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Prima del 2014-6-10

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L'estaca

L'estaca
Affabulando di άμαξα e di αμάξι, mi accorgo solo adesso e per caso di essere finito in un fosso etimologico con tutti questi carri e carretti: altro che parola turca, è greca che di più non si può! Su di una ἄμαξα per es. andò Nausicaa al fiume (Od. VII, 37). Era il carro a quattro ruote. Mi consolo vedendo che il Babiniotis lo descrive con un solo asse, forse confondendo ἄμαξα (o anche ἀμᾶξα) con ἅρμα, il carro da guerra (e ancora oggi il carro armato viene così chiamato ufficialmente, al posto del più familiare τανκ). Ho fatto confusione con αραμπάς (dal turco "araba", a sua volta dal persiano): ma la Repubblica avrebbe il diritto di farsi restituire la mia maturità classica, che mi riconobbe nel lontano 1960.
Gian Piero Testa 10/6/2014 - 09:21
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Leaving On A Jet Plane

Leaving On A Jet Plane
The song was repurposed with a new meaning that belied the literal lyrics. We looked forward to the "leaving on a jet plane" and the rest of the words were either ignored or reimagined to fit into the "going home" theme. We arrived and departed on civilian chartered commercial airliners flown by the contractor World Airways. The dream was the moment the plane taking us home would lift off the runway, which would be the gateway moment back to reality. Everything was surreal until then. You had to be there.
You Had to Be There to Get It 10/6/2014 - 01:31
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Lamentu d’una matri

Lamentu d’una matri
d'après la version italienne – LAMENTO DI UNA MADRE – Salvatore Quasimodo – 1954
d'une chanson sicilienne - LAMENTU D’UNA MATRI – Ignazio Buttitta - 1947-53
LAMENTATION D'UNE MÈRE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 9/6/2014 - 21:42
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Dint' 'o mercato

Dint' 'o mercato
Si veda la ricca introduzione a 'O cunto 'e Masaniello.
Bernart Bartleby 9/6/2014 - 15:21
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Hiroshima

Hiroshima
[2008]
Parole e musica di Gianni Lamagna.
Nel disco intitolato “Ninna nanna senza nome”.
Radio Tokyo informa che
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:51
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Ninna nanna senza nome

Ninna nanna senza nome
[2008]
Parole e musica di Gianni Lamagna.
La canzone che dà il titolo al disco.
‘E criature chiagneno
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:45
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Sotto il velo del cielo

Sotto il velo del cielo
[1998]
Nel disco intitolato “Pesce d' 'o Mare”.
La terra gira da una parte e poi dall'altra,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:13
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Tzigari

Tzigari
[1996]
Nel disco intitolato “Incanto acustico”
Tzigari,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 14:06
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Gli occhi di Salgado

Gli occhi di Salgado
[2001]
Nel disco intitolato “La voce del grano”.

Parole di Pasquale Ziccardi
Musica di Corrado Sfogli, Michele Signore e Pasquale Ziccardi.
Senza parla',
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 12:08
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Terra bruciata

Terra bruciata
[1992]
Scritta da Carlo Faiello (Napoli, 10 ottobre 1958), cantautore e compositore italiano, membro della N.C.C.P. negli anni 90.
Nel disco intitolato “Medina”.

Terra bruciata, “terra dei fuochi”…
Terra bruciata mille culure cunzumate
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/6/2014 - 11:47
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Lacreme 'e cundannate

Lacreme 'e cundannate
Anche nei dischi “Jesce Sole” di Marina Pagano ‎(1973) e “Noi chiamammo Libertà” realizzato nel 1976 dal Gruppo Sperimentale di Canto Popolare ‎con Margot e Fausto Cigliano, a cura di Anton Virgilio Savona.
Bernart Bartleby 9/6/2014 - 11:06
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Animal

Animal
[2013]

Album Archer
What kind of animal are you?
(continua)
inviata da Daniel(e) BELLUCCI 8/6/2014 - 11:16
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Rap da Rua #NãoVaiTerCopa

Rap da Rua #NãoVaiTerCopa
[2014]
A rua é de quem?
(continua)
inviata da adriana 8/6/2014 - 11:04
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Desculpe, Neymar

Desculpe, Neymar
Il cantautore brasiliano dà voce alla parte critica del Paese, che si oppone alla Coppa del mondo e invita a boicottarla
Articolo
Desculpe, Neymar
(continua)
inviata da adriana 8/6/2014 - 09:33
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Make a Better World

Let's redeem the world
(continua)
inviata da Sead Trnka 8/6/2014 - 01:51
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Contro la mafia (a Crimor)

Contro la mafia (a Crimor)
Poesia di: Salvatore Azzaro da Giarratana, poeta e cantautore impegnato contro le mafie.
www.salvatoreazzaro.it
salvatoreazzaro59
Forti leggere
(continua)
inviata da Salvatore Azzaro da Giarratana 7/6/2014 - 19:42
Percorsi: Mafia e mafie
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Federico

Federico
"Federico" è una canzone dedicata alla memoria di Federico Aldrovandi, che qualcuno ancora non vuole rispettare.
"Buongiorno a voi, signori della corte, premetto a tutti: io sono innocente.
(continua)
inviata da adriana 7/6/2014 - 16:38

‘N galera chi pane e lavoro

‘N galera chi pane e lavoro
Chanson lucanienne (Italien) – ‘N galera chi pane e lavoro – Rocco Scotellaro – 1951
Dans la section “Canti popolari” du recueil “Tutte le poesie (1940-1953)”, Milano, Oscar Mondadori, 2004.
Texte tiré de Rabatana, bagatelle e cammei tricaricesi.

Juste un rappel, dit Lucien l'âne :

"Noi, non siami cristiani, siamo somari...", disaient les paysans de Lucanie tout comme leurs frères du monde entier.

Exactement, dit Marco Valdo M.I. et nous aussi... Et ce pendant, en effet, nous, on ne lui a rien fait à ce Christ et de plus, on n'a pas l'intention de lui faire quoi que ce soit à ce gars-là.

Surtout qu'il est mort depuis si longtemps... Alors tissons le suaire de ce monde prosélytique, chrétien, apostolique et cacochyme.

Heureusement !

Ainsi Parlaient Marco Valdo M.I. et Lucien Lane
EN PRISON QUI DEMANDE PAIN ET TRAVAIL
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2014 - 13:40
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Sergio Endrigo: Il dolce Paese

Sergio Endrigo: Il dolce Paese
Chanson italienne - Il dolce Paese - Sergio Endrigo – 1968

Je propose cette chanson, toutefois prudemment comme Extra, parce que je trouve que ses strophes et sa marche musicale de fanfare de village un peu débile, avec mandolines et tubas, est le meilleur commentaire de cette journée grondante de rhétorique patriotarde (En Italie, le 2 juin est dite « fête de la république » et jour de la parade militaire nationale) à laquelle on a immanquablement ajouté l'embrassade à « nos » deux « maròs » (fusiliers marins ou commandos de marine italiens) emprisonnés en Inde depuis plus de deux ans, qui justement aujourd'hui ont pensé à bien élever la voix en professant leur innocence et en affirmant avoir seulement obéi aux ordres…

Eh bien, sur cet événement embrouillé, le meilleur commentaire est sûrement la première strophe de cette chanson d'Endrigo. Et en effet, cette histoire des deux maròs est... (continua)
LE DOUX PAYS
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 6/6/2014 - 10:10
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Stop The Cavalry

Stop The Cavalry
Il corretto collegamento alla pagina web è ... questa
Giuseppe 6/6/2014 - 09:23

Cantata per Rocco Scotellaro

Cantata per Rocco Scotellaro
Cantata per Rocco Scotellaro

[1975]
Testo e musica di Nadia Furlon e Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato
Lyrics and music by Nadia Furlon and Mario Acquaviva
Album: Quarto Stato



"E' stato uno dei primi gruppi della Cooperativa L’Orchestra, l'etichetta musicale degli Stormy Six. Il loro disco, che prendeva il nome Quarto Stato, uscito nel 1975, ha avuto un certo ruolo nel campo della nuova musica politica, grazie alle numerose esibizioni, sostenute anche all’estero, soprattutto in Germania. Il disco era firmato dai due componenti del Quarto Stato, Nadia Furlon e Mario Acquaviva, che provenivano dalla Commissione Culturale del Movimento Studentesco, e si avvaleva del contributo di musicisti occasionalmente strappati al terreno jazzistico, Gaetano Liguori, Roberto Del Piano. C’erano alcuni pezzi che si elevavano sopra gli altri, Il brigante, Luca Marano (ripresi dalle tradizioni popolari... (continua)
Piangono i padri
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 15:35
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Il meridionale

Il meridionale
[1962]
Parole e musica di Franco Trincale
Nell’LP autoprodotto intitolato “Canzoni in piazza!”
Testo trovato su Il Deposito
Io sono nato laggiù in Meridione
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 14:21
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Berlin

Berlin
[1965]
Parole e musica di Leo Di Gianantonio, in arte Leo Valeriano, che negli anni 60 fu uno dei promotori della cosiddetta “musica alternativa di destra”.
(Indicate tra parentesi alcune lievi variazioni inserite in una versione successiva del brano).
Testro trovato su Lorien – Archivio storico della musica alternativa

Era il giorno di Natale del 1965 e Leo Valeriano salì su una torretta del Check Point Charlie a Berlino Ovest, imbracciò la chitarra e si mise a cantare questa sua canzone all’indirizzo dell’Est, sotto gli sguardi della Volkspolizei (i “VoPos”) della Repubblica Democratica Tedesca…
Poi andò a rendere omaggio a Peter Fechter, nel luogo in cui il giovane appena diciottenne fu colpito dai Vopos il 17 agosto 1962 mentre tentava di scavalcare il Muro, e lasciato morire dissanguato, senza assistenza medica, nella “terra di nessuno”…

L’altro nome citato nella canzone è quello... (continua)
A nord e a sud si parla
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 4/6/2014 - 14:00
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Cristo è là

Cristo è là
2014
Mo' mo'
(Audioglobe, New Model Label)

Cristo è là è posta vicino alla chiusura: è un brano reggae dedicato a Federico Aldrovandi e il testo si basa sulle parole di Lino Aldrovandi in memoria del figlio assassinato.

23 dicembre 2013

Il giorno che venisti al mondo fu il più bello della mia vita e vorrei tanto tenerti ancora in braccio, perché non ci si può abituare all’orrore della morte, all’orrore dell’uccisione di un figlio. Ora dopo ben otto anni da quando 4 individui con una divisa addosso ti uccisero senza una ragione, non mi è rimasto altro che raccontare quanto meraviglioso voglia dire essere stato tuo papà, nella gioia, nell’amore e maledettamente nel dolore insopportabile di non poterti mai più avere accanto. Ma tanti altri padri, madri, sorelle, fratelli, figli e figlie di altre vittime potrebbero dire la stessa cosa, testimoni in prima persona di tempi, da troppo, mai... (continua)
Ammiro il cielo
(continua)
inviata da DoNQuijote82 4/6/2014 - 00:15

Le Ramasseur d'Olives

Le Ramasseur d'Olives
Le Ramasseur d'Olives

Chanson française – Le Ramasseur d'Olives – Marco Valdo M.I. – 2014


Mon cher ami Lucien l'âne, il faut que je t'explique … Il te souviendra que l'autre jour en présentant une chanson de Rocco Scotellaro, U metetore, intitulée dans sa traduction française : LE MOISSONNEUR, j'avais évoqué un « cueilleur d'olives » et une chanson que j'entendais faire à son sujet... et bien le voici et pas seulement en chanson, comme tu vas le voir.

En chair et en os, alors ?, dit Lucien l'âne en levant les oreilles si noires, si noires...

Pas du tout... Je reprends seulement en introduction à cette chanson écrite hier, La Méridienne de la sorcière verte, qui est la traduction française du texte d'Ugo Dessy et j'y ai laissé l'introduction que j'y avais faite... Voilà tout ce que tu trouveras ci-après.

Cette chanson est la transposition d'une nouvelle de l'écrivain sarde Ugo Dessy,... (continua)
Les palourdes se pêchent avec les pieds
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 3/6/2014 - 19:20
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Umanità

Umanità
[1976]
Parole e musica di Fortunata “Fufi” Sonnino, cantautrice e chitarrista, oggi “cristalloterapista” in quel di Roma.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.
Umanità
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 15:32
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Ma verrà un giorno

Ma verrà un giorno
[1974]
Versi di Dacia Maraini.
Musica di Yuki Maraini (1939-1995, musicista, cantante e compositrice italiana) e Fortunata “Fufi” Sonnino (cantautrice e chitarrista, oggi “cristalloterapista”) del Movimento Femminista Romano.
Nel disco intitolato “Canti delle donne in lotta, n. 2”, I Dischi dello Zodiaco, 1976.
Testo trovato su Il Deposito.
Ma verrà un giorno
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 15:22
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Bread and Roses

La versione italiana dal canzoniere femminista a cura del Centro Femminista di Padova.
Bread and Roses
“Il pane e le rose” fu anche il nome di una pubblicazione uscita tra il 1973 e il 1976 come supplemento ai Quaderni Piacentini.
Il testo – con leggere variazioni – fu pubblicato anche sulla rivista femminista “EFFE”, luglio –agosto 1976.

“Il comunismo è pane e rose, il necessario e il superfluo, una società dove si mangia meglio e di più (non solo pane), dove si lavora meglio e di meno, ma anche una società dove si è più felici, realizzati, liberi.” (lo diceva Karl Marx, e aveva ragione… peccato che poi l’essere umano – quello comunista compreso – sia spesso nei suoi consessi fondamentalmente una merdaccia…)
IL PANE E LE ROSE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 14:39
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Coal Owner and Pitman's Wife

Versione italiana come interpretata da Maria Carta nel suo album intitolato “Vi canto una storia assai vera” del 1976 (crediti: Bellugi-Ghiglia)
Coal Owner and Pitman's Wife
IL PADRONE DEL CARBONE E LA MOGLIE DEL MINATORE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 13:26
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A Song for Santiago Cruz

A Song for Santiago Cruz
Dal sito della CUB

Il 9 aprile 2007 e' stato ucciso a Monterrey, Messico, il sindacalista Santiago Rafael Cruz appartenente al Farm Labor Organizing Committee (FLOC, AFL-CIO) che organizza i lavoratori stagionali agricoli messicani negli USA.

Santiago, 29 anni, aveva lavorato quattro anni per il FLOC in Ohio e dirigeva la sezione messicana da solo un mese e mezzo. Testimoni oculari hanno dichiarato che Santiago è stato picchiato a morte dopo essere stato torturato.
Nel 2004 il FLOC aveva firmato con le associazioni dei coltivatori di tabacco e di cetrioli del North Carolina un accordo storico a tutela dei 10mila lavoratori messicani che si recano ogni anno in North Carolina per la raccolta. L'accordo faceva piazza pulita del sistema del caporalato attraverso il quale i lavoratori venivano reclutati in Messico e trasportati negli USA con voli notturni, senza alcuna garanzia, e dovendo pagare... (continua)
Bernart Bartleby 3/6/2014 - 10:34
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Funeral de um lavrador

Funeral de um lavrador
Nel suo album intitolato “Vi canto una storia assai vera” del 1976.
IL FUNERALE DI UN LAVORATORE
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 10:20
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Parru cu tia

Parru cu tia
[1954]
Versi di Ignazio Buttitta, nella raccolta intitolata “Lu pani si chiama pani”, Roma 1954, con le traduzioni di Salvatore Quasimodo e le illustrazioni di Renato Guttuso.
Interpretata in musica da molti artisti, come Tano Avanzato e gli Zabara, Milagro Acústico, Rosa Mistretta con Vito Parrinello, Majaria Trio & Eleonora Bordonaro.

“Quando venne chiamato sul palco, il presentatore non fece in tempo a presentarlo perché ci fu un brusio di smarrimento proprio nell'istante in cui stava per partire l'applauso, che infatti non partì.
L'atteso Ignazio Buttitta si era messo a fare dei cenni a qualcuno dietro le quinte e visto che niente succedeva incominciò ad alzare la voce intimando "a luci, a luci". Niente! Di nuovo: "A luci! a luci! astutati ddra luci, mi viene davanti e non mi fa taliari li pirsuni nta l'occhi".
Finalmente il faretto venne smorzato, qualcuno dalla platea gridò... (continua)
Parru cu tia,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/6/2014 - 08:47




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