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Prima del 2015-4-15

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Ήτανε μια φορά

Ήτανε μια φορά
L'intero documentario dalla trasmissione Μηχανή του Χρόνου ("Macchina del tempo") sulla vita di Nikos Xylouris
Το ολόκληρο ντοκυμαντέρ από "Mηχανἠ του Χρόνου" για τον βίο του Νίκου Ξυλούρη




Il documentario è interamente (e ovviamente) in lingua greca, però facilmente comprensibile -almeno nelle parti commentate- a chiunque ne abbia una media conoscenza. Vi compare l'intera famiglia Xylouris. Nel documentario si spiega, tra le altre cose, l'origine del soprannome "Psaro-" di tutta la stirpe degli Xylouris di Anogia: un avo di Nikos correva talmente veloce, ai tempi della Turcocrazia, da sfuggire costantemente ai turchi quando li combatteva. Da qui il detto che si "mangiasse i turchi come pesci", e il prefisso "Psar(o)-" passò a tutti i discendenti. Così Nikos era "Psaronikos", il fratello Andonis (che compare nel documentario) "Psarandonis" e così via. Il documentario è anche una stupefacente raccolta di luoghi e di facce cretesi, le più belle del mondo.
Riccardo Venturi - Ελληνικὀ Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 15/4/2015 - 23:19
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Quite Early Morning

Quite Early Morning
ispirato dall'articolo di Alessandro Portelli
I DOMANI PER CANTARE
(continua)
15/4/2015 - 23:03

Canzone di Portolongone

anonimo
Canzone di Portolongone
A proposito dell'infame Persecuzione che si accanisce sull'illustre mecenate Dott. Silvio Berlusconi (Legittimo ...)Presidente del Consiglio e Cavaliere del LAVORO. Ecco la Vera e più Scellerata MAFIA: quella vigliacca, distruttiva e Letale per il Popolo e le Istituzioni; in primis l'Erario dello STATO. Essa agisce tramite una Criminale e recondita Confraternita di Usurpatori e FALSI magistrati, abituata ad essere Usata da squallidi "Pentiti"; e da troppo lungo tempo si sollazza a fare il proprio Porco Comodo, con immorale e Temeraria Superbia, per mezzo di ignobili giudici SOVVERSIVI.
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Costoro gagliardamente, tutti i giorni IMPESTANO dovunque razzolano, Trafficano, CONGIURANO e molto Impunemente, Calunniano e Macellano le Persone che non gradiscono; a cominciare dai loro "NEMICI Politici" per finire con tutti quelli che per loro (Emeriti (e conclamati) Ignoranti) "Puzzano di CULTURA"... (continua)
Zione 15/4/2015 - 22:11
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No More Mournin’

No More Mournin’
[1930s]
Versi di John Handcox (1904-1992), contadino, militante sindacale e cantautore originario dell’Arkansas.
Sulla melodia dello spiritual "Oh, Freedom!" composto da ignoto autore afro-americano subito dopo la Guerra Civile (1861-1865).
Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Il brano è incluso nella raccolta intitolata “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dall’etichetta tedesca Bear Family Records.
No more mournin’, no more mournin’,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 17:14

No, John, No!

anonimo
No, John, No!
[1940s]
Testo di autore anonimo, sulla melodia di una canzone tradizionale inglese risalente alla fine del 600 (“No, Sir, No”, o “No, John, No!”, o “The Spanish Merchant's Daughter”), raccolto da Joe Glazer e Bill Friedland.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo la canzone (in mezzo a molte altre che nei prossimi giorni con piacere andrò a spulciare) nel “Socialist Song Book” pubblicato dalla Young People's Socialist League nel 1959.
Now John worked in an open shop,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 16:36
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A la mina no voy

A la mina no voy
Finnish translation by Kaj Chydenius
Suomennos Kaj Chydenius

KAIVOKSEEN EN LÄHDE
(continua)
inviata da Juha Rämö 15/4/2015 - 15:51
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Poor Miner’s Farewell

Poor Miner’s Farewell
In realtà questo brano di Aunt Molly Jackson (parente stretta di Sarah Ogan Gunning e di Jim Garland) è basato su Only a Miner Killed, una poesia risalente al 1879 ed attribuita a John Wallace Crawford, detto “Captain Jack”, ranger, giornalista, cacciatore d’indiani, soldato e cantore dell’“Ovest Selvaggio”.
E quella poesia ispirò pure Only A Hobo a Bob Dylan.
Bernart Bartleby 15/4/2015 - 15:15
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Non era un animale

Non era un animale
(L. Giovanardi)

Scritto, prodotto e realizzato da Luca Giovanardi @ Toxic tape, reggio Emilia
Francesco Moneti: violino registrato da Massimo Ghiacci @ Igloo Studio, RE
Voce: Gino Beer, campionamento da un'intervista fatta da Matteo Incerti per il libro "Il bracciale di Sterline. cento bastardi senza gloria, una storia vera di guerra e di passioni" di Matteo Incerti e Valentina Ruozi

(Modena City Ramblers)

Poco più di un anno fa ebbi l'opportunità di comporre la colonna sonora per un documentario per i fratelli Cervi. Fu un'esperienza per me formativa, ben aldilà del semplice aspetto musicale. Un'occasione di ricerca su ciò che l'antifascismo è stato e, cosa ben più importante, sul significato che ancora oggi può avere per noi. Oggi sono contento di proseguire in qualche modo quel discorso rubando impunemente la voce di un diretto protagonista dell'antifascismo come Gino Beer.
Se si doveva uccidere un tedesco e ci si poteva avvicinare a lui, senza che quello si mettesse.. si fosse allarmato e si poteva quindi avere un attimo per saltargli addosso e passargli la mano sul collo, mi avevano insegnato a mettere una lametta da barba tra le dita e per non permettergli d scivolare mettere dei fiammiferi nell'intaglio della lametta da barba in modo che praticamente la lametta da barba non poteva scivolare e poi con questo con questa lametta da barba tenuta praticamente tra pollice e indice con la mano chiusa ci si avvicinava ai tedeschi e poi rapidissimamente passargli la mano sul collo con questa lametta e praticamente strappargli le carotidi. Le prime volte ne riportai un'impressione spaventosa, perché c'è questo fiotto di sangue che esce mi sentii veramente un assassino... (continua)
inviata da dq82 15/4/2015 - 15:09
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Roy Acuff: The Old Age Pension Check

Roy Acuff: The Old Age Pension Check
[1939]
Versi di autore anonimo
Musica di Roy Acuff & His Smoky Mountain Boys
Roy Claxton Acuff (1903-1992) è stato un importante violinista, cantante e produttore di country music.
Testo trovato su Folk Archive

Il primo sistema pensionistico per i lavoratori dipendenti fu introdotto in Germania nel 1889 dal cancelliere Otto Von Bismark. Molti paesi europei si accodarono negli anni successivi, Italia compresa. Ma, al solito, con mooolta calma: l’iscrizione alla cassa di previdenza divenne da noi obbligatoria solo nel 1919. Negli USA pensione e indennità di disoccupazione furono introdotte da Roosevelt nel 1935, ma il sistema andò a regime solo nel 1939-40, tra il macello della Grande Depressione ed il massacro mondiale che si andava preparando.

Sulla pagina di Wikipedia Italia dedicata alla Pensione un redattore burlone ha significativamente scritto: “Figura mitologica, che i nostri avi videro ma che le generazioni attuali difficilmente riusciranno a vedere.”
When our old age pension check comes to our door,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 14:20
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I Don't Want Your Millions, Mister

I Don't Want Your Millions, Mister
La canzone non dovrebbe essere attibuita a Barbara Dane.

Prima di lei (la sua versione è del 1973) l’hanno incisa infatti molti altri, a cominciare dall’autore stesso, Jim Garland (che, fra l’altro, era il fratellastro di Sarah Ogan Gunning)
La sua versione originale si trova, per esempio, nella raccolta intitolata “Newport Broadside”, registrazione del Newport Folk Festival del 1963, pubblicata dalla Vanguard nel 1964.

Quella di Woody Guthrie con Pete Seegere The Almanac Singers è del 1941 (poi in “Talking Union and Other Union Songs” del 1955)…
Quella di Tom Rush del 1963…

Quindi Barbara Dane c’entra veramente poco e attribuirei il brano a Jim Garland, che fu anche il coautore, con la sorella Aunt Molly Jackson, di The Death of Harry Simms.
Bernart Bartleby 15/4/2015 - 11:39
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Explosion in the Fairmount Mines

Explosion in the Fairmount Mines
Sulla pagina di Folk Archive dedicata alla canzone mi sembra di capire che non sia tutta farina del sacco di Blind Alfred Reed. Le parole dovrebbero essere basate su di una versione precedente di tal Andrew Jenkins e la melodia dovrebbe essere quella di una canzone inglese di qualche anno prima, “Don't Go Down in the Mine, Dad”.

Inoltre la prima raccolta in cui si trova la versione di Blind Alfred Reed è del 1972 (Rounder Records) e s’intitola “How Can a Poor Man Stand Such Times and Live?... The Songs Of Blind Alfred Reed”.
Bernart Bartleby 15/4/2015 - 10:20
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Eleven Cent Cotton, Forty Cent Meat

Eleven Cent Cotton, Forty Cent Meat
[1932]
Parole e musica di Bob Miller (1895-1955), cantautore country originario di Memphis, Tennessee.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo il brano, interpretato dalla band di Bob Miller, nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dalla tedesca Bear Family Records

Sta anche nel repertorio di Carson Jay Robison (1890-1957), importante country singer e songwriter.

Ancora una canzone composta negli anni più duri della Grande Depressione: “A cinque centesimi si vende il cotone e quaranta costa la carne: come diavolo può mangiare un pover’uomo? A Washington sono grassi e sazi, mentre noi qui stiamo morendo affamati dalle loro promesse e dalle loro balle. E l’unica cosa piena è la prigione della contea…”
'leven cent cotton used to wrinkle my brow,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/4/2015 - 09:18

L'Aveu théâtral

L'Aveu théâtral
L'Aveu théâtral

Chanson française – L'Aveu théâtral– Marco Valdo M.I. – 2015

ARLEQUIN AMOUREUX – 4

Opéra-récit historique en multiples épisodes, tiré du roman de Jiří Šotola « Kuře na Rožni » publié en langue allemande, sous le titre « VAGANTEN, PUPPEN UND SOLDATEN » – Verlag C.J. Bucher, Lucerne-Frankfurt – en 1972 et particulièrement de l'édition française de « LES JAMBES C'EST FAIT POUR CAVALER », traduction de Marcel Aymonin, publiée chez Flammarion à Paris en 1979.



Voici donc la suite de cette longue fuite de l'Arlequin déserteur. On le suit quasiment pas à pas. L'été, souvenez-vous, il était à Marengo. Les régiments vainqueurs à midi, vaincus à une heure, décimés, étrillés, remontaient vers Vienne et la haute protection de l'Empereur François, qui dit-on n'était pas une lumière et tenait les Tchèques et la Bohême sous son auguste botte. Comme on sait aussi, notre Arlecchino est... (continua)
Jiří Joseph, comte de Wallenstein
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 14/4/2015 - 23:49

L'ultimo giorno di Santa

L'ultimo giorno di Santa
Canzone dedicata all'ultimo capitolo de "La luna e i falò" di Cesare Pavese. Beppe Giampà descrive il personaggio di Santa.
Santa fumava sigarette costose, mai viste a Canelli
(continua)
inviata da Valerio 14/4/2015 - 22:00

Vom François Villon

Vom François Villon
FRANÇOIS VILLON
(continua)
14/4/2015 - 21:44
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The American Dream

The American Dream
Too many lawyers in football
(continua)
14/4/2015 - 21:01
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Non ho che te

Non ho che te
2015
Giro del mondo

Si tratta, come ha spiegato lo stesso Ligabue sul proprio profilo Facebook, di una canzone sulla disoccupazione, ma non solo: parla di "una persona che viene licenziata e della crisi, non solo economica, ma d'identità, che tutto questo comporta".

Il rocker di Correggio ha poi aggiunto che è un brano con un arrangiamento musicale tra il rock e il punk: evidentemente ha risentito dell'influenza dello studio in cui è stato registrato, il Sound City di Los Angeles, dove sono passati Nirvana, Rage Against The Machine, Rancid e tanti altri.
L’inferno è solamente una questione temporale
(continua)
inviata da Donquijote82 14/4/2015 - 19:01
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I campi in aprile

I campi in aprile
2015
Giro del mondo

Luciano Tondelli. E' il nome di un ventenne scomparso durante la Resistenza, il 15 aprile 1945, a dieci giorni dalla Liberazione. Il suo sacrificio è ricordato in un cippo a Correggio. E' questa la genesi di "I campi in aprile", uno dei quattro inediti di Luciano Ligabue incluso in Giro del Mondo.

Una canzone che ho scritto tempo fa -  racconta Ligabue - stavo passeggiando per Correggio e ho visto in un cippo un nome: Luciano Tondelli. Come qualcuno di voi saprà, Tondelli è stato uno scrittore importante negli anni ’80. Era di Correggio e anche per questo motivo è stato parto particolarmente importante per me. Ho visto questa strana coincidenza. Mi soffermo e vedo di fianco la data di nascita e di morte. E’ morto a meno di vent'anni a dieci giorni dalla Liberazione, il 15 aprile 1945. Mi è venuta voglia di scrivere una canzone che provasse a raccontare il suo punto... (continua)
Se fossi lì in mezzo
(continua)
inviata da dq82 14/4/2015 - 16:20
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Union Burying Ground

Union Burying Ground
Finnish translation by Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
TYÖVÄEN KALMISTO
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/4/2015 - 14:47

Vom François Villon

Vom François Villon
C'est que ça m'amuse...

Dans le fond, il n'a pas pas tort, Krzyś, il y a eu beaucoup de traductions de Brecht et dans de nombreuses langues.

Boris Vian lui-même en a fait d'excellentes traductions et de bien d'autres. De Chandler, par exemple.

Voltaire a traduit Shakespeare et François-Victor Hugo, aussi – et même, tout Shakespeare en 18 volumes. Plein d'autres s'y sont essayé après lui...

La chose est commune. Quant à Virgile ou disons, Dante pour faire dans le classique... Ou Homère... On ne compte plus les traductions et versions dans de multiples langues.

Sans parler des livres religieux en tous genres... Par exemple, Pierre Valdo lui-même (vers 1200) a fait traduire en français (langue d'oïl) et publier la « Bible des Martyrs », nommée ainsi en référence aux exactions menées par la papauté à l'encontre des membres de la Fraternité des Pauvres ; cette traduction est aussi connue... (continua)
Marco Valdo M.I. 14/4/2015 - 12:48
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La ballata del Michè

La ballata del Michè
Finnish translation by Juha Rämö
Suomennos Juha Rämö
BALLADI MICHÈSTÄ
(continua)
inviata da Juha Rämö 14/4/2015 - 12:41
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Union Burying Ground

Union Burying Ground
14 aprile 2015
CIMITERO DI SINDACALISTI
(continua)
14/4/2015 - 10:54
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Serves Them Fine (Cotton Mill Colic No. 3)

Serves Them Fine (Cotton Mill Colic No. 3)
[1931]
Parole e musica di David “Dave” McCarn (1905-1964), chitarrista, armonicista e songwriter originario di Gaston County, North Carolina
Testo trovato su Folk Archive

Conclusione della trilogia sullo sfruttamento operaio e sulla Grande Depressione iniziata nel 1926 con Cotton Mill Colic e proseguita nel 1930 con Poor Man, Rich Man (Cotton Mill Colic No. 2). Poi Dave McCarn, dopo il fugace successo, tornò nell’ombra a fare l’operaio tessile e il riparatore di radio. Morì ancora giovane nel 1964 di una cirrosi.

Trovo il brano interpretato dai The New Lost City Ramblers (Mike Seeger, John Cohen, Tom Paley) nel disco “Songs From The Depression” edito dalla Folkways Records nel 1959.

Poi anche nella raccolta “Gastonia Gallop. Cotton Mill Songs & Hillbilly Blues. Piedmont Textile Workers on Record, Gaston County, North Carolina 1927-1931” pubblicata nel 2009 dalla Old Hat Records.
Now, people, in the year nineteen and twenty
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 14/4/2015 - 10:28




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