato molte canzoni portoghesi, alcune con parole composte da grandi poeti (come Fernando Pessoa o Sophia Andresen). Penso che Riccardo provvederà presto alle traduzioni (vero?*)
Grazie anche per la versão um tanto livre del Déserteur.
*Riccardo ha già provveduto.
Lorenzo Masetti 17/11/2004 - 18:07
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Pardon, si vous avez mal à l'Espagne [Juillet 36]

Pardon, si vous avez mal à l'Espagne [Juillet 36]
[1976]
Paroles et musique: Serge Utgé-Royo
Testo e musica: Serge Utgé-Royo

Chanson écrite pour le 40ème anniversarie de la guerre d'Espagne
Canción escrita por el 40. aniversario de la guerra civil
Canzone scritta per il 40. anniversario della guerra di Spagna

- Alessio Lega: "[...] Ricordo addirittura che mi stupii quando, nelle note di copertina del tuo secondo disco, quasi chiedevi scusa per una canzone sulla Spagna del '36, a tuo dire un po' troppo retorica."

- Serge Utgé-Royo: "Davvero ho scritto una cosa del genere? In effetti anche sul palco dico spesso: 'Può darsi che voi non siate d'accordo, ma questo è ciò che penso.' Non mi piace affatto l'idea di aggredire, scioccare o vessare il pubblico con accuse o recriminazioni. Ho una enorme preoccupazione per il modo in cui quanto scrivo può essere recepito."

*

Christiane Passevant : As-tu entendu un ou une interprète dire une... (continua)
Juillet 1936
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/11/2004 - 02:57

Huapango del granadero

anonimo
Un anonimo "huapango" messicano (tradizionale componimento narrativo più breve del "corrido") ancora una volta ispirato alla strage di piazza delle Tre Culture del 2 ottobre 1968, a Tlatelolco (Città del Messico).
Mientras los granaderos
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/11/2004 - 02:09

Gran romance de los primeros traquidos de la guerra del Yanqui

Gran romance de los primeros traquidos de la guerra del Yanqui
La lunga cantata di Guillermo Prieto è basata su "corridos" anonimi (il "corrido" è la particolare forma di ballata da cantastorie messicana). E' stata interpretata, tra gli altri, dalla grande Judith Reyes.

(Riccardo Venturi)
I. Obertura
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/11/2004 - 02:01




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