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La bala

La bala
Album: La makinita (2010)
¿Quién tiró la bala para Víctor Jara?
(continua)
12/10/2015 - 21:59
Percorsi: Víctor Jara
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La rose, la bouteille et la poignée de mains

La rose, la bouteille et la poignée de mains
[1969]
Testo e musica di Georges Brassens
Paroles et musique de Georges Brassens
Album: La religieuse

Secondo le testimonianze, anche di Brassens stesso, questa canzone fu, a suo tempo, una delusione cocente per l'autore. La aveva scritta nel 1969 (e pubblicata nell'album La religieuse) un po' come summa di tutto il suo pensiero e la sua vita: l'antimilitarismo, l'anticlericalismo, l'amicizia autentica, tutto vi trova posto. Una canzone che, per il passéiste Brassens, esprime inoltre tutto il suo amaro sgomento di fronte al mondo moderno, dove tali valori sembrano essere stati del tutto dimenticati (e, rileggendo e riascoltando la canzone oggigiorno, è impossibile non trovarvi anche tutti i germi dell'attuale securitarismo, della diffidenza e della paura elette a fattore sociale e politico). Può essere che la sua pubblicazione nel 1969, in piena contestazione giovanile (cosa che, peraltro,... (continua)
Cette rose avait glissé de
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 12/10/2015 - 21:19
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Vengo

Vengo
(2014)
dall'album "Vengo"

In questo "Columbus Day" (chiamato in Spagna "Día de la Hispanidad" - che brutto nome!) , nell'anniversario della "conquista che non scoprì l'America", non poteva mancare questo bel pezzo anticolonialista della cilena Anita Tijoux, che unisce con freschezza la musica andina all'hip hop.
Vengo en busca de respuestas
(continua)
inviata da CCG Staff 12/10/2015 - 20:58
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Partigiano di Valle Susa

Louis Bernard (Fulvio Davì)
Partigiano di Valle Susa
Nella terza strofa c'è sicuramente un "adattamento". Infatti "balda schiera ci invita ad eroi" non ha molto significato.
Molto probabilmente il testo era " balda schiera invitta d'eroi".
"Invitta" era termine ostico e poco conosciuto che è stato trasformato in " C'invita".
Ne ho parlato con Elio Pereno ma lui ricorda di aver sempre sentito "c'invita".
La musica è probabilmente quella di una canzonetta dell'epoca, la struttura strofa in minore e ritornello in maggiore sembra confermarlo.
Se volete posso passarvi la trascrizione del canto con accordi.
Orla Mario 12/10/2015 - 19:09
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Don Juan

Don Juan
Une version québecoise des Vigoureux acochymes... Très jazzy...



Lucien Lane
Lucien Lane 12/10/2015 - 18:39
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Les funérailles d'antan

Les funérailles d'antan
12 ottobre 2015
I FUNERALI DI UN TEMPO
(continua)
12/10/2015 - 15:09
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Questo è un grande paese

Questo è un grande paese
[2014]
Nell’album “L'Italia peggiore”, released June 2, 2014
Feat. Max Collini (Offlaga Disco Pax) & Piotta

“Non si può definire una canzone, così come questo luogo che viviamo fatica a definirsi comunità. E' un insieme di immagini di ironia, sarcasmo e demenzialità raccolte dentro la grande festa che celebra la miseria della sostanza e il ridicolo della forma. E' un pezzo con tante voci che stilisticamente viene dalle nostre origini radiofoniche, è un concentrato della nostra narrativa orale e delle esperienze della band vissute negli anni di tour e di bar.” (Lo Stato Sociale)
Vieni da noi, questo è un grande paese,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/10/2015 - 14:59
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Prepotencia Mundial

Prepotencia Mundial
Jaula De Grillos (2006)
Norteamérica
(continua)
inviata da dq82 12/10/2015 - 14:21
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Madre Tierra

Madre Tierra
Jaula De Grillos (2006)
Sintiendo el sufrimiento de la vieja madre Tierra.
(continua)
inviata da dq82 12/10/2015 - 14:13
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Georges Brassens: Philistins

Georges Brassens: Philistins
La traduzione integrale della poesia di Jean Richepin (1876)
Di Riccardo Venturi, 12 ottobre 2015

Due parole del traduttore. Jean Richepin, come scrisse René Fallet, "aveva una gran barba e fu accademico di Francia". Dopo la regolare gioventù da poeta romantico arrabbiato, nell'età matura assunse il "ventre rond" che tanto odiava da giovanotto, e un buon posto tra gli Immortali (addirittura col n° 2 dell'epoca); onore a Brassens che sapeva scovare autenticamente delle perle anche in personaggi improbabili. Da notare, e molti lo avranno sicuramente già notato, che la poesia originale di Richepin termina con una strofa che ci suona parecchio familiare: le "rose che nascono dalla merda" (propriamente, nell'originale francese: "da uno stronzo"). Sono, i pratica, i fiori che nascono dal letame di Via del Campo di De André. Insomma, ci sarebbe da sospettare una derivazione diretta, visti i legami di De André con Brassens. Tanto più che nel Recitativo del medesimo De André si nominano pizzicagnoli e notai...
CANZONE DELLE CAMPANE A BATTESIMO
(continua)
12/10/2015 - 14:07
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La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)

La marsigliese del lavoro (Inno dei pezzenti)
“Noi siamo rimasti la turba / la turba dei pezzenti, / quelli che strappano ai padroni / le maschere coi denti.”

Poesia di Rocco Scotellaro, scritta all’indomani del trionfo democristiano alle elezioni politiche del 1948. Nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953” pubblicata nel 1954, l’anno successivo alla morte del poeta.

POZZANGHERA NERA IL 18 APRILE

Carte abbaglianti e pozzanghere nere
hanno pittato la luna
sui nostri muri scalcinati!
I padroni hanno dato da mangiare
quel giorno si era tutti fratelli,
come nelle feste dei santi
abbiamo avuto il fuoco e la banda.
Ma è finita, è finita è finita
quest’altra torrida festa
siamo qui soli a gridarci la vita
siamo noi soli nella tempesta.

E se ci affoga la morte
nessuno sarà con noi,
e col morbo e la cattiva sorte
nessuno sarà con noi.
I portoni ce li hanno sbarrati
si sono spalancati i burroni.
Oggi ancora... (continua)
Bernart Bartleby 12/10/2015 - 13:55
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Davide van de Sfroos: Akuaduulza

Davide van de Sfroos: Akuaduulza
Mi attacco qui, per analogia o assonanza....ciao, GS

CANTI POPOLARI VENETI DI LOTTA E RESISTENZA
Anche cantare, come scrivere, può essere RESISTENZA.
La canzone popolare veneta ha trovato nel “Canzoniere Vicentino” dei cultori attenti non solo alle sue valenze musicali, ma al contesto storico, sociale e umano in cui ha avuto origine. Sfatando anche qualche stereotipo.

Un incontro con il IL CANZONIERE VICENTINO
(Gianni Sartori)

Il primo L.P. del Canzoniere Vicentino “S’è rivà el Torototela” ha rappresentato una pietra miliare nel panorama della musica popolare veneta. È quindi assai auspicabile che quanto prima venga data al gruppo la possibilità di ripetere l’esperienza: il materiale non manca e la capa- cità neppure. Il secondo LP dovrebbe presentare un repertorio un po' diverso. Il primo è stato sostanzialmente una antologia mentre stavolta vorrebbero, attorno ad un pezzo che usano... (continua)
Gianni Sartori 12/10/2015 - 10:55
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Noi che facciamo?

Noi che facciamo?
[1946]
Versi di Rocco Scotellaro, pubblicati nell’aprile del 1949 prima su “The New York Times Magazine” e poi su “L’Avanti”.
In seguito nella raccolta intitolata “È fatto giorno. 1940-1953” pubblicata nel 1954, l’anno successivo alla morte del poeta.

La poesia è stata messa in musica dal gruppo Têtes de Bois nel loro disco intitolato “Avanti Pop” del 2007. La traccia s’intitola “Rocco e i suoi fratelli”. Purtroppo non ne ho trovato il testo – sempre che sia difforme dall’originale – ma il brano si avvale della partecipazione de “Il Coro dei Lucani”, costituito da Rocco De Rosa, Rocco Papaleo, Canio Loguercio, Ulderico Pesce e Claudio Santamaria.
Ci hanno gridato la croce addosso i padroni
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/10/2015 - 10:04
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Georges Brassens: Saturne

Carissima Daniela -k.d.-, non so se ti ho mai raccontato di Agrippa d'Aubigné, il poeta francese che fu il cantore degli Ugonotti. Quando ero in seconda liceo, e avevo quindi davvero i famosi diciassette anni e mezzo che dico sempre di avere, la professoressa di greco e latino, la famosa Asselle che sempre nomino, parlò in classe della sua opera principale, il "Poema tragico" (Les Tragiques), che poi è la narrazione in poesia di tutte le guerre di religione di quell'epoca e della Notte di San Bartolomeo. Un'opera poetica stupefacente, che tant'è vero corsi subito a comprare (nelle edizioni della BUR) e che ho tuttora in casa. Pensa dunque che cosa sei andata a "smuovere" nominandomi D'Aubigné, che conosco quasi a memoria. Quando abitavo in Svizzera, una volta feci un giro a Ginevra; bene, ti dico che volli di riffa o di raffa salire alla cattedrale protestante, che oltre ad essere parecchio... (continua)
Riccardo Venturi 12/10/2015 - 01:39
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Nude

Nude
(1981)
All lyrics by Susan Hoover
except "Please Come Home" (Andrew Latimer)
Concept devised and written by Susan Hoover
Lyrics from Camel Website

Vorrei segnalare un concept album dei Camel del 1981 dal titolo NUDE
I testi sono scritti da Susan Hoover (tranne uno) e si racconta la nota storia Hiroo Onoda che, a dire il vero, nel disco è quasi completamente romanzata e contiene inesattezze molto significative come si può ben notare consultando Wikipedia

Le note e i testi del disco raccontano in musica la vicenda di Hiroo Onoda (detto "Nude"), soldato giapponese ritrovato molti anni dopo la fine della seconda guerra mondiale sulla piccola isola filippina di Lubang in mezzo all'Oceano Pacifico, a combattere una guerra che per lui non era mai finita e in verità forse neppure mai iniziata. E siccome di rifiutava di credere che la guerra fosse realmente finita, per questo motivo venne... (continua)
1942 saw a world torn apart. Daily routines had been taken over by a harsher order that drastically altered the lives of millions of people.
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 11/10/2015 - 23:23

Exil de Till

Exil de Till
Exil de Till

Chanson française – Exil de Till – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 6

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).



Vois-tu, Lucien l'âne mon ami, il arrive un jour où l'oisillon quitte le nid. Mille circonstances y président. Parfois, l'oiseau reste à deux coups d'ailes du pays et sans presser y fait son nid. Parfois, il lui faut partir au loin sans que l'on sache trop bien quand il revient. Parfois, c'est de son plein gré, parfois il est exilé. C'est ce qui arrive à Till. Till doit partir en exil, Till doit s'humilier et devenir pèlerin. Les juges en ont décidé ainsi. Il est heureux pour Till qu'ils étaient du village…

Mais qu'avait donc fait ce brave garçon ?, demande Lucien l'âne un peu interloqué.... (continua)
Au milieu des fleurs d'avril
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/10/2015 - 23:04
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C'est la merde

C'est la merde
Voi, i grandi filosofi
(continua)
inviata da Daniel(e) BELLUCCI - Nizza - 11.10.2015 ore 21.17 - giorno precampano 11/10/2015 - 21:18
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A Pa’‎

A Pa’‎
À PA'
(continua)
inviata da Daniel(e) BELLUCCI - 11.10.2015 - Nizza un po' campana. 11/10/2015 - 19:30
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Obama Nation - Part 2

Obama Nation - Part 2
Μπραβο !!!
Gigi 11/10/2015 - 16:08
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Georges Brassens: Les passantes

Georges Brassens: Les passantes
Buongiorno, sono capitato in questo sito circa due giorni fa perché cercavo notizie (solo per mio interesse personale) sulla canzone "Amara terra mia" di Modugno. Ero rimasto sorpreso di constatare che altri avevano lo stesso mio interesse per questa canzone. Ho creduto quindi di lasciare un mio modesto contributo a quella conversazione.

A distanza di due giorni mi sono imbattuto di nuovo in questo sito cercando la canzone "Les passantes" del grande Georges Brassens (tradotta in "Le passanti" dal grande Fabrizio De André). Me ne ero già occupato, di questa e di altre canzoni di Brassens, nel 1999 quando in occasione della morte del mio concittadino Fabrizio feci, in suo ricordo, uno dei miei primi siti usando esclusivamente il linguaggio html (all'epoca non esistevano ancora o erano poco conosciuti i CMS (Content Management System), il cui indirizzo è il seguente: http://deandre.altervista.org/... (continua)
gaetano rizza (libri-narrativa.it) 11/10/2015 - 15:04
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Noi, Chisciotte

Noi, Chisciotte
Chanson italienne - Noi, Chisciotte (Prima : Il ritorno di Quixote) – Marco Rovelli

Voici donc la version française de la chanson de Marco Rovelli. Elle intègre les deux versions en une seule et voici pourquoi.
J'étais revenu à cette chanson, un peu par hasard… Comme le titre en avait été changé, et comme ma mémoire est assez déroutée par les centaines de chansons présentes sur ce site, j'ai traduit cette chanson une nouvelle fois et c'est en tenant de la retrouver dans le site, que j'ai trouvé ma précédente version française et votre requête à traduire la nouvelle strophe introduite entretemps.
Je le fais bien volontiers. Cependant, je trouve dommage d'abandonner la première version et tout spécialement cette deuxième strophe qui était à mes yeux, le passage le plus important de la chanson. Il suffit de lire le long commentaire que j'en avais fait : comment abandonner, occulter Spartacus,... (continua)
NOUS QUICHOTTE ou LE RETOUR DE QUICHOTTE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/10/2015 - 11:46
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Schengen

Schengen
Album: "Caravane" (2005)
Je suis parti d'un bout du monde
(continua)
11/10/2015 - 00:19
Oggi, a Ankara, una manifestazione pacifista e sindacalista organizzata dal partido curdo Hdp ed alla quale partecipavano i partiti della sinistra è stata fatta saltare in aria con due bombe, probabilmente fatte esplodere da due “kamikaze”; si trova sempre il “kamikaze” giusto quando serve. Il bilancio, ancora provvisorio, è di 97 morti e 186 feriti. Daranno sicuramente la colpa all' “ISIS”, fantoccio finanziato, sostenuto e foraggiato anche dal regime fascista turco di Recep Tayyip Erdoğan; così oggi ad Ankara come è avvenuto a Diyarbakir e a Suruç. La polizia turca ha di fatto impedito i soccorsi e attaccato i manifestanti scampati all'attentato. Tutta la nostra solidarietà va a chi lotta, in Turchia come a Kobanê e dovunque, per abbattere il fascismo fintamente “religioso” di Erdoğan e di chi lo sostiene, compresi i suoi burattini nazisti dell'ISIS; non saranno le bombe a fermare il vento della libertà contro la morte e l'oscurantismo.
Riccardo Venturi 10/10/2015 - 20:58
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Al Confine

Al Confine
Canto per le ragazze ed i ragazzi di Ankara
CCG/AWS Staff 10/10/2015 - 20:55
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Il tragico naufragio del vapore Sirio

anonimo
Il tragico naufragio del vapore Sirio
Il Sirio – canzonetta a due voci
Raoul Romito (tenore) E. Palma (baritono)
Columbia 14369 F (1921)
E da Genova il Sirio partiva
(continua)
inviata da Giovanni Bartolomei da Prato 10/10/2015 - 18:56

Il soldato

Il soldato
1970
Dentro la canna la canna la canna del fucile
(continua)
inviata da dq82 10/10/2015 - 17:57

Grida

1970
Grida più forte affinchè il vento possa soffaire
(continua)
inviata da dq82 10/10/2015 - 17:55
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La valigia dello straniero

2009

Un altro brano sulla valigia per Marco Valdo da tradurre
In ogni posto sei uno straniero
(continua)
inviata da Donquijote82 10/10/2015 - 10:53
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Bunker-Ballade

Bunker-Ballade
Ammabile, dolce suono della lingua tedesca, finalmente!
Grazie Juha
krzyś 10/10/2015 - 00:19
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'A cansón del Vajònt

A canson del Vajont» premiata a San DonàIl Gazzettino Ed. BELLUNO, CULTURA & SPETTACOLI - Domenica 13 Settembre 2009,
Il monte Toc diventa 'Patòcco' e «no se move a diga del Vajont/perché la tien su el disgusto». Sono alcuni versi del rap «A canson del Vajont», in dialetto veneto, scritta e interpretata dai Taz Burroughs di San Donà di Piave. E la prima parte del testo, quella scritta da Francesco Morando, oggi nella stessa San Donà riceverà il Premio "Lisa Davanzo" di poesia dialettale. Un testo molto lungo quanto appassionato e indignato. A fare da ritornello, l'unica parte in italiano, le parole scritte su una lapide del vecchio cimitero di Fortogna:
«Barbaramente e vilmente trucidati/
per leggerezza e cupidigia umana/
attendono invano giustizia/
per l'infame colpa».
Parole che scavano nella memoria e fanno arrossire se si pensa che sul paradigma del Vajont si sono continuate... (continua)
Barbaramente e vilmente trucidati
(continua)
9/10/2015 - 23:33

La valigia

anonimo
La valigia
Chanson italienne - La valigia – Anonyme – s.d.

Provenant de la Sardaigne, il s'agit d'un chant de l'immigration des mineurs qui allèrent travailler en Belgique. Je l'ai trouvé sur un site belge, où il a été inséré par le CASI, le Centre d'Action Sociale de Molenbeek.

(Riccardo Venturi)

La valise, la valise, s'il y a bien un objet qui illustre l'immigration, c'est la valise. La vieille valise, sans roulettes, généralement en carton, enfin, celle qu'on porte à bout de bras. En découvrant cette valise de La Tresca, il m'est revenu à la mémoire, outre les histoires racontées par les immigrés, une autre chanson italienne où il était question de « la valise », dont j'avais fait une version française, il y a quelque temps déjà. C'était une chanson de Gianni Rodari. Puis j'ai un peu cherché dans le labyrinthe et j'en ai trouvé d'autres encore sur le même thème :
une valise anonyme La valigia,
la... (continua)
LA VALISE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/10/2015 - 22:09

Solo per una notte

Antiwar Songs Blog
Solo per una notte
Géza Áchim, nato a Gyón il 25 giugno 1884 (e dalla sua cittadina natale scelse il nom de plume: Gyóni significa “di Gyón”), proveniva da una famiglia di stretta osservanza luterana, e fu egli stesso teologo protestante. Non verrà mai annoverato tra i grandi della letteratura e della poesia magiara; lo si direbbe un “minore” […]
Antiwar Songs Staff 2015-10-09 19:09:00
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Vajont

[2013]
Testo e rap di Siruan [Matteo Gracis]
Lyrics and rap music by Siruan [Matteo Gracis]

Vajont: da Siruan una canzone sulla tragedia
(S)contro Blog, L'osservatorio della musica indipendente italiana e non solo, 9 ottobre 2013.

Oggi, 9 ottobre 2013, è una data particolare poiché ricorre il cinquantesimo anniversario di una delle tragedie più immani del secolo scorso quando una enorme frana scivolò dal monte Toc e precipitò nella vallata racchiusa dalla diga artificiale del Vajont causando più di 1.900 morti e spazzando via diversi centri abitati tra Veneto e Friuli. Una triste vicenda resa ancora più amara dalle evidenti responsabilità tecniche e politiche. Non bastarono le denunce sulla pericolosità della diga da parte di diverse personalità, tra cui giornalisti che furono costretti a scontrarsi con le logiche del profitto che viziarono la costruzione della diga.

Siruan, rapper... (continua)
ore 22:39, 9 ottobre 1963...
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/10/2015 - 18:02
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9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)

9 ottobre 1963 (Suite for Vajont)
[Settembre 2013]
Suite per pianoforte e coro di Remo Anzovino
A Suite for Piano and Choir by Remo Anzovino

“C'è un fatto che è accaduto cinquant'anni fa, che credo abbia molta sete. Molta sete di conoscenza, di memoria, e anche di giustizia. Per me Vajont rappresenta un simbolo, in un momento così complesso, di grande speranza, di un popolo che ha saputo rialzarsi. E io ho voluto fortemente che, questa sera, noi potessimo eseguire questa musica, che si chiama 9 ottobre 1963 (Suite for Vajont).” - Remo Anzovino

Il 15 settembre 2013, in occasione del 50º Anniversario del disastro, Remo Anzovino viene invitato dalla Fondazione Vajont (che riunisce, tra gli altri, i Comuni di Longarone, Erto e Casso, Castellavazzo e Vajont) a tenere un concerto sulla diga, nel cuore della frana in località Erto, che riesce a richiamare 2000 persone, in un clima di grande emozione. La composizione 9 ottobre... (continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/10/2015 - 17:26
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Amara terra mia

Amara terra mia
Sono arrivato qui cercando notizie sulla canzone Amara terra mia e vi spiego il perché:
Non vorrei sconvolgere questa interessante conversazione decennale, ma essendomi sempre piaciuta questa bellissima canzone fin da quando ero ragazzo (e sono passate alcune decine di anni) mi sono meravigliato alquanto quando me la sono trovata, una notte in un canale tv, come colonna sonora di un vecchio film francese (con un testo francese, naturalmente) degli anni Trenta . In quell'occasione pensai che la Bonaccorti e Modugno (che ammiro molto, quest'ultimo, anche per aver cantato la canzone in oggetto) probabilmente si fossero vantati di qualcosa che in effetti non apparteneva loro completamente, ma solo nella sensibilità di averla riscoperta. Anche perché quando la Bonaccorti parla di quella canzone dice che l'ha composta lei, non specificando mai che parla solo del testo.
Spero che qualcuno di voi... (continua)
gaetano rizza (libri-narrativa.it) 9/10/2015 - 01:37
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Csak egy éjszakára

Csak egy éjszakára
Da Géza Gyóni: Un poeta ungherese nella Grande Guerra
(In Semicerchio, Rivista di Poesia Comparata, XXX-XXXI, 2004)
SOLO PER UNA NOTTE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/10/2015 - 00:35
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Quill’altru mondu

Quill’altru mondu
Parole di Andria Fazi
Musica dei Voce Ventu
In “Rughju di Vita” (2005), album d’esordio del gruppo corso formatosi nel 1995
Tandu si parlava assai
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2015 - 11:14
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L’emigratu

L’emigratu
In “Rughju di Vita” (2005), album d’esordio del gruppo corso formatosi nel 1995
A l'orlu di stu mari
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2015 - 10:48
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A carta nera

A carta nera
In “Rughju di Vita” (2005), album d’esordio del gruppo corso formatosi nel 1995

La carta nera consegnata dai gendarmi era quella con cui lo stato maggiore dell’esercito comunicava la morte in guerra di qualche padre, o figlio, o fratello…


“Tempi di bughju sò quelli di e guerre, induva voglia sia. In li nostri paesi, cum'altrò, tante pene, tamanti stracciacori quand'ella ghjunghjia a nutiziaccia d'un giuvanottu mortu. Pudessela l'astutizia supranà u scimughjine di l'omi.” (Commento di Amicu-pastore su Dailymotion)
Era tempu di carta nera
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2015 - 10:36
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Me sa' mmianno da veda (come annarà a fornì)

Me sa' mmianno da veda (come annarà a fornì)
2001
Da "me sà mmianno da veda"

Il titolo vuol dire: Sono impaziente di vedere (come andrà a finire).
Alimentazione, sovrapproduzione
(continua)
inviata da dq82 8/10/2015 - 09:18

Compagno col kashmiv

Compagno col kashmiv
Compagno di scuola
Krzysiek 8/10/2015 - 09:04
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Kirie è Criste

Kirie è Criste
Parole di Federicu Poggi
Musica dei Voce Ventu, gruppo corso formatosi nel 1995
Nell’album d’esordio, “Rughju di Vita”, pubblicato nel 2005

Ancora una canzone dedicata a I Ghjuvannali, eretici “catari” o “fraticelli” pauperisti, dissidenti francescani, che nella Corsica del 300 pensarono di poter vivere in una comunità basata sulla totale condivisione del lavoro e del poco necessario, come in quelle cristiane delle origini… Ma nel 1363 il papa Urbano V ne decretò lo sterminio, completato nel 1364 con un grande rogo a Ghisoni, nella regione di Fium'Orbu, alle pendici di due cime che da allora portano i nomi di Kyrie Eleison e Christe Eleison, le invocazioni dei martiri condotti al supplizio “à nome di Cristu santu”

"E in quel medisimo stante, dopo la morte di Goglermo della Rocca, Polo e Arrigo, fratelli bastardi di Golglermo di Laitalà, visto che tutti li signori di Corsica che erano... (continua)
Sonanu triste campane
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 8/10/2015 - 09:01
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Uomini persi

Uomini persi
cara Alberta ottima la traduzione ma....non sta nella metrica della musica del brano.
Appena ho un po'di tempo ti mando la mia versione così mi dici cosa ne pensi,grazie.
MAX TRENTINI-cantautore laureato in lingue
max trentini 8/10/2015 - 03:56
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Pater Noster

Pater Noster
chiedo scusa, ma dai miei testi, la traduzione corretta risulta"con la paglia della miseria che imputridisce nell'acciaio dei cannoni"
Del resto tutta la poesia è condizionata dalla guerra, quindi l'acciaio dei cannoni è, in un certo senso, simbolicamente prioritario e tutto il resto ne è condizionato.
Cordialità
amicotuo 7/10/2015 - 23:49
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Perché non ci vai tu

Perché non ci vai tu
Quattordici anni fa, il 7 ottobre iniziarono i bombardamenti americani sull’Afghanistan, preludio alla occupazione militare di quel Paese che ogni anno ha causato migliaia di vittime. Da 14 anni l’Italia è in guerra in Afghanistan solo per servilismo politico. E per servilismo politico i governi europei non hanno preso posizione sul bombardamento statunitense dell’ ospedale di Kunduz. I politici italiani in assoluto silenzio. Un governo dotato di qualità etiche e rispettoso del Diritto Internazionale Umanitario avrebbe già chiesto l’apertura di una indagine da parte della apposita Commissione prevista dalle Convenzioni di Ginevra. Mi associo nel chiedere che il Governo italiano lo faccia.

Gino Strada, 7 ottobre 2015
7/10/2015 - 20:03
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Fango

Fango
Me la cantava papà quando ero piccola...l'ho cercata a lungo e ritrovata solo ora! Grazie! <3
Alicia 7/10/2015 - 19:47

Coupez les pieds !

Coupez les pieds !
Coupez les pieds !

Chanson française – Coupez les pieds ! – Marco Valdo M.I. – 2015

Ulenspiegel le Gueux – 5

Opéra-récit en multiples épisodes, tiré du roman de Charles De Coster : La Légende et les aventures héroïques, joyeuses et glorieuses d’Ulenspiegel et de Lamme Goedzak au Pays de Flandres et ailleurs (1867).

Quelle horreur encore me contes-tu, Marco Valdo M.I. mon ami ? Mais qui donc pousse de tels hurlements et pour quelle raison et pour quel supplice ?

Ah, Lucien l'âne mon ami, il s'agit bien de ça. D'un supplice à la raison insignifiante. Et le condamné, les pieds brûlés sous la torture est mené clopin-clopant dans un nid de flammes. Quant à la raison de pareille déraison, on la connaît : les moines ne voulaient pas payer un sculpteur de son travail – une statue de la Madone que ces va-nu-pieds avaient commandée. Alors, l'artiste avait d'un coup de son ciseau, défiguré la... (continua)
Coupez les pieds ! Coupez les pieds !
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 7/10/2015 - 19:36
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E prigione francese

E prigione francese
[1977]
Nell’EP “Nant'a u solcu di a storia”
In e cellule di francesi
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2015 - 14:45
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Le déserteur

Le déserteur
Questa versione è stata composta nel 2012 per l’iniziativa “Réaction en chaîne humaine”, una catena umana che l’11 marzo (ad un anno esatto dal disastro di Fukushima) ha unito Lione ed Avignone per denunciare i rischi del nucleare e chiederne la fine.
DÉSERTONS LE NUCLEAIRE!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/10/2015 - 14:23




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